Milano – A pochi giorni dal debutto ufficiale del gioco, fissato su Nintendo Wii U per il prossimo 22 aprile, siamo stati accolti da Nintendo per una presentazione di Star Fox Zero. Il gioco, come precisato a più riprese dalla casa di Kyoto, vuole riproporre le sue meccaniche arcade e i suoi ritmi frenetici anche ai giorni nostri, raccogliendoli in eredità dai vecchi episodi. Nel corso dell’evento, abbiamo quindi potuto capire in che modo Shigeru Miyamoto e compagni hanno reimmaginato le nostre avventure tra proiettili, missili e barrel roll.
L’importanza del GamePad
Per assicurarsi un po’ di azione e di sana frenesia, Nintendo ha deciso di realizzare Star Fox Zero in collaborazione con Platinum Games. La software house giapponese, ultimamente impegnatissima su numerosi fronti, è particolarmente brillante quando si tratta di action, e dovrebbe rappresentare sicuramente una garanzia. Nel corso della presentazione, è stata anche ribadita l’importanza del GamePad di cui vi parlammo nelle nostre vecchie anteprime: grazie al controller di Wii U, infatti, potremo vedere in soggettiva dall’interno del cockpit e, sfruttandone il sensore di movimento, direzionarlo per prendere la mira. Per far sentire il giocatore a proprio agio, gli autori hanno pensato a due sistemi di controllo: nel primo, il cockpit si muoverà semplicemente in base agli spostamenti del controller, mentre nel secondo caso dovrete tenere premuto il tasto utilizzato per far fuoco — e solo a quel punto i movimenti del controller influenzeranno la direzione del mirino. Ci è stato assicurato che il sistema è in tutto e per tutto simile a quello visto recentemente in Splatoon e che, sebbene richieda un po’ di pratica all’inizio, non dovrebbe essere eccessivamente complicato da padroneggiare. Non avendolo potuto provare con mano, però, ci limitiamo a riportare quanto ci è stato riferito da Nintendo durante la presentazione, in attesa della nostra recensione in arrivo nei prossimi giorni.
Il gioco finale conterà su 12 missioni principali e 8 aggiuntive che potrete sbloccare tentando dei percorsi alternativi. La volontà del team di sviluppo è infatti quella di tentare un approccio il più possibile arcade, invitando i giocatori a provare e riprovare i livelli con le diverse varianti che vengono offerte via via che si procede nel gioco, e delle quali discuteremo subito nel dettaglio. Cercare di scoprire i segreti consente infatti di ottenere circa 70 medaglie da collezionare, e ai normali stage vanno sommate numerose sfide a parte che si aggiungeranno via via che si avanzerà all’interno del gioco.
Giocare a Star Fox Zero
Fatte le dovute precisazioni sul sistema di controllo e sulla filosofia del titolo, Nintendo ci ha mostrato da vicino diverse fasi di gameplay, presentandoci tre dei veicoli che potremo controllare nel corso delle nostre missioni. Il normale Airwing, visto in azione su Corneria, è il classico mezzo aereo da combattimento. Interessante, però, la sua variante, il Walker, che vi consente di approdare a terra e di cominciare a camminare sulla superficie del livello, scoprendo così percorsi alternativi e livelli segreti, rappresentati da portali che conducono ad un’altra dimensione. Nel caso del livello che ci è stato mostrato, è stato precisato che la variante Walker veniva sbloccata solo dopo aver completato una prima volta lo stage sorvolandolo con l’Airwing — una scelta che vorrebbe quindi condurre il giocatore a riprovare il livello, scoprendone però i segreti mediante il Walker.
