Anteprima

Sea of Thieves, provata la beta del gioco di Rare per Xbox

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a cura di YP

Informazioni sul prodotto

Immagine di Sea Of Thieves
Sea Of Thieves
  • Sviluppatore: Rare
  • Produttore: Xbox Game Studios
  • Distributore: Microsoft
  • Piattaforme: PC , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Avventura , Multiplayer Online
  • Data di uscita: 20 marzo 2018 (Xbox) - 3 giugno 2020 (Steam) - 30 aprile 2024 (PS5)

Sea of Thieves è attualmente il progetto più importante in casa Microsoft: tra tutte le ip note di prossima uscita della casa di Redmond, il titolo sviluppato da Rare è quello che da sempre ha suscitato più curiosità, merito di un design accattivante e che promette di unire divertimento, collaborazione ed avventure epiche. Sea of Thieves in buona sostanza è un massive multiplayer online che punta tutto sull’esplorazione e la condivisione, senza dimenticare però un gameplay che si è rivelato più stratificato di quanto immaginassimo: abbiamo giocato diverse ore alle closed beta, ecco le nostra impressioni.

La beta inizia in modo molto immediato, senza preamboli verbosi o cose simili: la schermata iniziale ci chiede di selezionare il tipo d’imbarcazione che desideriamo utilizzare per la nostra sessione di gioco, scegliendo fra tre alternative: singola, doppia o quadrupla. In base al vascello che sceglieremo, ovviamente l’equipaggio sarà più o meno numeroso. Quello che vogliamo consigliarvi sin da subito è di giocare -possibilmente- con amici o comunque player che conoscete. La collaborazione e la comunicazione in Sea of Thieves sono elementi fondamentali per godere pienamente di un gameplay che nasconde al suo interno meccaniche ostiche, di cui parleremo a breve. Una volta scelta la nostra barchetta,  verremo catapultati in uno degli Avamposti della mappa, dove, in buona sostanza, si possono ottenere le quest, acquistare abiti per il proprio personaggio e magari -nella versione finale del gioco- anche qualche potenziamento per la barca. L’incipit è sicuramente intrigante, impreziosito da una veste grafico cartoonesca che riesce comunque a trasmettere un certo senso d’immersività, che crescerà però con il passare delle ore di gioco. Una volta essersi orientati all’interno dell’avamposto, bisognerà semplicemente riscuotere una quest dall’NPC di turno per salpare all’avventura. 
Nella versione di prova attualmente giocabile Rare ha messo a disposizione una sola attività: la caccia al tesoro. Dopo esser saliti sull’imbarcazione e aver dato il via alla missione, una mappa del tesoro ci indicherà dove recarci per poter dissotterrare la cassa che ci permetterà di ottenere la ricompensa. Gli indizi si dividono in due categorie: una vera mappa con tanto di X annessa nel luogo in cui scavare, oppure delle filastrocche che tra le righe nascondono il luogo esatto da raggiungere per, anche qui, scavare e portarci a casa la cassa. Oltre alla spinta data dal voler scoprire e ottenere quanti più soldi possibili (utili ad acquistare missioni via via più complicate), Sea of Thieves aggiunge profondità grazie al sistema di navigazione, molto simulativo e per nulla facile da utilizzare con naturalezza. Navigare infatti richiederà coordinazione e collaborazione: qualcuno dovrà occuparsi del timone, qualcun’altro di muovere le vele a favore di vento e gettare l’ancora una volta arrivati a destinazione, senza dimenticare lo spiacevole caso in cui il nostro scafo venga bucato dagli scogli o da altri equipaggi: in questo caso dovremmo letteralmente raccogliere e gettare l’acqua in mare utilizzando il secchio in dotazione, per poi tappare i buchi che ci facevano imbarcare acqua. In quanto MMO, Sea of Thieves prevede anche l’esistenza di altre squadre all’interno della vostra sessione, che nel caso in cui siano particolarmente abili e feroci potranno rovinare tutti i vostri piani. È infatti possibile attaccare le ciurme nemiche affondando il loro veliero e rubando tutte le casse in loro possesso; ci sono capitate diverse situazioni molto eccitanti, caratterizzate da inseguimenti navali e scontri all’ultimo sangue, in questo senso il sistema di shooting/combattimento è molto semplificato, anche se nel gioco finale si potranno acquistare armi che vanno oltre la semplice pistola e fucile da cecchino. Non mancano anche i nemici gestiti dall’intelligenza artificiale, quali scheletri e squali, che possono però essere eliminati senza grosse difficoltà. 
Nel caso in cui l’avventura non faccia al caso vostro, invece, Sea of Thieves vi permetterà comunque di navigare in compagnia, ubriacandovi (e vomitando) assieme ai vostri amici, intonando canzoni più o meno piratesche. Insomma l’open beta dell’esclusiva Xbox (parte del programma Play Anywhere, quindi giocabile anche su PC e in cross-play) sviluppata dai ragazzi di Rare si è dimostrata un’esperienza intrigante, divertente e stimolante. Il fattore ripetitività potrebbe stroncare il nostro entusiasmo, ma questo è un dubbio che chiariremo solo in sede di recensione, quando avremo sotto mano la versione finale del gioco.

Molto divertente, soprattutto in compagnia di amici

Lo stile grafico regala diversi panorami degni di nota, nonostante lo stile cartoonesco

Il sistema di navigazione molto simulativo rende il gameplay impegnativo ma appagante

Sea of Thieves ci ha stupito in modo del tutto positivo: divertente, dinamico e votato alla collaborazione e condivisione. Un’esperienza in grado potenzialmente di accontentare una grossa fetta d’utenza in cerca di avventure impegnative e appaganti, oppure anche i giocatori vogliosi di un titolo capace di esaltare la componente cooperativa. Rare sembra aver fatto centro, al netto di qualche dubbio legato soprattutto alla ripetitività delle azioni e delle missioni. A questo punto non vediamo l’ora di mettere la mani sulla versione finale del gioco, con la speranza che tutte queste ottime premesse vengano mantenute e migliorate, soprattutto da molti più incarichi in più, capaci di diversificare un’offerta che rischierebbe invece di stufare dopo poco tempo.

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