Los Angeles – Ci sono videogiochi che rappresentano il picco del media a cui appartengono, titoli che diventano veri e propri fenomeni di costume, talmente ricchi di verve da espandersi al di là dell’antro del gaming tanto da entrare a far parte della vita di tutti i giorni. Skyrim è indubbiamente uno di questi giochi: pur essendo da molti considerato tra i migliori gdr di sempre non è certo esente da difetti (che su certe piattaforme hanno fatto penare non poco i giocatori), ma è indubbiamente un prodotto spaventosamente massivo, e qualitativamente sopraffino che ha meritato il successo avuto, e che è entrato a far parte del “fine” umorismo internettiano grazie ai suoi bug esilaranti. Il gioco su computer è in continua evoluzione, grazie a uno smodato numero di mod e a una community ancora attivissima, ma su console è da un po’ che si richiede a gran voce un’espansione, per continuare a vestire i panni del Dohvakiin armati di pad. Beh, udite udite, l’espansione è arrivata, si chiama Dawnguard, ed è incentrata sul vampirismo. Ci siamo avventurati nello stand di Bethesda per osservare quello che il lato oscuro di Skyrim ha da offrire e ci abbiamo giocato per una mezzoretta abbondante. Pochissimo tempo per scoprire tutti i segreti dell’espansione, ma più che sufficienti per farsi un idea di quello che ci aspetta.
Succo di pomodoro is the wayPremettiamo subito una cosa importante: se non avete giocato a Skyrim e non volete spoilerarvi nulla ma proprio nulla a riguardo delle possibili “mutazioni” del Dragonborn nel gioco, cambiate pagina. Qui gli spoiler sono praticamente obbligatori per parlare dei contenuti extra. Siete ancora qui? Ottimo, allora sappiate che Dawnguard offre una quest line completamente nuova, incentrata sulla possibilità di diventare un vampiro durante la campagna principale. Avrete a che fare con un potente lord vampirico di nome Harkon il cui obiettivo è l’eterno oscuramento del sole. Come sempre non avrete limitazioni morali di alcun tipo, e potrete scegliere bellamente se divenire parte di una congrega di cacciatori di vampiri per fermare il mostruoso succhiasangue, o allearvi con lui e la sua fazione per far sì che le feste notturne non finiscano più. Ottimo, considerando la notevole qualità delle missioni principali create dagli sviluppatori di Bethesda, ma i contenuti non si limitano a una serie di nuovi obiettivi. I signori della notte sono infatti andati incontro a un notevole power up, e ora potrete trasformarvi in un minaccioso lord dei vampiri (molto simile nell’aspetto al nightstalker di Dota 2) dotato di una miriade di nuovi poteri e addirittura di uno specifico ramo delle abilità. I malus legati al vampirismo non sono spariti, specialmente se si viaggia durante il giorno, ma le abilità aggiunte valgono qualunque botta alle caratteristiche. La forma vampirica potenziata permette infatti di infliggere grossi danni a mani nude, o di fluttuare nell’aria per attivare poteri magici quali la capacità di risucchiare punti vita dalla distanza o di scagliare nell’aere i nemici con una manata energetica. Può inoltre venir attivata o disattivata in qualunque momento. Anche il movimento è stato migliorato per i camminatori notturni, e un vampiro mutato può spostarsi rapidamente grazie alle ali da pipistrello parzialmente formate che ha sulla schiena, o al potere “stormo di pipistrelli”, che funge da breve teletrasporto frontale. Abbiamo trovato la trasformazione estremamente potente, forse pure troppo, e maledettamente cool. Se fare il vampiro in Skyrim vi sembrava controproducente, Dawnguard vi farà probabilmente cambiare idea, anche se nelle città verrete ancora cacciati come la peste in quanto predatore di uomini. Abbiamo buone notizie anche per chi ha scelto di diventare un ferale lupo mannaro nella campagna. In Dawnguard sarà presente anche un ramo delle abilità specifico per i lupacchiotti, che potenzierà non poco le loro già brutali capacità. A questo punto la domanda di rito è ovvia: “è possibile diventare Dragonborn mannari vampirici, e di conseguenza l’ibrido più figo dell’universo?”. Spiacenti, ma dobbiamo tarparvi le ali subito, non si puote. Non solo, il producer presente ci ha detto che non sarà possibile nemmeno far parte dei cacciatori di vampiri se non umani, quindi scordatevi anche battaglie epiche tra le due tipologie mostruose più note al mondo. La mancanza della fusione tra mostri la possiam capire (sarebbe un misto davvero esagerato) ma la totale eliminazione di un conflitto tra vampiri e lupi mannari no, sarebbe stata una possibilità azzeccata e interessante. Peccato. La nostra prova prevedeva una missione già piuttosto avanzata nella quale la figlia del vecchio Harkon rappresentava una via alternativa all’interno della congrega di succhiasangue dell’espansione, plausibilissima dunque la presenza di varie strade percorribili all’interno delle singole storyline. Di certo una qualità da non sottovalutare quando si parla di contenuti aggiuntivi.Chiudiamo con il comparto tecnico, rimasto totalmente invariato. Il doppiaggio è come sempre di alto livello, ma non è difficile trovarsi davanti ai soliti esempi di fisica “sballata” con nemici che prendono il volo come un razzo se colpiti da certi poteri e collisioni non sempre perfette. Nulla a cui i fan del gioco non siano abituati comunque. La versione in sala era quella Xbox, quindi non abbiamo potuto valutare eventuali problematiche legate alla versione Ps3. Si spera di non trovare altre sorpresone simili al bug dei salvataggi. La durata dell’espansione dovrebbe aggirarsi tra le 10 e le 20 ore, tutt’altro che poco.
– Più Skyrim
– Una nuova mutazione, nuove abilità e nuovi skill tree
– Longevità elevata per un DLC
Dawnguard sembra essere un’espansione piuttosto succosa per coloro che hanno amato Skyrim, e esigono nuove avventure nelle sue immense lande. Qualche scelta contenutistica ci ha fatto storcere un po’ il naso, ma si tratta comunque di un “more of the same” che ha alla base uno dei giochi più apprezzati degli ultimi anni, e ciò non può essere che positivo. Se l’idea di avere un Dragonborn assetato di sangue vi titilla il palato, aspettatela a braccia aperte.