Il 1993 fu un anno realmente importante per l’allora Square Soft, visto che proprio in quel periodo il Super Famicom si apprestava ad accogliere uno dei giochi di ruolo più incisivi dell’epoca a 16-bit, già dominata dai Final Fantasy precedenti all’epoca PlayStation. Sto chiaramente parlando di Secret of Mana, un titolo che riuscì a cambiare – non senza una punta di azzardo – le regole base dell’RPG di matrice nipponica della casa dei Chocobo, potendo contare non solo una trama complessa e sfaccettata, ma anche elementi freschi e innovativi, come la possibilità di affrontare l’avventura con tre giocatori in multiplayer, scegliendo anche il comportamento dell’IA dei nostri compagni di viaggio. Tutti dettagli che oggi possono risultare semplicistici, ma che ai tempi erano davvero sbalorditivi, specie su di una piattaforma relativamente “preistorica” come lo SNES. A fronte di questa incredibile carica innovativa, Square Enix ha ben pensato ora di rispolverare questo grande classico e offrirlo alle nuove generazioni di videogiocatori in una versione riveduta e corretta nello splendore del 3D.
Quante avventure, RandiNato come secondo episodio della serie nota in Giappone con il nome di Seiken Densetsu, il remake di Secret of Mana ci farà vestire nuovamente i panni del protagonista del gioco originale, Randi, affiancato ancora una volta dai suoi compagni storici Primm e Popoi. In un mondo fantastico dove il Mana è la fonte di energia più importante in assoluto, l’aver raccolto la Mana Sword costerà però al giovane protagonista l’esilio dal suo villaggio, visto e considerato che la sua curiosità ha scatenato un’orda di mostri pronti a devastare ogni cosa sul loro cammino. Per riuscire a guadagnare nuovamente la fiducia del suo popolo, Randi dovrà raggiungere gli otto Templi del Mana, luoghi dove sarà possibile restituire all’arma la potenza originaria, impedendo così al malvagio Impero di dare il via a un nuovo conflitto che possa seminare morte e distruzione. Una trama semplice ma con un bel po’ di colpi di scena, ricca delle classiche tematiche tanto care a Square (la guerra, l’amicizia, l’energia del pianeta), fa di Secret of Mana un titolo delizioso, capace di racchiudere l’essenza di una filosofia ruolistica che a cavallo tra gli anni 90 e i 2000 era la prassi dei titoli di matrice nipponica della casa di Cloud e soci. Va detto però che questo remake per console e PC promette non solo di far fare un tuffo nel passato di oltre vent’anni, bensì anche di offrire tutta una serie di novità e correzioni atte a dare nuova linfa vitale a un titolo che, senza ombra di dubbio, inizia a sentire il peso degli anni sulle proprie spalle. Innanzitutto, il comparto tecnico sembra essere stato interamente rivisto e corretto nell’ottica del 3D (sebbene sia rimasta la classica visuale a volo d’uccello). Il magico mondo di Mana è stato infatti ricostruito in tre dimensioni, e se ciò sicuramente può risultare straniante per chi è cresciuto con gli sgranati sprite 2D del titolo originale, va detto che il tutto è ora un’esplosione di colori e animazioni perfettamente in linea con lo spirito tradizionale della serie. Insomma, l’effetto nostalgia è garantito. Anche la colonna sonora – interamente riarrangiata – arricchita da dialoghi doppiati in lingua inglese farà scorrere un brivido lungo la schiena a chi ancora conserva gelosamente la cartuccia originale di Seiken Densetsu 2.
Una storia senza tempoCome accennato poche righe sopra, Secret of Mana condivide la visuale dall’alto classica di titoli come The Legend Of Zelda: A Link To The Past. L’azione si svolge quindi in tempo reale e non scandita dai classici combattimenti a turni dei vecchi Final Fantasy del secolo scorso. Potremo infatti muovere liberamente il nostro personaggio attraverso le numerose e coloratissime ambientazioni di gioco, con la possibilità di tenere costantemente sott’occhio la barra d’energia del protagonista, inclusa anche una comoda mappa in alto a destra. Ma non solo: importantissimo sarà anche l’indicatore di potenza, il quale dopo il primo attacco caricato al massimo ci costringerà ad attendere alcuni istanti prima che questi si ricarichi, in modo da consentirci di eseguire un secondo fendente di inaudita potenza. Questo sistema renderà i vari scontri più tattici del previsto, dovendo dosare con parsimonia la nostra potenza (specie durante i duelli coi vari boss). Senza dimenticare ovviamente i membri del party: farli salire di livello, aumentandone HP e forza generale (anche grazie agli equipaggiamenti che troveremo sul nostro cammino) sarà di vitale importanza, dato che senza il loro aiuto non potremo contare in alcun modo sulle magie di cura o d’attacco (e serviranno, potete starne certi). Per questo remake Square ha promesso alcune migliorie al sistema di gioco che snelliranno la complessità generale, sperando che ciò non intacchi l’ossatura di un gameplay pressoché perfetto e dotato di un buon tasso di sfida. Così come, si spera, si ripresenti anche il comparto multigiocatore a tre – questa volta anche online – capace di far vivere l’intera avventura accompagnati da un nugolo di avventurieri proprio come noi. Ad ogni modo, ricordiamo che Secret of Mana sarà disponibile – esclusivamente in download digitale – su PlayStation 4, PlayStation Vita e Steam a partire dal prossimo 15 febbraio 2018. Tre contenuti bonus, ossia una Moogle Suit per Randi, Primm e Popoi, la Tiger Two-Piece per Primm e la Tiger Suit per Randi e Popoi (oltre a una selezione di avatar dei protagonisti) saranno offerti a tutti coloro che prenoteranno il gioco su PlayStation Store. Tutti coloro che invece prenoteranno il titolo e metteranno le mani sulla Day 1 Edition su Steam, riceveranno i tre costumi per i protagonisti e uno sfondo inedito. Sicuramente, si tratta di un buon incentivo.
Grafica, sonoro e gameplay rivisti per l’occasione
Effetto “nostaglia canaglia” assicurato
Secret of Mana promette di essere un remake pensato per ammodernare un gioco vecchio di ben ventiquattro anni, grazie a un sapiente lavoro di cesellatura messo in pratica da Square: grafica in tre dimensioni, dialoghi parlati, musiche riarrangiate e, soprattutto, una mano di vernice al sistema di gioco, ora più fresco e dinamico. Se ciò stravolgerà la “magia” del titolo originale non ci è ancora dato sapere, ma una cosa è sicura: il 15 febbraio del prossimo anno si torna nel coloratissimo mondo di Mana. Anche solo per questo, c’è da esserne davvero entusiasti.