Daedalic Entertainment è ormai diventata sinonimo di avventure grafiche di alto livello, almeno per quanto riguarda l’attivissima scena tedesca. La trilogia di Deponia (che si concluderà presto con il terzo capitolo), l’avventura “ecologica” A New Beginning, la gustosa epopea fantasy di The Dark Eye: Chains of Satinav e il cult The Whispered World sono qui a dimostrarlo e in fondo, nonostante la diversità di ogni singolo titolo, lo stile del team tedesco si percepisce chiaramente nell’impronta visiva, con splendidi fondali disegnati a mano e un’atmosfera fiabesca che colpisce fin dal primo istante. Un po’ quello che succede anche con The Night of the Rabbit, una delle prossime avventure targate Daedalic (l’uscita è attesa per fine maggio) di cui abbiamo provato in anteprima una versione demo.
Il mondo incantato di Jerry
Il gioco ci mette nei panni del dodicenne Jerry, un ragazzino che ha sempre sognato di diventare un famoso mago. L’occasione per riuscirci gli si presenta sotto forma di Marquis de Hoto, un coniglio parlante (vi ricorda qualcosa?) che sceglie proprio Jerry per salvare il mondo fatato di Mousewood da un pericolo incombente. La demo ha però inizio nel nostro mondo, dove Jerry si sta godendo gli ultimi giorni delle vacanze estive prima della riapertura delle scuole. Un breve tutorial, qualche battuta con la mamma di Jerry e siamo pronti per esplorare le vicinanze della nostra casetta. L’impatto iniziale con The Night of the Rabbit non poteva essere migliore, grazie a uno stile grafico incantevole (molto da libro di favole), ai bellissimi fondali disegnati a mano e all’atmosfera fiabesca, forse non originalissima (Alice nel paese delle meraviglie è proprio dietro l’angolo) ma davvero efficace. C’è anche molto humor nei dialoghi e nelle esclamazioni di Jerry, ma c’è soprattutto la voglia da parte di Daedalic di farci entrare immediatamente in un mondo incantato, pieno di animali parlanti, di incantesimi (Jerry imparerà molto presto a farli) e di enigmi per tutti i gusti.
Avventura per ragazzi? Non proprio
Contando che la demo è piuttosto breve e rappresenta circa un sesto del gioco completo, è difficile farsi un’idea precisa sul livello generale degli enigmi. La cosa certa però è che Daedalic non si è limitata a proporre un gameplay adatto solo ai più giovani e agli avventurieri meno esperti. Il rischio c’era viste l’atmosfera di completo disimpegno e la giovane età del protagonista, ma fin da subito la grande quantità di location esplorabili, i pochi indizi presenti e il buon numero di oggetti nell’inventario spingono il gioco verso un livello di difficoltà tutt’altro che casual. Non che i primi enigmi svolti siano impossibili (tutt’altro), ma alcune combinazioni di oggetti richiedono comunque una certa attenzione e, quasi a voler farci sentire spaesati come Jerry, il gioco fornisce pochissime indicazioni su come proseguire o su quello che sta succedendo. Da un lato una scelta simile potrà anche scontentare, ma immaginiamo che nel proseguo del gioco gli indizi sulla trama verranno svelati con maggior frequenza e in ogni caso un po’ di “mistero” non fa mai male.
Il 29 maggio si avvicina
Per il resto The Night of the Rabbit è un’avventura grafica dalla struttura molto classica. Il tasto centrale del mouse dà accesso all’inventario e non manca nemmeno la possibilità di evidenziare tutti gli hot spot di una location, in modo da evitare un pixel hunting comunque ben gestibile anche senza questa feature. Quando il puntatore del mouse si muove su un elemento interattivo, mostra l’icona dell’azione che è possibile compiere (osservare, raccogliere, parlare) e non mancano nemmeno i dialoghi a risposta multipla. Da quel poco che abbiamo giocato, Daedalic pare aver azzeccato l’ennesima avventura bella da vedere, con una difficoltà nella media, un protagonista carismatico e un’ambientazione che non vediamo l’ora di sviscerare in tutti i suoi dettagli. L’appuntamento nei negozi è fissato per il 29 maggio, quando The Night of the Rabbit uscirà in versione inglese (parlato e sottotitoli); per ora nessuna conferma su un’ipotetica localizzazione in italiano, ma speriamo che da qui a fine maggio qualcosa si muova in questa direzione.
– Atmosfera fiabesca di grande presa
– Gli enigmi non sono affatto “casual”
– Ambientazioni graficamente incantevoli
Daedalic Entertainment non si smentisce e con The Night of the Rabbit propone un’avventura grafica nel suo tipico stile, ovvero con una grande attenzione al comparto grafico, enigmi mediamente difficili e un’atmosfera che colpisce immediatamente per i suoi toni fiabeschi. La demo provata ha messo in luce molti pregi, tanto che l’unico difetto rilevato è una certa mancanza di indizi narrativi che però non reca eccessivo fastidio. Tutto sembra insomma lasciar presagire un ottimo titolo, anche se per dirlo con certezza non ci resta che attendere la versione definitiva.