Altro mezzo che ci è stato mostrato è il Gyrowing, sorretto da due eliche e dai movimenti in tutto e per tutto simili a quelli di un elicottero: il mezzo può infatti eseguire il volo statico, rimanendo in aria senza muoversi, e vi consente di andare nelle diverse direzioni senza eccessiva frenesia, padroneggiandone l’altezza. Si tratta di un mezzo pensato per una tipologia di missioni più ragionate, che promettono di darvi del filo da torcere: parliamo, infatti, di operazioni stealth, in cui dovrete cercare di raggiungere l’obiettivo senza farvi scoprire dai nemici — pena, esserne assaltati una volta che daranno l’allerta. Nel caso dell’operazione che ci è stato mostrata, “Zoness”, ci veniva richiesto di disattivare alcune stazioni nemiche. Era quindi opportuno procedere evitando i fari di sorveglianza, e sfruttare appieno le capacità del Gyrowing: quest’ultimo, infatti, ha la possibilità di aprire la sua stiva e di calare un piccolo robot radiocomandato, che può infilarsi nelle insenature e nelle nicchie più recondite del livello, consentendo di eseguire l’hacking di portali chiusi o di disattivare sistemi di controllo. Mentre, quindi, sul televisore viene mostrato il nostro mezzo aereo in posizione stazionaria, sul display del GamePad è possibile vedere la soggettiva del piccolo robot, e controllarlo a caccia del prossimo obiettivo.In caso di allerta durante il volo, si veniva improvvisamente attorniati da un gruppetto di nemici all’assalto, che era necessario abbattere per far cessare l’allarme e poter riprendere la propria operazione sotto copertura. Nel caso della missione mostrata a cui facevamo cenno, è stato opportuno infilarsi in due torrette utilizzando il piccolo robot per disattivarne i sistemi di sicurezza, e così liberare un’alleata a bordo del suo veicolo. Da sottolineare anche il fatto che la stessa missione potrebbe essere compiuta con il normale Airwing: in tal caso, si perderebbero le dinamiche di infiltrazione, non potendosi più servire del robot, e si andrebbe semplicemente ad attaccare al tappeto l’area nemica, aprendosi a scontri faccia a faccia.
Il terzo veicolo che ci è stato mostrato era invece il Land Master, un piccolo ma potente carro armato con capacità di alzarsi per un breve volo. I suoi attacchi sono ovviamente molto potenti, ma è penalizzato nei movimenti, molto lenti e ben poco agili. Dalla sua, segnaliamo anche il fatto che può agganciare fino a tre bersagli, colpendoli contemporaneamente.
Ci è stato mostrato anche un ulteriore mezzo di terra, il Road Master, che conta su diverse ruote ed ha una velocità di movimento notevole. Quest’ultimo non sarà presente nelle missioni di storia, e si utilizzerà solo per completare delle sfide extra basate sull’ottenimento del miglior tempo.
Fatti avanti e combatti
Mentre procederete con le vostre missioni, sarete accompagnati da degli alleati, e Nintendo ha voluto sottolineare che tentare di proteggerli e di salvaguardarli sarà un’importante componente strategica, poiché continueranno ad aiutarvi. Se, invece, dovessero essere abbattuti, non potreste più contare su di loro per un lungo intervallo di tempo, ritrovandovi costretti a cavarvela da soli e quindi complicando ulteriormente la sfida.
Al termine delle sparatorie o delle esplorazioni che caratterizzano i livelli, è solitamente presente una sfida con un boss. Ce ne sono state mostrate diverse, con design dei nemici ricchi di personalità ed estremamente imponenti, che non fatichiamo ad associare ai ragazzi di Platinum. Nel caso di Aquarosa, si tratta di una grossa fortezza di cui dobbiamo distruggere i raggi laser, ben consapevoli che continuerà ad attaccarci senza troppa pietà e che si servirà periodicamente di un grosso scudo elettromagnetico per rendersi invulnerabile e respingerci violentemente. Più interessante, nella personalità del boss, la sfida con Mother Strider, una gigantesca corazzata nemica dalle sembianze di un ragno (o di un granchio, se siete aracnofobici). La sua lunga barra vitale, mostrata sul televisore, richiedeva un po’ di agilità e strategia: per impedire i movimenti del mostruoso nemico, si procedeva infatti a colpirne le zampe, ed abbattendo quelle frontali l’avversario finiva con il muso per terra. A quel punto, essendo impossibilitato a muoversi, era possibile avvicinarsi e colpire alcuni suoi nuclei pulsanti, che via via avrebbero aperto la corazza, svelando il vero punto debole. Dopo pochi secondi, però, le zampe finivano con il rigenerarsi, costringendo il giocatore ad allontanarsi e ad abbatterle nuovamente. Nel corso del gameplay eseguito da Nintendo il boss non è sembrato particolarmente letale, solo dannatamente resistente, ma ci è stato assicurato che sferrerà anche ulteriori attacchi, particolarmente fastidiosi: uno di essi, ad esempio, lo vedrà sfruttare le zampe per saltarci addosso e schiacciarci, arrecando parecchi danni al nostro mezzo.
