Anteprima

Risen 3: Titan Lords

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

I ragazzi di Piranha Bytes ci hanno accolto presso il booth Deep Silver, alla Gamescom di Colonia, per mostrarci da vicino Risen 3: Titan Lords nella sua Enhanced Edition. Il gioco sbarcherà rigorosamente su PlayStation 4 tra pochi giorni, e l’occasione è stata buona per vederlo in azione e farci un’idea più chiara di quali saranno effettivamente le migliorie apportate rispetto all’episodio originale.

Diamoci una riordinata
Come era facile immaginare, la base del gioco rimarrà praticamente intatta: il nostro protagonista, proprio come nell’originale, dovrà ancora una volta recuperare la sua anima, mentre tutti i suoi vecchi conoscenti lo daranno per morto, e vagherà per le isole e i mari al centro del gioco nel tentativo di risolvere lo spinoso problema. Gli sviluppatori hanno voluto sottolineare che anche coloro che non hanno giocato i primi due episodi non avranno difficoltà a salire a bordo della saga a partire da questo, poiché la parte narrativa non è direttamente conseguente a quella degli altri due. 
Una volta proiettato in questo mondo, il giocatore può vagare per completare delle quest e migliorare il suo livello e, infine, può decidere (è una scelta definitiva, attenzione) a quale fazione unirsi nel tentativo di riavere la sua anima. A ciascuno schieramento corrisponderanno dei tratti distintivi e delle specializzazioni: unendosi, ad esempio, alle ciurme di pirati, si avranno tatuaggi a tema, mentre i caccia-demoni vi porteranno a rasare i vostri capelli. Sono insomma piccoli dettagli che dovrebbero far immergere il giocatore nel contesto il più possibile. Oltretutto, i team ci ha tenuto a sottolineare che, se all’inizio del gioco potremo contare su una piccola nave, la nostra fazione ce ne fornirà una più grande per spostarci via via che proseguiremo.
Abbiamo insomma capito che tutti i pregi e i difetti dell’episodio originale rimangono esattamente al loro posto: il sistema di gioco è immutato, compreso quello di combattimento, e rivedrete anche in azione il crafting per armi e armature. Potrete, inoltre, trasformarvi in una creatura come il parrocchetto, utilizzando magie apprese o pergamene ad uso singolo, per vagare per la mappa ed osservare il tutto dall’alto. È stato anche precisato che il titolo gode di un sistema ciclico giorno/notte, e che tutti gli NPC vivono le loro attività nelle diverse ore quotidiane.
La questione è chiara: ciò che manca a Risen 3 non sono sicuramente le idee. Il gioco si propone vasto, con tanti luoghi nei quali andare e nemici contro i quali scagliarsi, e chi ama il genere degli RPG troverà sicuramente qualche motivo d’interesse.  
Ne vale la pena?
La domanda chiave è proprio quella che fa da titolo al paragrafo: perché dovrebbe valere la pena di portare a casa l’ennesima riedizione, peraltro di un gioco che su console aveva più di un grattacapo (per capirci, parliamo di un metacritic della stampa internazionale pari a 33/100 per la versione PS3), e che diceva la sua in modo interessante solo su PC? Gli sviluppatori hanno provato a dirci la loro: innanzitutto, questa nuova versione per PS4 conterrà i DLC precedentemente rilasciati, consentendovi di fatto di vivere l’esperienza completa di Risen 3. Oltretutto, è stato aggiunto un nuovo livello di difficoltà, che dà ora anche ai giocatori più smaliziati la possibilità di vivere una sfida più complessa. Ad infiocchettare il tutto, dovrebbe esserci l’aspetto grafico del prodotto, che per Piranha Bytes dovrebbe essere equiparabile (se non superiore) a quello del setting Ultra dell’edizione PC. O, almeno, doveva esserlo a parole. Davanti alla demo che ci è stata mostrata, e che non potevamo provare, infatti, la grafica tutto ha fatto meno che impressionarci, e ad eccezione di alcuni riflessi di luce e di alcune pozzanghere sul sentiero, la sensazione non era francamente quella di un gioco che arriva su PS4 per stupirvi con la grafica resa possibile dalle tecnologie di nuova generazione. La cosa ci avrebbe ispirato riflessioni meno severe se il gioco fosse ancora lontano dalla sua release, ma vedere – nello stesso mese di uscita – crolli di frame rate molto difficili da nascondere e pop-up invadenti negli scenari ci ha fatto francamente storcere il naso. La chiave delle edizioni migliorate che tanto vanno di moda è proprio l’abbellimento grafico, accompagnato a qualche contenuto già incluso nella confezione, e prima in vendita separatamente. Se Risen 3 risponde al secondo requisito, ci sono insomma evidenti problemi sul primo. Sommate a ciò anche il fatto che i caricamenti sono praticamente titanici (due e rotti minuti per avviare la partita sono un po’ tanti su questa generazione), e che mentre la suddetta partita veniva avviata abbiamo avuto modo di chiacchierare con gli sviluppatori prima che il gioco riuscisse a lanciare il salvataggio selezionato. A fronte di questi grattacapi, abbiamo quindi preso in mano un po’ di malizia per chiedere ai due developer presenti quali fossero ufficialmente il frame rate e la risoluzione previsti per il prodotto (nei comunicati ufficiali si era parlato di 1080p e 30fps, che francamente non abbiamo visto, o almeno non stabilmente): dopo una consultazione tra loro in tedesco (purtroppo ignoto alla sottoscritta), ci è stato risposto che non era un’informazione di loro competenza. Abbiamo quindi domandato se, visto questo nuovo debutto su PS4, fosse in qualche modo in progettazione anche la creazione di DLC tutti nuovi, che potessero in qualche modo giustificare il possesso della copia sulla più recente console Sony ed ampliare l’esperienza: in questo caso, la replica è stata negativa, poiché il team è già impegnato con ELEX, il suo nuovo progetto che – secondo i loro progetti – dovrebbe essere all’E3 il prossimo anno.

– Potrebbe interessare chi ancora non ci ha giocato

– Contiene tutti i DLC dell’originale

Torniamo quindi alla nostra domanda: considerato quanto visto alla Gamescom, vale la pena investire soldi su Risen 3? Dipende da cosa state cercando, e dal fatto che abbiate già giocato o meno il titolo nelle sue precedenti release. Se non lo avete fatto e il gioco vi interessa, abbiamo compreso a Colonia che questa può essere l’occasione di portarlo a casa con tutti i suoi DLC e con una grafica che, pur essendosi mostrata tutt’altro che eccellente, è migliore delle vecchie controparti su console. Diverso, invece, il discorso per chi già possiede il gioco: in questo caso, davvero, stando a quanto visto fino ad ora, il salto grafico non giustifica l’esborso, visto anche il frame rate claudicante e i caricamenti imponenti. Trarremo comunque in sede di recensione le nostre impressioni definitive e più approfondite, per cui vi invitiamo a rimanere sulle nostre pagine.

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