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Secret Files 2: Puritas Cordis

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a cura di Folken

Informazioni sul prodotto

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Secret Files 2
  • Sviluppatore: Fusionsphere Systems
  • Produttore: Deep Silver
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , SWITCH , NDS , WII
  • Generi: Avventura grafica
  • Data di uscita: 5 Maggio 2009 - 26 giugno 2019 (Nintendo Switch)

A distanza di tre anni, Nina è pronta a tornare sui nostri schermi con una nuova avventura. Con la bella rossa tornano gli intrighi ed il suo spirito investigativo e con essi il tipico gameplay punta e clicca. Previsto per il 27 marzo, abbiamo testato a fondo una versione non definitiva del codice di questo promettente nuovo capitolo della serie Secret Files 2: Puritas Cordis.

Dopo il disastro di Tunguska, l’apocalisseRaccontata su due linee parallele che troveranno una congiunzione solo nelle fasi più avanzate del gioco, la trama vede ancora una volta la protagonista di Tunguska Nina Kalenkov, involontariamente coinvolta in intrighi e cospirazioni. Non sarà comunque il solo personaggio giocabile, in quanto il ramo narrativo parallelo ci vedrà impersonare Max Gruberg, impegnato ad esplorare un tempio indonesiano. I due, che si erano conosciuti ed innamorati nel precedente episodio, non sono più una coppia, come scopriremo dalle parole della signorina Kalenkov,. Senza svelare troppo della trama, dopo un’introduzione che funziona anche da tutorial che ci chiederà di prendere il controllo del vescovo Parrey, in Purtias Cordis vedremo Nina imbarcarsi in una crociera per dimenticare la rottura con Max. Ma presto, uno scambio (casuale?) di valigie, la porterà ad incrociare il proprio destino con quello del vescovo ed una misteriosa profezia apocalittica. La sceneggiatura ci è parsa decisamente solida e ben scritta, già dalle nostre prove effettuate sui primi capitoli del titolo. I dialoghi sono ben pensati e la sfacciataggine della simpatica rossa è rimasta intatta. La caratterizzazione della protagonista è ottima esattamente come quella dei personaggi secondari, tutti a proprio modo particolari ed, insieme alla trama, ciò costituisce uno dei maggiori punti di forza dell’intera produzione.

Tradizionale ma con classeIl gameplay proposto dal titolo dei tedeschi Fusionsphere Systems è del tutto simile al predecessore, dunque fedele alla tradizione delle avventure grafiche punta e clicca. Semplice ed intuitiva, l’interfaccia è ridotta all’osso, con il puntatore del mouse intelligente che prende la forma della funzione che è possibile compiere con ogni determinato oggetto o persona, assegnando al tasto destro l’opzione esamina e a quello sinistro quella di interazione. In basso allo schermo trova posto un menu a scomparsa dedicato al capiente inventario, nel quale farete davvero entrare di tutto, nonché elemento centrale della risoluzione degli enigmi, principalmente basati sulla scoperta e combinazione di oggetti raccolti nei vari ambienti di gioco. Per poter proseguire nell’avventura sarà comunque necessario venire a capo di alcuni enigmi logici, oltre naturalmente a parlare con diversi personaggi. L’esperienza maturata con Tunguska sembra abbia permesso ai programmatori di limare tutte le piccole magagne e perfezionare così un impianto di gioco classico, ma allo stesso tempo moderno e snello. Piccoli accorgimenti come la possibilità di cambiare zona semplicemente facendo doppio click sul punto sensibile senza dover attendere che la protagonista cammini fino a raggiungere il passaggio, si lascia apprezzare, esattamente come la possibilità di mandare avanti veloce qualsiasi dialogo o filmato. Anche il pixel-hunting è scongiurato, grazie ad un comodo pulsante che evidenzierà subito tutti i punti interattivi della schermata di gioco. Infine, è presente un diario nel quale sono annotate utili informazioni riguardo gli ultimi eventi occorsi nel gioco e, se necessario, dei suggerimenti su come proseguire; nonostante il titolo non ci sia parso particolarmente difficile, questi sono talvolta utili per avere sempre ben chiaro cosa fare, senza comunque farsi rovinare il piacere di scoprire come farlo. Unico difetto che abbiamo riscontrato in questa versione preview è una generale lentezza della bella Nina nel reagire ai nostri comandi. Ella, infatti, pare sempre necessitare qualche secondo per riflettere prima di incamminarsi nella direzione da noi imposta. Niente di trascendentale comunque, ed è inoltre altamente probabile che questo difetto sia da attribuire ad una fase dei lavori sì avanzata, ma non ancora completa. Tutto il resto fila via decisamente liscio, dandoci l’impressione di avere per le mani un ottimo nuovo esponente della categoria, destinato a fare felici tutti gli appassionati di avventure grafiche.

Bionda o mora? Rossa!Sebbene non definitivo – come sempre lasciamo alla recensione il compito di esaminare in profondità l’aspetto tecnico – il comparto grafico di Secret Files 2 è qualitativamente pari, se non superiore, a quello del predecessore. Il menu prevede fondali pre-renderizzati di altissimo livello e realismo, che non lesinano animazioni ed effetti speciali di buona qualità. Presente anche un nuovo sistema di illuminazione che calcola in tempo reale le fonti di luce, proiettandole sia sui modelli tridimensionali che sui fondali 2D: questi si legano molto bene, nonostante i modelli dei personaggi risultino piuttosto spigolosi, soprattutto quelli secondari. La protagonista è modellata ed animata con cura, e menzione d’onore va ai jeans attillati dai quali faticherete a distogliere lo sguardo. Questi sono, infatti, renderizzati con grande cura e, uniti alla caratteristica camminata, donano a Nina un che di sensuale, stando ben lontano dai cliché di volgarità a cui ci hanno purtroppo abituati la stragrande maggioranza di videogiochi usciti fino a oggi.Altra aggiunta gradita è lo zoom in occasione dei dialoghi, grazie al quale la telecamera focalizzerà la vostra attenzione su particolari dettagli durante le scene di intermezzo. Gli aggiornamenti al motore grafico hanno inoltre portato il supporto a risoluzioni video più alte ed al widescreen. Anche il sonoro ci è parso di buon livello, per quanto il comparto musicale, almeno durante le nostre prove, ci sia sembrato ridotto all’osso. I dialoghi sono doppiati in inglese con un buon livello di recitazione e scelta delle voci, contribuendo al generale coinvolgimento.

In conclusione, questa versione non definitiva di Secret Files 2 ci ha mostrato un titolo che difficilmente deluderà le aspettative dei fan e che saprà sicuramente appassionare anche chi non ha giocato il precedente capitolo, grazie a una trama slegata dai fatti raccontati in Tunguska e allo stesso tempo appassionante fin dai primi momenti. Sia la giocabilità che il comparto tecnico sono già solidi e visivamente si posiziona al top della categoria. Forte anche di una protagonista intrigante dalla quale sarà difficile non restare ammaliati, Puritas Cordis si avvicina alla data di uscita sotto i migliori auspici.

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