Spec Ops: The Line
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a cura di jewel
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Yager Development
- Produttore: 2K Games
- Distributore: Cidiverte
- Piattaforme: PC , PS3 , X360
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 29 giugno 2012
Los Angeles – Uno dei titoli più attesi del momento è certamente Spec Ops: The Line, third-person shooter targato 2K Games e sviluppato da Yager Development con Darkside Game Studios, software house quest’ultima che si è occupata unicamente del multiplayer. Al day one della fiera losangelina abbiamo avuto modo di provare abbondantemente la modalità co-op del titolo, annunciata da pochissimo e quindi ancora sconosciuta ai più. Prima di iniziare a descrivervi la cooperativa dobbiamo però prenderci qualche riga per ricordarvi qualche concetto base del gioco, che ci aiuterà nella descrizione del resto.
Anatomia di un granelloLa modalità single player, il vero e proprio cuore del titolo, ci farà vestire i panni di Martin Walker, leader di una Delta Force elitaria attualmente in missione per recuperare il soldato americano John Konrad. Il setting è quello di una Dubai ricoperta di sabbia a causa di una fortissima tempesta che ha ormai sommerso di granuli e polveri buona parte dello splendore della città. Basta vedere qualche breve video di gameplay del gioco o un qualsiasi trailer dello stesso per capire che la sabbia è uno degli elementi di maggiore caratterizzazione per lo stile di Spec Ops: The Line. Proprio a questo proposito è stato creato un sistema grazie al quale l’ambiente di gioco e le variazioni atmosferiche della location araba influenzeranno buona parte del gameplay in quello che viene chiamato sistema “Dynamic Sand”. In alcune situazioni un proiettile piazzato correttamente sul vetro di una finestra potrà far entrare dall’esterno miliardi di granelli di sabbia che finiranno per soffocare i nemici posizionati fortunatamente nei paraggi. La stessa situazione potrà rivolgersi anche contro il giocatore, questo nel caso in cui un nemico spari casualmente alla volta di un elemento instabile proprio vicino al personaggio principale. In tutt’altre occasioni ci saranno vere e proprie tempeste di sabbia a fare apparizioni del tutto casuali nel mezzo della partita, limitando la visibilità della zona, facendo volare via oggetti di scenario e costringendo i personaggi a movimenti molto più contenuti.
Chi non gioca in compagnia…Nelle nostre prove abbiamo avuto modo di giocare due missioni della co-op, entrambe caratterizzate da una struttura simile sia nella costruzione del livello che nelle situazioni di gameplay. Essenzialmente tutte e due prevedevano di spostarsi da un punto A a un punto B, con l’unica eccezione che alla fina di una c’era ad aspettarci un omaccione armato fino ai denti da dover far fuori, prima di poter trovare una rapida via di fuga con una spettacolare zip-line. In ogni caso il mega-soldato che avevamo affrontato più che boss era un obiettivo finale da buttare giù per poter raggiungere la conclusione. Le ambientazioni delle missioni in co-op saranno tutte ispirate agli eventi del gioco in singolo, ma qui potremo vestire i panni di diversi personaggi separati dalla storia principale e non ci sarà alcun tipo di trama a guidarci. La planimetria dei livelli prevede sempre almeno un paio di percorsi che sarà bene seguire parallelamente, senza allontanarsi troppo dal compagno e senza privarsi della possibilità di raggiungerlo rapidamente. Nell’eventualità in cui uno dei due muoia, l’altro dovrà curarlo in tempo con l’apposita siringa per poter concludere la missione, un motivo in più per spingere i giocatori a tenersi continuamente in contatto tramite le proprie cuffie e i propri microfoni. Allo stesso modo i player potranno decidere di giocarsela in modi differenti, magari piazzando uno dei due in un punto abbastanza sopraelevato a fare sniping per coprire l’altro che avanza mantenendo la copertura. Purtroppo nelle nostre prove stare fermi a fare cecchinaggio non si è rivelato molto utile, soprattutto perché i livelli sono sviluppati molto più in profondità che in altezza e spingono i giocatori a proseguire abbastanza velocemente, cambiando anche più e più volte tra spazi aperti e spazi chiusi. Essenzialmente non c’è neanche il tempo per lo sniping. Prima di chiudere c’è da dire che la modalità cooperativa prevederà un sistema di esperienza separato da quello della modalità competitiva, ma non è stato chiarito se questo porterà a sbloccare altre armi, goodies, attachment o quant’altro. L’arsenale di base è comunque molto ricco, con armi che spaziano dal devastante AA-12 a granate a frammentazione, passando per fucili a canne mozze e pistole semi-automatiche. Ogni arma si è dimostrata diversa e particolareggiata tanto nel rinculo quanto nel raggio d’azione e nell’efficacia, proponendo in definita un’esperienza di shooting piuttosto realistica.
– Sistema Dynamic Sand promettente
– Modalità cooperativa molto divertente
Ancora una volta Spec Ops: The Line si dimostra un gioco potenzialmente ottimo, che a classiche meccaniche da third person shooter affianca espedienti interessanti come quello del sistema “Dynamic Sand”, sicuramente utile a vivacizzare il gameplay con imprevisti ambientali a base di polvere e granelli. La co-op vanterà missioni tratte dalle ambientazioni del gioco in singolo, spingendo i giocatori a portare avanti la sparatoria parallelamente lungo il corso di ogni livello e quindi a tenersi costantemente aggiornati tramite cuffie e microfono online, regalando il feeling di una missione militare a quattro mani. Restate sintonizzati sulle nostre pagine e presto sapremo valutare in maniera definitiva l’effettiva qualità di questo nuovo, interessante shooter.
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