Anteprima

State of Decay 2

Avatar

a cura di Francesco Ursino

Il primo State of Decay proponeva una esperienza tanto semplice nel concetto quanto appassionante nell’esecuzione: riuscire, cioè, a sopravvivere in un mondo dominato dagli zombi, cercando al tempo stesso di costruire una comunità di sopravvissuti. Durante la conferenza E3 Microsoft dei giorni scorsi è stato possibile entrare in contatto per la prima volta con il nuovo State of Decay 2, che sembra proporsi l’obiettivo di sviluppare una esperienza open word ancora più grande e articolata della precedente. Cerchiamo di scoprire quali informazioni sono emerse fino a questo punto sul titolo sviluppato da Undead Labs.

Un salutare more of the same?Anche in State of Decay 2 l’obiettivo del giocatore sarà quello di costruire una propria comunità all’interno di un mondo dominato dalla violenza di zombi ormai fuori controllo. Il tutto, però, ora si dimostra decisamente più articolato, a causa della maggiore espansione dell’area esplorabile, dichiarata tre volte più grande della precedente. Il fulcro dell’esperienza sembra essere ancora quel peculiare mix di differenti gameplay che aveva caratterizzato il primo capitolo, al limite tra l’esplorazione, la gestione del proprio campo, e il combattimento. Saremo quindi chiamati a esplorare il mondo circostante, e a tessere relazioni con altri sopravvissuti, tutti dotati di differenti caratteristiche psicologiche e di skill che potranno tornare utili in svariate situazioni. Avere a disposizione un protagonista abile nel giardinaggio, ad esempio, darà modo di arricchire il proprio insediamento con un orto in grado di garantire il sostentamento del proprio gruppo. Allo stesso modo, annoverare tra le proprie fila un ex poliziotto potrà garantire una certa sicurezza e consentire l’utilizzo di armi sempre più performanti. Così come nel capitolo precedente, perciò, ogni nostro compagno sarà caratterizzato da un background narrativo, che illustrerà i tratti salienti delle vite dei survivor antecedenti all’arrivo degli zombi. A tutto ciò si affianca il consueto sistema di progressione delle statistiche base, come salute e resistenza. Tutto questo restituisce un quadro tutto sommato complesso, e che in teoria dovrebbe dare la possibilità di plasmare un gruppo abbastanza vicino a quelle che sono le proprie necessità.

Azione e reazioneIn State of Decay 2 ogni azione darà il via a una serie di conseguenze: nel momento in cui si avrà bisogno di semi per il proprio orto, e si sarà costretti a guidare fino alla città più vicina, sarà necessario riuscire a fare il meno rumore possibile, in modo che le orde di zombi non avvertano la nostra presenza. In caso contrario sarà necessario scontrarsi contro i non morti, con le conseguenze che è possibile aspettarsi da questo tipo di situazioni. A questo proposito, le schermaglie con gli zombi saranno ancora una volta incentrate sull’utilizzo di opzioni corpo a corpo e armi da fuoco; l’immediatezza generale del gameplay, in queste fasi, si accompagna alla presenza di zombi dotati di abilità speciali. Un esempio di ciò viene direttamente dal trailer mostrato all’E3, dove un enorme non morto ha avuto vita facile contro un survivor, difatti sventrandolo in poche mosse. Sempre a questo riguardo, è possibile citare un’altra tipologia di mostriciattolo che, una volta fatto fuori, rilascerà una nube tossica che impedirà il passaggio. Riuscire ad avere la meglio contro queste minacce rappresenta perciò un obiettivo primario: così come nel primo capitolo, infatti, i nostri compagni di avventura potranno morire, con evidenti contraccolpi sia sul piano psicologico che su quello pratico. Anche nel caso di scontri andati a buon fine, in ogni caso, si dovrà fare i conti con conseguenze a breve termine come la stanchezza, la fame, e in generale l’umore di ogni componente del gruppo. Per riuscire a bilanciare queste componenti, sarà necessario provvedere a tutti i vari bisogni dei nostri compagni, come ad esempio il cibo, e le necessarie misure difensive.

Ti copro le spalleL’intero universo di State of Decay sembra essere costruito sulla ricerca di una certa socialità, o comunque di legami tra i vari personaggi del gioco. Nel primo capitolo, ad esempio, era necessario riuscire a costruire una comunità il più possibile coesa, per fare in modo che le minacce portate avanti dagli zombi potessero essere affrontate in maniera adeguata. Anche in State of Decay 2 sembra essere possibile identificare una componente di tale tipo, amplificata ancora di più dalla presenza della modalità cooperativa fino a quattro giocatori (esclusivamente online, priva di split-screen). Nel prossimo gioco di Undead Labs, infatti, i giocatori potranno condividere la propria esperienza, e vivere insieme un’avventura all’insegna della sopravvivenza. C’è da dire però che a essere condivisa non sarà l’intera situazione di gioco, come ad esempio il proprio campo e il proprio team di survivor, visto che il giocatore guest verrà inserito all’interno del mondo di gioco dell’host, difatti sacrificando parte della propria partita in singolo. In ogni caso, si tratta di un’aggiunta particolarmente gradita, e che non potrà fare altro che aumentare l’attrattiva di un progetto che, d’altra parte, si ritrova all’interno di un genere decisamente competitivo e in cui le alternative non mancano. Dal punto di vista tecnico, infine, il trailer e le sequenze mostrate non hanno fatto gridare al miracolo in quanto a definizione, sebbene l’utilizzo dell’Unreal Engine 4 rappresenti di per sé già una ottima base di partenza; in ogni caso si tratta di aspetti che andranno approfonditi quando il titolo sarà prossimo all’uscita. A questo proposito, State of Decay 2 è previsto per il 2018: esiste ancora tutto il tempo per operare le necessarie rifiniture sia al gameplay che al lato tecnico.

– Un open world più vasto e articolato

– La modalità cooperativa non può che aumentare il divertimento

State of Decay 2 sembra promettere una esperienza complessivamente simile a quella del primo capitolo, è tutto ciò non sembra essere fondamentalmente un difetto. Accanto alla presenza di un mondo da esplorare più grande e vasto, spiccano i numerosi profili psicologici dei survivor che potremo incontrare sul nostro percorso, tutti caratterizzati da abilità e skill peculiari. Sopravvivere al mondo sviluppato da Undead Labs, poi, potrebbe essere ancora più divertente grazie alla presenza della modalità cooperativa, grazie alla quale i giocatori potranno condividere la propria avventura. Continuate a seguirci per maggiori informazioni sul gioco in questione, previsto su PC e Xbox One nel corso del prossimo anno.

Leggi altri articoli