La serie The Sims ha avuto un merito straordinario: prima di Wii Sports e dell’esplosione dei giochi casual, infatti, il prodotto firmato Maxis ha avvicinato al medium videoludico una serie di individui che, un tempo, non avrebbero mai acquistato un videogioco. Il segreto del successo di questa serie, però, è arrivato in maniera quasi fortuita: gli sviluppatori del capitolo originale, infatti, non volevano creare un “simulatore di vita”, bensì un “gioco di costruzione e arredamento di una casa”. I Sim erano solo gli abitanti delle nostre creazioni, anziché i protagonisti del gioco. Non ci volle molto per comprendere che, in realtà, i Sim piacevano da impazzire ai giocatori, tant’è che nei giochi a venire il prodotto (e le sue innumerevoli espansioni) si sono orientati verso un maggiore realismo, con Sim sempre più definiti, autonomi e imprevedibili.
Così, dopo tante parole e una prima demo dedicata al sistema di creazione del personaggio, abbiamo avuto l’opportunità di giocare per poco meno di quattro ore a una versione sostanzialmente completa di The Sims 4, scoprendo con mano le novità che caratterizzeranno questo nuovo capitolo della serie.
Costruisci la tua vita
Non spenderemo troppe parole sull’editor dei personaggi, rimandandovi all’
articolo dedicato. Semmai, preferiamo parlare delle importanti novità presenti nella modalità costruttore, dedicata alla creazione e arredamento delle proprie case. Sia che si parta da zero che con una delle famiglie già presenti nel vicinato, si ha a disposizione un budget per poter modificare la propria abitazione. Nella nostra prova abbiamo scelto di creare una nuova famiglia e di spostarla in un appezzamento di terreno vuoto, sul quale abbiamo iniziato a edificare il nostro primo modesto appartamento.
Nell’editor di The Sims 4 è stata aggiunta una comodissima modalità che consente di creare intere stanze a partire da modelli preimpostati: in breve, è sufficiente scegliere tra una lista di salotti, cucine, camere, studi e bagni per creare il proprio edificio in una manciata di click. Questo ci ha permesso di avere a disposizione una casa completa in poco più di cinque minuti, con un margine di personalizzazione limitato alla dimensione delle stanze e al colore principale del template.
Chi, invece, preferisce creare da zero il proprio stile senza attingere da un database di stanze prefabbricate, potrà fare uso del consueto editor che, questa volta, ci permette di selezionare mobili, elettrodomestici, finestre, porte, parati e vernici semplicemente selezionando la tipologia di stanza.. Si seleziona un salotto, ed ecco apparire l’immagine monocolore di un salotto; a questo punto basta toccare un divano per fare apparire tutti i divani presenti nel gioco, ognuno personalizzabile per colore. Tutto è molto intuitivo, rapido e funzionale, e siamo certi che i fan della saga non avranno alcuna difficoltà a districarsi tra le decine e decine di oggetti presenti, mentre chi si avvicinerà per la prima volta al marchio The Sims, grazie alle stanze prefabbricate, potrà imparare in poco tempo a creare una casa e, gradualmente, a personalizzarla.
Un gioco di emozioni
La novità principale di The Sims 4 si riscontra nella nuova modalità di gestione dell’umore dei Sim. Anche se è stata mantenuta la pila dei desideri da portare a compimento per ottenere la felicità, questa volta vi sono ben 15 stati emotivi, determinati sia dalla naturale propensione del sim ad assumere un determinato umore (a seconda delle sue caratteristiche scelte in fase di creazione del personaggio), che da quello che gli accade attorno. Un Sim, ad esempio, può diventare triste in seguito a un ricordo di un parente scomparso, può eccitarsi dopo avere visto un film romantico, sentirsi carico di energia in seguito a una doccia rinfrescante, eccetera. Gli stati emotivi sono facilmente riconoscibili dal colore della tipica icona dei Sim collocata sopra la loro testa: questo segnalino, chiamato Moodlet, ci indica con un semplice sguardo quale sia lo status del nostro Sim, consentendoci di agire di conseguenza.
Gli stati emotivi, infatti, permettono di compiere azioni che non sarebbero altrimenti possibili: ad esempio, un Sim imbarazzato può confessare i propri timori a un’amico, un Sim arrabbiato può sfogarsi, un Sim in crisi di panico può piazzarsi davanti allo specchio e cercare di calmarsi. Ognuna di queste azioni extra può portare a delle situazioni impossibili in assenza di uno stato emotivo, e possono agire a vantaggio (o svantaggio) del giocatore. Inoltre, alcuni stati emotivi possono essere rimossi compiendo delle determinate azioni: il nostro Sim triste può essere consolato da un amico, un Sm felice potrebbe perdere il proprio sorriso dopo uno scherzo di cattivo gusto, e così via. In pratica, gli stati emotivi non influenzano solo il personaggio che ne è affetto, ma anche chi gli sta attorno, moltiplicando in maniera vistosa le opzioni per il giocatore.
Molte azioni, meno contenuti
Un altro aspetto importantissimo presente in The Sims 4 si riscontra nella capacità dei Sim di compiere più azioni contemporaneamente. Un personaggio, ad esempio, può mangiare, chiacchierare e guardare la televisione contemporaneamente: in questo modo è possibile soddisfare i propri bisogni di divertimento, socialità e fame in un colpo solo, rendendo il gioco meno meccanico e più realistico. Vi è più che mai l’intenzione di fare passare i bisogni fisiologici del Sim in secondo piano, una strada intrapresa a partire dal secondo episodio della saga che, con l’introduzione del multi-tasking di The Sims 4, raggiunge i suoi massimi livelli. Ciò non toglie che, qualche volta, dovremo tenere d’occhio anche i bisogni dei nostri personaggi: sobbarcare di richieste un Sim, infatti, potrebbe portarlo a trascurare le proprie necessità e – magari – a svenire sul prato in preda a una crisi di sonno.
Un aspetto che, invece, sarà destinato a fare discutere si riscontra nell’assenza di alcuni importanti elementi presenti nei precedenti capitoli. In The Sims 4, infatti, non ci saranno le piscine e i bebè, due elementi presenti sin dai primi capitoli della saga. Le spiegazioni date da EA in merito all’assenza di tali elementi scricchiola, e crediamo che The Sims 4 sia più che mai un gioco modulare, costruito con parecchie lacune che verranno colmate dalle consuete espansioni. Nulla di nuovo sotto il sole: sappiamo bene che la serie The Sims è caratterizzata da numerosi DLC e aggiunte. Ciononostante, crediamo che questa volta gli sviluppatori si siano spinti un po’ troppo in là, lasciando dei buchi che faranno certamente arrabbiare una fetta dei fan storici della serie.
– Interessante nuovo sistema legato alle emozioni dei Sims
– Sempre molto intuitivo e divertente
Questa prima prova con The Sims 4 ci ha certamente divertiti, e ci ha permesso di comprendere come il nuovo sistema di emozioni influenzi il gioco in maniera piuttosto incisiva. Allo stesso modo, abbiamo davvero apprezzato la possibilità di compiere più azioni contemporaneamente, permettendoci di soddisfare i bisogni dei nostri Sim in una maniera molto più naturale che in passato. Per contro, l’assenza di alcuni elementi presenti nei precedenti capitoli ci lasciano pensare che The Sims 4 farà leva sui contenuti extra a pagamento in un modo infinitamente più grande che in passato: un aspetto, questo, che ci preoccupa non poco. In ogni caso, siamo fiduciosi: l’appuntamento con The Sims 4 è per il prossimo 4 settembre.