Parigi – I Deck 13 la maggior parte della gente li ricorda per Lords of the Fallen, un titolo che prendeva a piene mani dai Souls supportato dall’ex producer di The Witcher. In realtà si tratta di uno studio attivo da molti anni, ma che non ha mai prodotto videogiochi particolarmente memorabili e si è trovato improvvisamente sotto ai riflettori proprio grazie al solido videogame sopracitato.
Ora il buon Tomasz Gop non fa più parte dei CI Games che avevano sviluppato Lords insieme ai Deck 13, ma questo non ha scoraggiato il team tedesco, sempre desideroso di continuare sulla strada dei Souls-like anche se in un’ambientazione molto diversa. The Surge, il loro ultimo pargolo, è infatti un titolo dal background fantascientifico, che si rifà non poco a classici dell’orrore come gli Alien. Lo abbiamo visto a Parigi e oggi ve lo raccontiamo, anche perché ancora una volta il team non si è limitato a copiare spudoratamente le opere di From, ma ci ha messo del suo.
Nello spazio nessuno può sentirt…AAAAAARGH!
La storia di The Surge è una di quelle che abbiamo visto e rivisto mille volte. In un futuro non meglio precisato, un tizio X finisce a lavorare in una compagnia importantissima a livello galattico, e parte per lo spazio pronto a pulire i migliori cessi dell’universo. Succede un bel casino e Tizio X si ritrova circondato da mostruosità Y che vogliono fargli il sedere a strisce. Fate partire la soundtrack e mettete la bandana, c’è da ammazzare roba.
Abbastanza banale come premessa, ma i Deck 13 almeno hanno corretto il tiro dicendo di essersi ispirati ai mali della tecnologia moderna per la loro ambientazione, inventandosi ogni genere di cattivone malvagissimo attorno a queste tematiche. Tutto comunque è ancora una volta costruito più attorno al combattimento che alla storia, e il sistema ricorda ancora da vicino quello di Lords of the Fallen, con visuale in terza persona, combattimento principalmente corpo a corpo e manovre varie per massacrare tutto quel che si muove.
Abbiamo già detto però di non essere di fronte a una copia carbone dei Souls: lo stesso Lords differiva in molti aspetti dai titoli From, ma The Surge fa il passo successivo, introducendo nuovi sistemi e cambiando in modo sensibile alcuni dei vecchi. Si parla sempre di un action con targeting dei nemici, ma la schivata è più improvvisa, con tanto di equipaggiamento a reazione che permette di scattare a grandissime velocità se indossato. Il targeting, non bastasse, può venir modificato con la levetta analogica destra per mirare a una specifica parte del corpo degli avversari.
Contro nemici corazzati questa è una trovata incredibilmente utile, perché permette di renderli innocui con poca fatica, e al contempo si tratta di un’idea che aumenta sensibilmente la strategia in battaglia, poiché le parti di armatura sono danneggiabili e mazzuolarle per benino influenza la percentuale che queste droppino dai nemici, costringendo a calcolare attentamente il da farsi se si desidera la scintillante corazza di un avversario ostico. Chiaramente, danneggiare una specifica parte del corpo porta anche i nemici a zoppicare o ad essere meno efficaci in attacco, tutte chicche che possono tornare a dir poco comode nelle boss fight. Noi ne abbiamo osservata una sola, contro un enorme ragnone meccanico, ma il fatto che ogni suo arto potesse venir attaccato singolarmente ci ha impressionato in positivo.
Per quanto riguarda gli attacchi e le combinazioni non sembra esserci molto di nuovo, anche se le armi hanno comportamenti molto diversi tra loro, e non mancano delle brutali esecuzioni contro i nemici. Notare che i Deck 13 hanno confermato anche la presenza di un sistema di crafting complesso, legato a progetti sparsi per le mappe o recuperabili dai nemici.
Curioso anche il legame tra il potenziamento del protagonista e la possibilità di raggiungere i livelli più avanzati del complesso industriale. Una statistica chiamata Exo Power infatti dipende dall’equipaggiamento indossato, e finché questa non sale a sufficienza molti ascensori presenti nel gioco non sono nemmeno utilizzabili. Una struttura non lineare quindi, ma guidata comunque dal livello del giocatore.
La difficoltà, dal canto suo, ci è parsa al solito piuttosto elevata, e non mancano nemici fin troppo aggressivi o resistenti nel mix di cyborg, robot armati fino ai denti, e pseudo mutanti che si trova tra le mappe. The Surge non è poi nemmeno malaccio tecnicamente, anche se forse alle volte appare un po’ troppo “pulito” per un titolo che punta ad avere un’atmosfera dark e malsana.
– Combat system complesso ed esaltante
– Elevato livello di difficoltà
– Ambientazione fantascientifica interessante
Continuando sulla strada dei Souls-like, i Deck 13 sembrano stavolta aver creato un titolo capace di distaccarsi di netto dalle opere From da cui trae ispirazione. The Surge è sicuramente un action-gdr ricco di idee potenzialmente notevoli, con un combat system esaltante e nemici agguerriti. Difficile credere che possa superare i “maestri”, ma a nostro parere potrebbe tranquillamente dire la sua nel panorama.