The Golf Club
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a cura di Francesco Ursino
Il trailer mostrato all’E3 di PGA Tour 15 ha portato con sé molti motivi di discussione: si potrebbe parlare dell’adozione del motore grafico Frostbite 3, così come della scelta dell’impegnativo slogan ”Golf without limits”. Per un eventuale competitor, in altre parole, riuscire a gareggiare con un gioco che ha dalla sua campi da golf in cui fanno bella mostra le battleship di Battlefield, difatti, potrebbe essere un’impresa non da poco. A raccogliere la sfida ci ha pensato HB Studios, che propone un’alternativa alla visione senza limiti di EA Sports con The Golf Club, previsto su PS4 e Xbox One, ma già disponibile in early access su Steam a € 31,99. Scopriamo cosa ha da offrire questo nuovo progetto.
Dire “Ammazza che mazza” sarebbe troppo facileBanalmente, uno degli elementi che meglio esprime la filosofia di questa produzione sportiva risiede proprio nel titolo, laddove la parola Club riesce a raffigurare quello che il gioco intende offrire agli utenti: la possibilità, cioè, di creare una sorta di network di appassionati, in cui questi possano interagire continuamente e senza problematiche. Sebbene non siano ancora presenti tutte le feature che verranno incluse nella release finale, possiamo dire già da ora che The Golf Club permette di creare e soprattutto pubblicare percorsi personalizzati, sfidare i propri amici online, e condividere i propri risultati.Andando con ordine, l’editor di gioco incluso si è dimostrato di una profondità veramente notevole, capace di ricreare mondi vari e soprattutto corrispondenti alla volontà del giocatore. Dopo aver effettuato una prima selezione parziale delle macro caratteristiche del terreno, per esempio scegliendo tra area alpina o deserto, sarà possibile determinare tramite alcuni slider la difficoltà del circuito e il numero di buche. Una volta creata una prima versione del circuito, si potrà intervenire modificando il terreno, aggiungendo o eliminando sabbia, acqua, vegetazione o addirittura animali. Una volta finito, è possibile pubblicare la propria creazione online, di modo che tutti gli altri utenti la possano utilizzare. Il processo è semplice e, compatibilmente col livello delle creazioni, costituisce la base per una longevità potenzialmente infinita. E’ proprio questa dimensione social, d’altronde, che sembra contraddistinguere The Golf Club: appena un proprio amico inizia una partita, ad esempio, il gioco ci avvertirà dell’avvenimento, e sarà possibile unirsi al percorso iniziato. Considerato che ogni partita giocata viene salvata automaticamente online, però, è giusto dire che fondamentalmente si potrà giocare anche contro performance già effettuate da sé stessi o altri giocatori. Per quanto riguarda le modalità di gioco, è possibile creare tornei e tour vari, così come giocare una partita singola: le regole seguono quelle delle gare stroke, match play e four ball.La sensazione, dunque, è che la volontà degli sviluppatori sia quella di creare un network di appassionati capaci di popolare un mondo di gioco persistente: va da sé che torneremo meglio su questi aspetti nel momento in cui il titolo verrà pubblicato in versione definitiva, ma nonostante ciò già da ora i giocatori PC possono godere di un assaggio di quello che sarà il prodotto finito.
