Anteprima

Satellite Reign

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a cura di Plinious

I grandi classici, si sa, non tramontano mai. È questo il caso di Syndicate, bellissimo tattico in tempo reale di Bullfrog uscito nel 1993 che permetteva al giocatore di comandare quattro cyborg-agenti incaricati di compiere missioni ad alto rischio, bassa probabilità di sopravvivenza e nulla moralità per conto di una spietata multinazionale del futuro. Quasi un ventennio dopo, nel 2012, Electronic Arts e Starbreeze Studios tentarono timidamente di rilanciare il brand con un reboot ambientato nello stesso universo narrativo, ma trasformato in un FPS senza fronzoli: i fan non gradirono, il gioco si rivelò piuttosto dimenticabile ed ecco presto servito il flop. Il nuovo Syndicate vendette appena centocinquantamila copie nel mondo e tutti videro sepolta per sempre la speranza di un vero erede spirituale dell’originale.
Ma nel 2013 Kickstarter ha regalato grandi sorprese all’ormai troppo prevedibile mercato del gaming. Dalla celebre piattaforma di crowfunding è emerso un progetto dal titolo Satellite Reign. Esso non vuol essere altro che un ritorno alle meccaniche vecchia scuola del primo Syndicate, rappresentate da uno strategico in tempo reale ambientato in una città cyberpunk e open world. Il gioco, manco a dirlo, è stato finanziato con successo, superando i settecentomila dollari e sbloccando diversi stretch goals aggiuntivi. Basato sul motore Unity e sviluppato dai 5 Lives Studios di Brisbane, team al cui interno militano alcuni dei creatori di Syndicate Wars, Satellite Reign è tuttora in sviluppo e la sua uscita è prevista entro la prima metà del 2015.
Trattandosi di un titolo estremamente promettente, abbiamo provato la build Pre-Alpha attualmente disponibile per chi acquista il gioco su Steam o sul sito ufficiale. Come sempre in questi casi, ancora nulla di ciò che vediamo a schermo è definitivo e va dunque preso con beneficio d’inventario. In questa demo alcune features sono al momento disattivate, mentre bachi e glitch non mancano e, anzi, gli stessi programmatori invitano chiunque lo giochi a trovare quanti più bug possibile e segnalarli.
You have been chosen, agents
Facciamo un passo indietro. Satellite Reign ci catapulta in un mondo sci-fi distopico in cui i governi hanno perso il loro potere in favore di megacorporazioni private disposte a qualsiasi mezzo, legale o meno, pur di accaparrarsi il monopolio del mercato, mentre la popolazione vive un’esistenza in bilico tra la tecnologia più sofisticata e la povertà più nera. In quest’epoca di oppressione e contrasti sociali sorge una misteriosa organizzazione il cui scopo è quello di ribellarsi al dominio di multinazionali e lobby mafiose.
Qui entra in ballo il giocatore, che controlla quattro agenti di questa organizzazione senza nome. Ogni agente rappresenta una classe (soldier, support, infiltrator e hacker) con talenti, abilità e gadget unici: l’hacker ad esempio è specialista nell’uso della tecnologia e può disattivare telecamere e manomettere circuiti, l’infiltrator è ottimo come ricognitore per studiare la zona grazie a un’abilità che gli permette di “scansionare” l’ambiente circostante, e così via. I quattro cyborg vanno personalizzati e coordinati per riuscire a completare di volta in volta le varie missioni che vanno a formare una campagna non lineare.
Come in Syndicate non manca un sistema di ricerca che permette di upgradare i nostri agenti mediante innesti cibernetici (non presenti nell’attuale demo ma ovviamente disponibili nella versione finale). Da differenti compagnie si possono acquistare potenziamenti per le varie parti del corpo (testa, braccia, torso e gambe), che richiedono un dato ammontare di soldi e livello scientifico e sono descritti con un certa vena ironica: della serie, chi sceglie “pateticamente” di non potenziarsi lo fa a suo rischio e pericolo, ma è destinato a diventare un cumulo di cenere fumante.
La metropoli è divisa in quattro distretti principali, ognuno controllato da diverse fazioni. La demo si svolge interamente nel distretto del centro città, con tanto di locali a luci rosse e quartiere “Chinatown”. Nostro scopo è arrivare alla stazione di polizia, dove il soldato è stato catturato e rinchiuso dalle autorità locali, e liberarlo per poi proseguire. Il level design sembra proporre delle situazioni interessanti, anche se sporadicamente alcuni punti costituiscono dei passaggi obbligati che non è possibile aggirare. Ma in generale la mappa resta piuttosto libera, estesa e, soprattutto, colma di dettagli, dai vicoli più bui e inquinati fino alle insegne al neon accese a intermittenza sotto un’incessante pioggia. Se l’atmosfera può dirsi azzeccata è anche merito delle musiche, che toccano le corde giuste grazie alla presenza nella software house di Russel Shaw, storico compositore della serie Syndicate.
