Il nome Morrowind genererà in molti di voi un sussulto. Emozioni difficili da controllare, visto e considerato che stiamo parlando di uno dei capitoli più amati della saga di The Elder Scrolls, che da alcuni mesi ha visto arrivare il primo, vero, MMORPG dedicato alla serie sviluppato da ZeniMax e capace – da solo – di generare l’ennesima milionata di utenti, affascinati e coinvolti nell’universo fantasy che prima di allora avevano esplorato esclusivamente in solitaria. Ora, però, abbiamo potuto dare un primissimo sguardo a The Elder Scrolls Online: Morrowind, acquistabile sia come una semplice espansione che assieme al gioco base, disponibile in forma completa dal prossimo giugno di quest’anno (più in particolare, dal 6 dello stesso mese). Scopriamo quindi cosa è accaduto nella remota provincia di Morrowind, secoli prima dell’avventura che tutti noi abbiamo imparato ad amare ben quindici anni fa.
C’era una volta Vvanderfel
Una nuova classe giocabile e nuovi combattimenti PvP. Questo, in soldoni, ciò che The Elder Scrolls Online: Morrowind promette di offrire a tutti i giocatori che si armeranno di cappa e spada (e connessione internet) tra una manciata di settimane. Ma i contenuti di questa attesissima espansione non si limitano solo a qualche personaggio extra, condito da qualche quest di contorno e magari una manciata di statistiche inedite. Niente affatto: The Elder Scrolls Online: Morrowind immerge in una regione esteticamente molto diversa dal classico fantasy “alla TES” visto sino ad ora. Tornare a Vvanderfel – l’isola su cui è stata eretta la provincia – vorrà dire sentire uno stacco visivo e percettivo non indifferente con il passato. E questo lo si noterà sin dal primo minuto: una volta creato il nostro personaggio, la nave su cui ci troveremo sarà attaccata da un gruppo di schiavisti. Un’elfa oscura di nome Naryu Virian ci eviterà il peggio, dandoci inoltre modo di approdare nel piccolo porto di Seyda Neen, con la possibilità quindi di mordere uno scampolo di libertà e accettare così le prime missioni che daranno il là alla nostra avventura. E se avete appena provato un senso di déjà vu, sì, l’inizio è esattamente un omaggio a quello vissuto nel terzo capitolo di The Elder Scrolls, con la differenza sostanziale che l’espansione Morrowind è ambientata centinaia di anni prima rispetto all’episodio originale. Vale a dire che al di fuori di qualche strizzatina d’occhio e alcune locazioni decisamente familiari, non incapperemo in eventi e situazioni già vissute in precedenza. E non parliamo solo di differenze grafiche o estetiche: la città di Vivec, ad esempio, è stata completamente ridisegnata, tanto da risultare quasi irriconoscibile (visto e considerato che nei secoli in cui è ambientato il gioco la sua costruzione non era stata ancora ultimata). E ancora, ZeniMax Online sembra aver ricalcato alcune delle strutture caratteristiche del vecchio Morrowind (come non ricordare i funghi giganti o i grotteschi calamari fluttuanti) citandole ogni due per te. E ciò non è propriamente un male, sopratutto per l’appassionato della serie colto da un profondo senso di nostalgia. Se a livello architettonico, quindi, il lavoro messo in piedi è evidente, dall’altro lato gli sviluppatori non hanno dimenticato neppure di includere reali novità all’impianto di gioco.
Parla viandante, non ho molto tempo…
E in tal senso entra a gamba tesa il Warden, la nuova classe giocabile che altri non è che un druido dotato di svariati poteri, tra cui quello di evocare veri e propri spiriti animali, oltre ovviamente a poter curare gli alleati o lanciare tutta una serie di interessanti incantesimi utilissimi nel corso delle varie battaglie. Le sue abilità sono ad ogni modo divise in tre rami specifici, i quali daranno ulteriore libertà decisionale al giocatore. Per iniziare troviamo Animal Companions, il quale come accennato poco sopra consente di evocare spettri di creature selvatiche utili a darci man forte nei momenti di difficoltà. A spiccare è Feral Guardian, abilità che vedrà un vero e proprio grizzly combattere al nostro fianco, consentendoci tra l’altro di utilizzare l’ultimate più potente del gioco. A seguire troviamo Green Balance, per una serie di abilità dedicate alla cura dei compagni di squadra, tra cui brilla l’ultimate Secluded Grove, capace di generare un cerchio magico di arbusti guaritori. Terzo ed ultimo ramo, Winter’s Embrace, fondato esclusivamente sulle abilità difensive tra cui la potente Sleet Storm, incantesimo capace di evocare una tempesta che proteggerà il party dagli attacchi dei nemici, danneggiando contempo i nostri avversari. Ovviamente, Morrowind includerà anche tutta una serie di contenuti per gli amanti del PvE e del PvP. Due public dungeon e una nuova trial per gruppi di 12 giocatori e chiamata Halls of Fabrication, mentre la prima modalità PvP ad arena si chiamerà Battleground e permetterà di prendere parte a battaglie fra tre gruppi composti da quattro giocatori ciascuno. Il tutto in serrati Team Deathmatch, Capture the Flag e Domination, attraverso le mappe Foyada Quarry, Ald Carac e Ularra. Ad ogni modo, va chiarito un punto fondamentale: ZeniMax Online ha impostato The Elder Scrolls Online: Morrowind non come un semplice DLC – visto che in tal caso non sarà possibile accedervi tramite ESO Plus – bensì questi andrà acquistato separatamente come fosse un vero e proprio capitolo aggiuntivo. Anzi, a conti fatti l’idea è proprio quella di avvicinare sia i giocatori online abituali, che coloro i quali hanno sempre preferito affrontare in solitaria le avventure dei vari The Elder Scrolls. E in tal senso la fusione tra offline e online è facilmente riscontrabile anche nella progressione, spesso lineare e preimpostata, nonché maggiormente incentrata sull’esplorazione ambientale rispetto all’edizione principale. Se l’equilibrio tra le parti funzionerà – e se il Warden sarà la classe che tutti i giocatori di TES: Online meritano – lo scopriremo solo dal prossimo 6 giugno.
– Ritorno a Morrowind
– Più che un semplice DLC
The Elder Scrolls Online: Morrowind è l’anello di congiunzione perfetto tra tradizione e innovazione, nonché un contenuto di vitale importanza per la sopravvivenza del MMORPG targato Bethesda e ZeniMax Online. Il fascino delle location storiche di quindici anni fa (in ogni caso rivedute e corrette), le numerose novità dal versante PvE e PvP e, infine, la nuova classe del Warden sono una mole di contenuti quantomeno sufficienti a destare l’attenzione di tutti i fan del mondo fantasy di The Elder Scrolls. Con la speranza che tutto ciò non venga disatteso non appena Morrowind verrà rilasciato nella sua veste completa. Appuntamento a Vvanderfel tra una manciata di settimane, quindi, per il verdetto finale.