SBK-08 Superbike World Championship
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a cura di Songoku
Dopo la buona prova di SBK-07, i ragazzi milanesi di Milestone tornano col primo seguito della loro serie motociclistica ambientata nel mondo della Superbike.Il successo di pubblico raccolto col primo episodio – non una killer application, ma sicuramente un titolo solido e appagante per i fan delle due ruote – ha portato alla produzione di un nuovo capitolo, che per la prima volta gareggia sui circuiti potenziati della next generation.Manca ancora un po’ all’uscita ufficiale, ma abbiamo potuto provare una versione giocabile che ci ha dato diverse informazioni interessanti su quello che sarà il prodotto finito.
Un gioco adatto a tuttiGià nell’edizione 2007, gli sviluppatori erano riusciti a raggiungere un buon compromesso tra arcade e simulazione, ma questa volta si è voluto fare di più. L’obiettivo dichiarato è quello di offrire un’esperienza di gioco che sia adatta sia ai neofiti del genere e a chi vuole divertirsi in fretta senza troppi pensieri, sia a chi è interessato a qualcosa di più approfondito e simulativo, che riproduca realisticamente la preparazione e la guida di una moto da Superbike.Per raggiungere questo obiettivo sono stati approntati cinque diversi livelli di “difficoltà” (tra virgolette), da quello più arcade a quello più realistico. Col crescere dei livelli, il giocatore deve gestire un numero sempre maggiore di parametri: se al primo stadio può preoccuparsi solo di vincere le corse (ma anche in questo caso dovrà stare attento a guidare con abilità), all’ultimo dovrà essere capace di monitorare ogni più piccolo cambiamento in termini di customizzazione del mezzo, senza contare l’accresciuta intelligenza artificiale degli avversari.I cinque stadi non sono nemmeno così chiusi, e l’impressione è che questo nuovo SBK sia in grado di offrire un range di possibilità davvero elevato. L’utente può modellare il gioco a suo piacimento, settando un gran numero di parametri per adattare progressivamente il titolo al suo livello, così da provare un’esperienza sempre divertente ma mai frustrante.
SBK-08 introduce le figure del Pit e dell’Ingegnere. Il primo è la zona dove possiamo lavorare sulla moto, perfezionandola in vista delle prossime gare, mentre l’Ingegnere è una sorta di assistente virtuale, che in base al team e al pilota da noi scelto ci dà consigli e suggerimenti per ottenere il massimo dalle nostre risorse (anche economiche).Per gli appassionati della customizzazione, il Pit offre davvero molte opportunità. Si può modificare praticamente tutto della moto, dalle ruote ai freni, dalle sospensioni al motore. Per vedere i risultati di questi aggiornamenti basterà consultare la telemetria al termine di ogni corsa: in questa sezione possiamo analizzare la nostra intera gara, per capire dove abbiamo sbagliato, dove possiamo migliorare, quali risultati hanno portato le modifiche fatte in precedenza, e persino confrontare più giri all’interno della stessa sfida. L’idea è quella di soddisfare gli smanettoni, ma anche di invogliare i novellini, che dovrebbero essere stuzzicati dalle mole di possibilità offerte.
Passiamo alla guidaPad alla mano, il gioco offre buone sensazioni. I livelli di difficoltà sono effettivamente molto diversi: vincere in modalità arcade è piuttosto facile, mentre le cose si complicano notevolmente salendo all’ultimo gradino del realismo. L’IA degli avversari è stata potenziata: i piloti cercano le traiettorie migliori ma non si adagiano eccessivamente su comportamenti precalcolati. Se diventate aggressivi non esitano a reagire, e non stanno certo ad aspettarvi una volta che vi hanno sbattuto per terra. Ogni pilota ha caratteristiche peculiari e diverse abilità, per cui battere Troy Bayliss è molto più complicato che superare un giovane appena arrivato nel circuito.Anche la fisica del gioco è migliorata, con una buona sensazione di guidabilità e una soddisfacente interazione con la pista e con gli altri piloti. Gli incidenti sono davvero spettacolari a vedersi, ma anche i cambiamenti climatici sanno stupire: ci sono quattro diverse condizioni atmosferiche, compresa la pioggia, e l’influenza del tempo sulla guida si nota immediatamente.Dal punto di vista strettamente audiovisivo, il lavoro svolto sembra pregevole (e non dimentichiamo che proprio la grafica era uno dei talloni d’Achille del prequel). I modelli poligonali dei piloti e delle moto sono dettagliati, e anche lo scenario è molto curato. Sembra insomma che i ragazzi di Milestone abbiano preso sul serio il passaggio alla next generation, costruendo il gioco a partire dalle nuove piattaforme, piuttosto che offrendo semplicemente una versione in alta definizione del loro motore grafico precedente.Sono disponibili diversi punti di vista, e il più riuscito è senza dubbio quello posizionato sul manubrio, che offre la maggiore sensazione di realismo.Il framerate è quasi sempre piantato sui 30 fps. Diciamo “quasi” perché in effetti qualche rallentamento si nota, ma gli sviluppatori ci hanno fatto sapere che sono perfettamente al corrente del problema, e in queste settimane stanno lavorando sodo proprio per limare questo e altri difetti. Ci sarebbero infatti da segnalare alcuni bug e imperfezioni, che però sono ben presenti sui taccuini di Milestone: la promessa (vedremo se mantenuta) è che si possa eliminare ogni difetto prima della release ufficiale.Note positive anche dal sonoro. Niente di rivoluzionario in verità, ma il campionamento dei suoni dei motori è sicuramente ben fatto, e basteranno pochi cambiamenti nell’assetto della moto perché il rombo prodotto sia differente.
Il gioco definitivo conterrà 12 circuiti (tra cui Brands Hatch, Monza, Losail e Brno), tutti basati su licenze ufficiali e perciò riprodotti nel dettaglio di ogni curva. Possono gareggiare al massimo 22 piloti per ogni corsa, mentre per quanto riguarda la modalità on line (da valutare più compiutamente in fase di recensione) si dovrebbe poter arrivare fino a 16.
Considerazioni finaliIn conclusione, questo primo approccio a SBK 08 è stato sicuramente positivo. Il titolo non è ancora completo, e si vede, ma le potenzialità per fare bene ci sono tutte. Gli sviluppatori di Milestone, ormai da dieci anni al lavoro su videogiochi dedicati alle due e quattro ruote, puntano a offrire un’esperienza il più possibile completa, che sappia appassionare e soddisfare ampie fasce di pubblico, dagli inesperti ai più smaliziati. La via sembra essere quella giusta, con moltissime possibilità offerte al giocatore e un comparto tecnico che punta a rendere giustizia alle piattaforme di nuova generazione. Aspettiamo con ansia l’arrivo della versione definitiva, vista soprattutto l’ormai proverbiale carenza di titoli motociclistici, in confronto ai “colleghi” a quattro ruote: se i difetti ancora presenti verranno eliminati come promesso, SBK potrebbe avere i numeri per replicare il successo del suo predecessore.
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