Anteprima

The Artful Escape

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a cura di Filippo "Xsin" Consalvo

In un’industria dove le grandi produzioni tendono a ridurre i rischi e a proporre IP affermate, l’esistenza degli indie rappresenta il canale di innovazione più valido e vario, al quale le grandi case di distribuzione stanno iniziando negli ultimi anni a fornire il loro supporto diretto proprio per poter offrire delle esperienze uniche ai propri giocatori. 

The Artful Escape of Francis Vendetti fa parte del programma ID@Xbox, che raccoglie un parco di giochi indie in esclusiva Xbox One al quale la casa di Redmond sta affidando un ruolo trainante, in mancanza di annunci tripla A al di fuori di Forza Motorsport 7.
Se gli indie dunque sono la linfa innovativa del videogioco, l’incertezza del loro risultato rischia di spostare l’ago della bilancia da “idea vincente” a “dimenticatoio” molto velocemente e noi abbiamo voluto provarli con mano per farci un’idea di quanto questi titoli possano mantenere le promesse fatte a questo E3.
L’arte al centro del mondo
Catapultati in un mondo onirico, il nostro personaggio, un musicista nell’anima, inizia a muovere i primi passi mentre il gioco ci spiega le meccaniche. I primi minuti proseguono tra salti, doppi salti e riff di chitarra che ci permettono di planare tra una roccia e l’altra a scorrimento orizzontale, intervallati da alcune conversazioni a risposta multipla che trasmettono il reale senso di questa “fuga artistica”.
Lo spirito che appare a Francis sembra avere il compito di guidarlo in questo viaggio di maturazione interiore durante il quale il protagonista deve capire cosa vuole diventare, qual è la sua idea di artista e quanto è disposto a spingersi oltre per realizzarla.
Il primo incontro con un essere “alieno” simile a un mega ragno con cinque occhi ci introduce alla meccanica più profonda del gameplay: con un rapido scroll dell’analogico destro Francis può far apparire la sua chitarra e avviare dei mini rythm game dove i dorsali e tre dei quattro tasti sulla destra del controller diventano note da suonare nell’ordine che ci viene proposto appunto dal mega ragno.
Riuscire nell’impresa avvia un altro scambio di battute che mette di nuovo Francis di fronte a un’introspezione che conferma lo stile del gioco: la “Artful Escape” del titolo è proprio questo viaggio metaforico, onirico, in un mondo che probabilmente è la mente stessa di Francis o comunque la proiezione del suo disagio artistico, che si manifesta in suo soccorso per portarlo verso la maturazione che lo renderà l’artista che vuole diventare. 
Le risposte multiple vengono accolte ciascuna con reazioni diverse dallo spirito guida e dal ragno che abbiamo incontrato, con rimprovero o approvazione a seconda della profondità artistica della nostra risposta, lasciandoci immaginare un percorso davvero guidato per il quale non sappiamo ancora se questi bivi possano portare a strade e finali diversi.
Con la musica si vola
Da jump game a scorrimento orizzontale, The Artful Escape si trasforma in un divertente rythm game quando Francis prende in mano la sua chitarra e ci permette di iniziare a suonare per superare alcune prove, ma anche per volare su alcuni raggi di luce suonando a ripetizione la nota del relativo colore. 
Sullo sfondo un mondo vasto, ricco di luci, flash abbaglianti e dominato dalla nostra musica, il tutto vissuto a un ritmo quasi rallentato, sospeso, che conferma la sensazione onirica di questo viaggio.
La nostra prova è durata troppo poco per capire a fondo le dinamiche dell’intero gioco, ma The Artful Escape è il titolo ID@Xbox che ci ha colpito di più, il più particolare e innovativo, l’unico che in questo momento sembra in grado di offrire un’esperienza unica, anche se al momento non sappiamo quando verrà rilasciato.

– stile estetico unico

– sonoro al centro del gioco

– dialoghi che promettono un interessante viaggio introspettivo

The Artful Escape of Francis Vendetti è uno dei titoli più interessanti del programma ID@Xbox, frutto della fantasia e della voglia di osare di un team che ha un’idea ben precisa in mente e tanta personalità per realizzarla.

Uno stile estetico unico insieme ad una chiara passione per la musica promettono di regalare un’esperienza inedita in un viaggio che vuole scavare nel profondo dell’animo del giovane Francis e del giocatore stesso.

Dialoghi per nulla scontati e un ritmo di sospensione onirica chiudono una cornice a cui manca solo una narrativa di pari livello per regalarci un gioco che potrebbe rivelarsi una piacevole esclusiva Xbox. Sperando che la release date venga svelata in fretta e non vada oltre il 2018.

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