A complicare ulteriormente alcune sfide con il boss c’è il fatto che queste ultime vengano influenzate dal modo in cui conduciamo la missione: in alcuni casi, ad esempio, non riuscire ad abbattere i nemici presenti prima della comparsa del boss farà sì che questi ultimi siano ancora presenti durante lo scontro, rendendo le cose più complicate ed infastidendoci mentre saremo intenti a trovare la miglior strategia per sbarazzarci dell’avversario.
Ci vorrebbe un amiibo
Abbiamo già accennato, in apertura alla nostra anteprima, che Nintendo vuole mantenere un approccio fortemente arcade all’interno del gioco, con livelli in cui ci troveremo non solo a caccia di nemici e segreti, ma anche attenti a raccogliere anelli dorati nascosti nell’ambientazione. Ogni volta che ne otterremo tre, infatti, avremo diritto ad un nuovo “continue”, che ci eviterà di scontrarci con il fatidico Game Over e di ricominciare daccapo il livello. La grande N ha posto attenzione anche alla possibilità di cooperare con un amico nel compimento delle missioni, ed ha deciso di dare l’opportunità di divertirsi con la classica co-op locale: uno di voi due potrà quindi tenere in mano un controller e fare il pilota, mentre l’altro sarà l’addetto alle armi, ed abbatterà i nemici. Oltre, ovviamente, al GamePad, potrete servirvi sia del Controller Pro che del Wii Mote, in base alle vostre preferenze.
Per ampliare ulteriormente l’esperienza di gioco — che conta anche su una modalità arcade in cui affronterete tutti i livelli in sequenza, senza FMV e con un tempo finale totale — Nintendo ha incluso anche il supporto alle immancabili statuette Amiibo. Anche se non arriverà un’apposita collezione dedicata al gioco, ce ne saranno due compatibili, che avranno effetti diversi. Quella di Fox, sicuramente dedicata ai più nostalgici e ai più anziani tra i giocatori, trasforma l’airwing, restituendogli il suo look classico dei bei tempi andati. Cambiano quindi anche gli effetti sonori e le armi, che tornano quelle viste su SNES. L’altra amiibo compatibile sarà quella di Falco: utilizzandola, il nostro mezzo diventerà nero e rosso, e sarà capace di attacchi potentissimi. Attenzione, però, perché all’altra faccia della medaglia troviamo il fatto che godrà di una barra di salute molto ridotta. La scelta starà quindi a voi, e al livello di sfida che cercate: vale la pena avere attacchi letali in cambio della resistenza dell’aereo? Sono abbastanza portato per le schivate da potermelo permettere?
– Le metamorfosi dei mezzi propongono variazioni interessanti
– Percorsi alternativi e segreti da scoprire
– Le missioni cambiano in base al veicolo che utilizzate
Ci aspettavamo un numero di livelli maggiore, ma Star Fox Zero vuole farsi notare non solo per la sua natura arcade, ma anche per la volontà di farsi rigiocare in più e più salse, con le variabili rappresentate dalle diverse navi e dai percorsi alternativi che sarà possibile intraprendere. Il gioco è tutto azione e frenesia, mentre le sfide con i boss spingono più sulla strategia e la gestione dei tempi. Coraggiosa ed interessante la scelta dell’utilizzo del GamePad, con la quale ci confronteremo approfonditamente in sede di recensione. Nel complesso, ci troviamo di fronte ad un progetto che Platinum ha sicuramente affrontato con il suo inconfondibile spirito, e che non ha paura di mantenersi vicino, per quanto possibile, ai ritmi dei vecchi episodi.