Anteprima

The Sims Medieval

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a cura di Mugo

I consumatori sono i principali soggetti in grado di indirizzare le scelte artistiche delle menti alle prese con la creazione di una forma d’intrattenimento: il film d’azione X sbanca i botteghini? Prepariamoci al film d’azione Y. Il libro giallo X si trova pure dal panettiere? Prepariamoci al libro giallo Y. I videogiochi dei Sims sono sempre nelle primissime posizioni nelle classifiche di vendita? Prepariamoci ad un nuovo capitolo della fortunata saga. O forse no. O forse non esattamente.Non esattamente perché il titolo che abbiamo provato in anteprima presso gli uffici milanesi di Electronic Arts è sì l’ultima incarnazione della serie dal maggiore successo nel mercato PC, ma non è esattamente un more of the same diretto a cavalcare il successo del nome. The Sims Medieval è dunque un vestito nuovo per un amico di sempre, ma saranno i cambiamenti qualcosa di più di un mero adattamento estetico?

Il legno del regnoPuò darsi che un regnante si trovi nella sua agiata posizione per diritti di sangue, per un matrimonio ben riuscito, o perché un giocatore ha inserito nel suo PC (o nel suo MAC) una copia di The Sims Medieval. Se nei primi due casi è probabile che il novello governante parta da una situazione di favore, nell’ultimo, quello per noi più interessante, sarà necessario rimboccarsi le maniche e cominciare da zero a costruire le proprie fortune, a partire da del legno. Una delle primissime missioni che ci viene affidata vedrà infatti il nostro alter ego digitale avventurarsi per la foresta in perfetto stile monarca operaio alla ricerca del prezioso materiale indispensabile per la costruzione: una quest molto semplice e guidata, che permetterà agli utenti di familiarizzare con il sistema di controllo e con un’interfaccia che a prima vista potrebbe sembrare straboccante di opzioni. Pochi minuti bastano però per accorgersi che tutto quello che ci serve è esattamente dove lo cerchiamo, i pulsanti a schermo sono disposti ordinatamente ed anche le molte icone che ci aiutano nell’interpretare le missioni fanno egregiamente il loro lavoro, pure troppo dato che, almeno nelle prime fasi, si ha l’impressione di seguire delle semplici e schematiche istruzioni più che di avere un’ effettiva forza modificatrice in grado di agire sul mondo di gioco. Preoccupazione questa che deve avere sfiorato anche gli sviluppatori di The Sims Studio dato che già dopo poche missioni verrà permesso al giocatori di scegliere tra differenti approcci: un drago minaccia la città e terrorizza i villici? Potremo decidere di affrontarlo e ucciderlo (e allora dovremo procurarci un mago che possa studiare la creatura e incantare un’apposita spada) oppure di buttarla sul piano relazionale e sperare di scendere a patti con la creatura, si sa mai che possa tornare utile.Sono talmente tante le caratteristiche del gioco che senza neanche farlo apposta ne abbiamo introdotte due nello scorso periodo: combattimenti e personaggi diversi dal re.Per quanto riguarda la prima diciamo che, ovviamente dato il contesto medievale, sarà abbastanza frequente vedere menare le mani, starà poi a noi in veste di re tenere alto il livello di sicurezza scongiurando la presenza di banditi nel regno, ma anche affrontando direttamente le minacce. Nel giro di una mezz’ora di gioco si verrà chiamati, per intenderci, a sfidare a duello uno spadaccino esperto e ad affrontare un orso che si aggira per le foreste in pieno stile alto medievale, quando lo scontro con l’allora re degli animali (spodestato poi dal leone) era un rito di passaggio quasi obbligato per i condottieri (che poi lo facessero sul serio o ne raccontassero e basta è tutta un’altra questione).Parlando degli altri personaggi possiamo dirci più che soddisfatti dalla consueta varietà cui la serie ci ha abituati: spie, maghi, fabbri, guerrieri, ognuno generabile all’interno dello specifico edificio (edificabile purtroppo solo in zone predefinite della mappa) ed ognuno con le sue missioni e occupazioni giornaliere. Ogni personaggio dovrà infatti svolgere alcune attività ogni giorno per guadagnare punti esperienza e migliorare le sue statistiche, persino il re, che non potrà esimersi dal promulgare leggi o gestire i rapporti di vicinato con gli stati confinanti.

Più Sims per tuttiCome ogni episodio della serie ideata da Will Wright, anche nel caso di The Sims Medieval, le specifiche tecniche richieste non saranno particolarmente elevate. Questo, se da un lato porta ad una resa grafica certamente inferiore a quanto si possa vedere in titoli di altro genere, dall’altro permette ad un bacino di utenza più vasto possibile di immergersi nel mondo di gioco. Scelta fondamentale dunque quella di di non esagerare con le richieste, soprattutto perché l’utente medio dei Sims non è di solito lo stesso utente che aggiorna scheda grafica e RAM appena possibile. Detto questo non si pensi che il medioevo come lo abbiamo visto da EA sia brutto, anzi, lo stile Sims c’è tutto ed è stato perfettamente declinato in salsa castelli&maghi. Dove invece vediamo qualche nota dolente è purtroppo nella gestione di alcune situazioni da parte dell’intelligenza artificiale: capita spesso di vedere i personaggi incastrarsi da qualche parte, o di dover ripetere più volte un comando dato che pare venire ignorato, chiaramente non sono difetti in grado di viziare particolarmente l’esperienza di gioco, ma una maggiore attenzione avrebbe certamente dato l’impressione di un prodotto rifinito con più cura. Dove invece la cura è sparsa a grandi manciate è nella realizzazione dei vari editor, sia quello per la creazione di un personaggio che quello degli ambienti infatti sono letteralmente traboccanti opzioni e variabili, ma contemporaneamente ordinati ed intuitivi.Per quanto riguarda l’aspetto sonoro del titolo non possiamo sbilanciarci dato che niente di particolare è saltato alle nostre orecchie, mentre possiamo già esprimere un giudizio positivo sull’ilarità che scaturisce da alcune situazioni di gioco, se affrontato con il giusto spirito infatti The Sims Medieval ha quasi l’effetto di un party game dato il coinvolgimento che può portare ad un largo gruppo di persone intente a consigliare i comportamenti più assurdi.

– Ben riuscita la trasposizione

– Ottimi editor di personaggi e ambienti

– Buona varietà dei personaggi presenti

The Sims Medieval pare un buon esempio di come dare una ventata di freschezza ad una serie dal gameplay consolidato e di successo. Grazie all’ambientazione medioevale infatti i giocatori già appassionati potranno dare un sapore nuovo alla loro esperienza di gioco, mentre coloro i quali volessero avvicinarsi per la prima volta ai Sims potranno apprezzarne l’immediatezza e le caratteristiche che ne hanno fatto la serie più fortunata su PC. L’uscita del titolo è prevista per il 25 marzo prossimo, restate sintonizzati sulle pagine di Spaziogames per la recensione completa.

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