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Rise of the Tomb Raider

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Rise of the Tomb Raider
Rise of the Tomb Raider
  • Sviluppatore: Crystal Dynamics
  • Produttore: Square-Enix
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , X360
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 13 novembre 2015 - 29 gennaio 2016 (PC) - 11 ottobre 2016 (PS4)

Dopo una lunghissima attesa per presenziare allo showcase di Microsoft, siamo riusciti a vedere più da vicino Rise of the Tomb Raider, senza però poterlo provare in prima persona. Si trattava di un hands-off in cui gli sviluppatori ci mostravano una lunga sezione di gioco di circa mezzora, mentre si premuravano di illustrarci i punti salienti delle scene e ci informavano sulle effettive novità incluse in questo nuovo capitolo.
Lara tra i ghiacci
La scena vedeva Lara, assieme a un compagno, al centro di un’ambientazione montuosa nel pieno di una tormenta di neve. Con la visibilità ridotta, il terreno cedevole e le slavine che mettevano a repentaglio la vita dell’avventuriera, Lara doveva superare una serie di scarpate facendo affidamento su delle piccozze da rampicata. I movimenti erano molto naturali e le animazioni non risultavano mai essere slegate o artificiose, mentre la costruzione degli scenari e la messa in scena dell’azione risultavano essere sempre molto credibili. Ritornano i QTE, che non saranno affatto invasivi e anzi si presenteranno solo per la necessità di sottolineare momenti di estremo pericolo, eccezion fatta per alcuni combattimenti che danno – in alcuni frangenti – l’impressione di essere guidati. 
Subito dopo la sezione di fuga, in cui l’azione non aveva un attimo di respiro, il ritmo di gioco si è improvvisamente abbassato fino a quietarsi del tutto. Un manipolo di uomini sorvegliavano l’avamposto e Lara sgattaiolava silenziosamente attorno a loro senza farsi sentire, mettendo in evidenza l’aspetto più stealth del titolo. In Rise of The Tomb Raider Lara potrà anche arrampicarsi sugli alberi, saltare da un ramo all’altro e tendere dei veri e propri agguati. Si tratta pur sempre di un action, è vero, ma il rafforzamento delle sezioni in cui bisogna muoversi con circospezione è un’ottima idea, soprattutto perché riesce ad amalgamarsi alla perfezione a tutto il resto. Ci è stato mostrato inoltre quanto approfondito sia diventato adesso il sistema di crafting, fondamentale per rinforzare, migliorare e rendere più efficaci le armi e gli oggetti dell’inventario che troveremo lungo il cammino o costruiremo ex novo.
Verso la giusta direzione
L’approccio stealth più marcato, assieme al sistema di crafting migliorato e a un level design che appare meno scontato, sono tutti elementi che contribuiscono a cambiare radicalmente gli esiti delle battaglie, durante le quali è sempre possibile improvvisare e tentare nuovi modi per avere la meglio sui nemici. Gli sviluppatori ci hanno mostrato come abbattere dei soldati in modo decisamente poco convenzionale: Lara saliva su un albero, scoccava un dardo velenoso in mezzo ai primi due soldati e li metteva fuori gioco prima di nascondersi dietro un basso muretto di cemento; subito dopo distraeva un terzo soldato facendo rumore con una freccia che colpiva il terreno, lanciava una radiolina in mezzo all’ultimo gruppo di nemici e li aggirava completamente; poi, ancora accucciata, afferrava una tanica di benzina e la faceva esplodere esattamente nel punto in cui si erano radunati gli avversari. In realtà questo è stato il secondo tentativo, perché durante il primo lo sviluppatore ha fallito la missione con grande stupore del collega, che non ha perso tempo a giustificarsi con noi spiegando che l’imprevedibilità è davvero molto elevata. 
La demo si concludeva con uno scontro brutale contro un orso bruno, che a metà della build ci seguiva lungo un percorso sostanzialmente predefinito. In questa seconda fase bisognava fronteggiarlo apertamente, facendo affidamento su un arco e sulla capacità di schivare all’ultimo momento. Il combattimento era a tratti un po’ legnoso e non era sempre possibile avere sott’occhio i movimenti dell’animale, ma un paio di accortezze sull’uso della telecamera e le ultime rifiniture prima dell’uscita dovrebbero sistemare questi piccoli problemi, che sono tutto sommato ben poca cosa rispetto a quanto di buono si è visto nel promettente Rise of the Tomb Raider.

– Animazioni, espressioni e resa scenica molto credibili

– Il crafting è migliorato parecchio

– Fasi stealth curate, con molti metodi di approccio

Lara sta proseguendo lungo la nuova strada tracciata nel capitolo precedente, e lo sta facendo nel migliore dei modi. Tutte le caratteristiche che hanno decretato il successo della rinascita della serie ritorneranno in Rise of the Tomb Raider, che è apparso già in buona forma. Bisogna sistemare qualche calo tecnico, è vero, ma ci sono ancora diversi mesi prima dell’arrivo della nuova avventura di Lara nei negozi.

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