Poco tempo è passato dall’annuncio del rilascio, peraltro ancora lontano, del quinto capitolo dell’apprezzatissima saga delle antiche pergamene (la data fissata è davvero evocativa, 11/11/11). Bethesda ci regala però una vagonata di succose notizie ottime per farsi un’idea più chiara della forma che The Elder Scrolls V: Skyrim sta prendendo nelle amorevoli mani dei suoi sviluppatori. Cerchiamo quindi di fare il punto della situazione.
SkyrimSembra che gli eventi della trama prenderanno il via circa 200 anni dopo le vicende del predecessore Oblivion nella regione natìa dei “Nord”, nota come Skyrim. Il giocatore si troverà nei panni di un Dragonborn, incaricato di porre rimedio alla seria minaccia che il risveglio dei draghi rappresenta. L’ordine dei Blades svolgerà anche in questo seguito un ruolo importante: il suo ultimo membro sarà infatti il mentore del protagonista. Per quanto riguarda il mondo di gioco, nessun proclama ha riguardato la sua effettiva estensione, ma sappiamo che cinque dovrebbero essere le città esplorabili. Gli sviluppatori hanno anche assicurato che maggiore cura è stata riposta nel donare più varietà alle altre aree salienti, tra cui gli immancabili dungeon, grotte, castelli e fortezze. Per i più pigri farà inoltre il suo ritorno il sistema di viaggio veloce fra le location già visitate, così da potersi concentrare completamente sulle quest in corso.
Il DragonbornCome di consueto l’evoluzione del proprio personaggio giocherà un ruolo di rilievo nel contesto del gameplay ruolistico, eppure gli sviluppatori hanno colto l’occasione per aggiungere diverse novità. Innanzitutto è stato eliminata la selezione della classe: il compromesso offerto da Oblivion (chiedere di definire la classe del personaggio dopo aver giocato il prologo), non soddisfava più gli sviluppatori, i quali si sono resi conto di come fosse contraddittorio chiedere al giocatore quali aspetti del gameplay avrebbe voluto esplorare più a fondo prima che avesse avuto la possibilità di conoscere il gioco stesso. Il sistema che andrà a rimpiazzare quello vecchio sarà più organico: l’utilizzo di una determinata arma o magia farà aumentare l’abilità del personaggio con la stessa (leggasi aumento della relativa skill). Procedere nello “skillaggio” avrà come secondaria conseguenza l’innalzamento del livello del personaggio: ovviamente portare una skill da 11 a 12 avrà meno peso che portarne una da 40 a 41 soprattutto considerando che i livelli disponibili saranno 50. Ora, nel raggiungimento di tale obiettivo, il giocatore sarà premiato con abilità particolari (simili ai perk di Fallout) e, ad ogni passaggio di livello, con una riduzione dell’affaticamento ed un aumento dell’energia vitale. A questo si aggiungerà naturalmente la possibilità di scegliere tra un allungamento permanente della barra della vita, della magia o della fatica. Le skill saranno in tutto 18 (è stata eliminata “misticismo”), e con ogni probabilità sarà presente un completo sistema di crafting. Anche una volta raggiunto il livello 50, la progressione non sarà impossibile, ma solo molto più lenta.
Cuore d’avventuraIl sistema di assegnazione delle quest promette di essere legato a doppio filo allo sviluppo del personaggio: non solo le varie specializzazioni, come ad esempio la magia, potranno influire sul fatto che altri maghi ci vengano a cercare per richiedere il nostro aiuto, ma sembra che tutte le azioni compiute nel mondo di gioco verranno monitorate e soppesate, facendo sì che il giocatore venga sempre indirizzato nelle aree giuste e che gli incontri siano il più equilibrati possibile.Oggetto di completa revisione sono state anche le conversazioni: invece di presentare come in passato fredde schermate fisse con il viso dell’interlocutore in primo piano, la nuova configurazione vedrà gli NPC continuare naturalmente le loro faccende durante i dialoghi, e rivolgere di tanto in tanto lo sguardo verso il giocatore, in maniera molto più credibile rispetto al passato.Bethesda intende inoltre rendere più coinvolgente il sistema di combattimento che già conosciamo, basato su armi dalla distanza, da mischia e magie. Le prime, con archi e frecce a fare la parte del leone, saranno più lente nel caricamento, ma più potenti; le seconde beneficeranno di un feeling unico per ciascuna e di mosse speciali per finire gli avversari indeboliti. Il combattimento sarà più “fisico” e brutale, con l’accento posto sull’alternarsi di parate e attacchi, ma anche più dinamico in virtù della possibilità di assegnare alle mani del personaggio qualsiasi combinazione di armi o incantesimi (lama e scudo, pugnale e incantesimo, due incantesimi diversi, oppure lo stesso in entrambe le mani per incrementarne l’efficacia) e un sistema di scelta rapida per passare velocemente da una configurazione all’altra. Molto poco si sa del comparto grafico e tecnico in generale, se non che il nuovo motore grafico promette nuove meraviglia per la resa di molti elementi naturali, come acqua, fogliame dinamico e neve, oltre naturalmente ad un complesso sistema di animazioni facciali utili ad arricchire i molti momenti di dialogo.
– Sistema di combattimento migliorato
– Ambientazioni più curate
– Un nuovo TES!
Per quanto le informazioni siano ancora scarse, sembra che Bethesda si stia muovendo nella giusta direzione, andando a rafforzare proprio gli elementi deboli delle precedenti iterazioni. Nei mesi a venire non mancheranno le occasioni per vedere in prima persona Skyrim e metterci le mani, rimanete con noi per tutti i futuri aggiornamenti.