Satellite Reign concede una discreta libertà nell’approccio da usare. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma possiamo scegliere se darci all’infiltrazione stealth o all’assalto a testa bassa. Nel secondo caso potremo godere di una discreta distruttibilità ambientale, ma dovremo vedercela con le forze dell’ordine che ci soverchieranno di numero. Se entriamo in una zona riservata i poliziotti tenteranno di arrestarci e condurci al fresco, per poi far cantare le pistole in caso di fuga o reazione degli nostri agenti. Anche la folla presenta un comportamento realistico: in città ognuno bada ai fatti suoi, a piedi o in auto, affrettandosi come formiche laboriose, ma estraendo le armi e spianandole sui cittadini provocheremo un attacco di panico collettivo che si tradurrà in urla disperate e fughe scomposte.
We don’t need a code of morality
Qui spunta l’aspetto più affascinante del vecchio Syndicate, e che Satellite Reign riprende a mani basse, ovvero la libertà di far agire i nostri agenti come preferiamo. Possiamo ovviamente agire come dei paladini della giustizia, ma nulla ci impedisce di comportarci in maniera poco ortodossa accanendoci sui passanti indifesi alla stregua di killer psicopatici. I cittadini, insomma, sono una perdita sacrificabile nella metropoli di Satellite Reign, e se il loro sangue può essere utile per attirare l’attenzione e creare un diversivo mentre da un’altra parte il nostro hacker viola sistemi informatici indisturbato, allora ben venga.
Satellite Reign tuttavia non è solo un mero omaggio al passato, bensì un titolo che presenta delle novità intelligenti per adattarsi al gaming odierno: tra queste la guida dei veicoli e un sistema di posizionamento e copertura delle unità che ricorda quello di molti RTS moderni, a là Company of Heroes per intenderci. Per l’interfaccia 5 Lives Studios ha optato per il minimalismo: l’HUD degli agenti è intuitivo e presenta in modo snello tutte le informazioni da sapere riguardo a vita, energia, armatura e abilità. Più bisognosi di lavoro i menu, dalla mappa alla schermata di salvataggio, che al momento sono giusto dei placeholder in attesa di quelli definitivi.
Tecnicamente il gioco è convincente: l’impatto grafico non è nulla di incredibile, ma per un titolo indie vanta buone animazioni e ottimi effetti particellari, in particolare nelle spettacolari esplosioni. Il motore resta ancora da ottimizzare per renderlo meno pesante e scattoso, così come è da limare il pathfinding degli agenti che talvolta li porta ad incastrarsi in elementi dello scenario, ma d’altro canto stiamo sempre parlando di una Pre-Alpha e rientra quindi tutto nella normalità: normalità che fa ben sperare per il prodotto finito.

– È il vero erede di Syndicate

– Notevole libertà d’azione

– Ambientazione cyberpunk urbana riuscita

– Grafica suggestiva e ottimi effetti particellari

In accesso anticipato su Steam, Satellite Reign si presenta ai nostri occhi forte della sua unicità: d’altronde di tattici in tempo reale cyberpunk non se ne vedono davvero dai tempi di Syndicate, di cui non a caso Satellite Reign promette di essere l’erede spirituale. La ricostruzione della città distopica è ammirevole, così come la libertà di scelta nell’approccio alle missioni e nella condotta morale da (non) seguire.

Se tutte le possibilità che la versione Pre-Alpha lascia intravedere saranno estese ed approfondite a dovere, e i bug debitamente corretti, ci potremmo trovare davanti a una vera sorpresa del panorama indipendente. Il segreto sarà svelato solo questa primavera, quando Satellite Reign dovrebbe andare in release: certo è che questo titolo sarebbe un bel colpo per dimostrare a certi colossi dei videogiochi che, là fuori, c’è ancora tanta gente che ha voglia di vestire i panni scuri di agenti cyborg senza scrupoli, usare il Persuadertron sui malcapitati nemici e scatenare l’inferno nella sporca metropoli del futuro.

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