Vai con lo swingVediamo adesso di concentrarci sul gameplay: il primo elemento che risalta, e che sottolinea la natura multipiattaforma del titolo, è il sistema di controllo; il gioco, infatti, dà la possibilità di utilizzare il mouse, ma la macchinosità della soluzione fa appare chiaro come l’impostazione di fondo sia stata quella di indirizzare l’utenza verso il controllo via pad, periferica naturale in ambiente console. Scegliendo di analizzare questa particolare soluzione, dunque, dobbiamo dire che gli sforzi degli sviluppatori si sono concentrati sulla riproduzione di uno swing il più naturale e definito possibile. Tutto ciò è possibile grazie all’azione dello stick destro, e alla sua oscillazione. Di conseguenza la potenza del tiro, così come la direzione dello stesso, vengono determinati dalla velocità di movimento e dall’orientamento della stessa levetta. Si tratta senza dubbio di un sistema intuitivo, capace di adattarsi a ogni tipologia di giocatore, ma che in teoria offre anche qualche spunto ai giocatori più esperti. L’inserimento di una modalità di tiro avanzato, infatti, permette di scegliere con maggiore precisione il tipo specifico di giocata da effettuare, scegliendo ad esempio di privilegiare una traiettoria più alta e lenta rispetto a una maggiormente rasoterra.Il gameplay, evidentemente, viene influenzato anche dalle condizioni climatiche e ambientali: oltre al vento, alla conformazione del terreno, alla vegetazione e all’inclinazione del green, c’è da dire che anche l’illuminazione farà la sua parte, visto che è possibile giocare praticamente durante ogni fascia oraria, dalla mattina fino alla sera. Considerato lo stato di early access, lanciarci in approfondite analisi delle dinamiche di gioco sembra essere prematuro: di certo l’esperienza è positiva, divertente soprattutto se giocata insieme ad altri giocatori, e discretamente fluida grazie all’assenza di caricamenti tra una buca e l’altra. E’ soprattutto la presenza di numerosi percorsi creati dai giocatori, però, a suscitare le speranze maggiori; la creatività e la capacità degli appassionati, infatti, consente già da ora di lanciarsi in sfide di un certo livello, in cui viene premiata non solo la bravura nei singoli colpi ma anche la capacità di saper leggere l’ambiente, di modo tra sfruttare possibili soluzioni alternative.
Uccellini canteriniParlando di grafica, la flessibilità del motore grafico Unity fa bella mostra di sé anche nella rappresentazione dei tranquilli scorci naturalistici che fanno da sfondo alle sfide sportive di The Golf Club. Di certo la sfida con il Frostbite 3 è di quelle belle toste, un po’ come centrare il green dopo essere sprofondati in un bunker, anche se per forza di cose al momento non sembra saggio esprimere giudizi affrettati. Non essendo stato ancora possibile provare le versioni console, poi, non è ancora chiaro se e quanto le varie controparti differiranno tra di loro. Quello che i giocatori PC hanno davanti al momento, però, è di sicuro un comparto grafico pulito e capace di restituire una buona resa, sia che si tratti di desolati paesaggi desertici che di lussureggianti collinette verdi. La scalabilità della grafica, parliamo ovviamente della versione PC, non va oltre le classiche opzioni del launcher esterno di Unity, anche se dobbiamo dire che il titolo è risultato essere tutto sommato leggero e gestibile nella quasi totalità delle situazioni.Bene anche il comparto sonoro, che concorre a ricreare quella pacifica atmosfera che è plausibile trovare in una partita a 18 buche tra amici altolocati. Discreta, e allo stesso tempo positiva, la presenza delle musiche di sottofondo, naturale continuazione dei tenui rumori della natura durante la navigazione nei menù di gioco; questi elementi, stilisticamente parlando, seguono un po’ il trend degli ultimi sportivi targati Electronic Arts (non bisogna dimenticare, peraltro, che lo sviluppatore HB Games possiede un lungo pedigree composto da numerosi titoli pubblicati sotto l’etichetta del noto publisher americano in questione). I giocatori, dunque, si ritroveranno davanti a schermate piene di quadrettoni in stile Metro facili e accessibili da gestire.
– Possibilità di creare e condividere i percorsi di gioco
– Gameplay piacevole
The Golf Club è un progetto ormai alla fine del proprio sviluppo che mostra potenzialità e una certa originalità di fondo. L’aver puntato molto sull’aspetto social del titolo, infatti, porta dalla sua benefici di una certa importanza, come la possibilità di poter creare e condividere i propri percorsi di gioco.
Il gameplay, focalizzato sulla fruizione via pad, consente a differenti tipologie di utenti di ottenere soddisfazioni personali, anche se pare scontato che la sfida vera e propria sarà quella con altri giocatori umani. In attesa di analizzare la versione definitiva del titolo, è possibile dire che le basi per un solido gioco di golf next gen ci sono tutte: non ci saranno le battleship di PGA Tour 15, ma alla fine quello che conta è far rotolare la pallina in buca.
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