Anteprima

Resistance 2

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a cura di Zephiro

Chi di noi ricorda con nostalgia ed emozione le avventure del sergente Nathan Hale impegnato nella lotta disperata contro l’invasione dei Chimera, non potrà che iniziare a contare i giorni che mancano all’uscita del seguito dellla prima creatura di Insomniac che promette davvero scintille. La storia riprenderà esattamente dove si interruppe la fine del primo capitolo. Nathan sarà prelevato da un misterioso elicottero, appartenente alle forze speciali Black Ops, e portato in Islanda per unirsi al gruppo di combattenti chiamato Sentinelle, i cui membri sembrano essere misteriosamente immuni all’infezione portata dal virus Chimera al pari del nostro eroe.Dopo alcuni mesi di addestramento, i Chimera attaccheranno la base in Islanda, costringendo il nostro protagonista a scappare per rifugiarsi in America; tuttavia la minaccia nemica è ben lungi dall’essere lontana. Ben presto, infatti, le forze dei Chimera torneranno ad affacciarsi minacciosamente sulle coste degli Stati Uniti, portando con sè un carico estremo di disperazione e terrore.

L’invasione prevista in questo sequel, sarà su larga scala con paesaggi semi-apocalittici che vedranno il cielo oscurarsi alla presenza delle gigantesche e misteriose costruzione aree dei Chimera. Eserciti di innumerevoli soldati armati fino ai denti riempiranno le città distrutte e gli ampi scenari travolti dalla guerra. Ed è in questo clima di tensione e sopraffazione che avrà inzio la nostra avventura (non più narrata da Rachel Parker, ma da noi stessi) che si preaunncia incredibile sotto più punti di vista.

Fra le novità interessanti proposte da Insomniac è inclusa la possibilità di vivere una storia parallela alla trama principale, in cooperativa fino ad un massimo di 8 giocatori online e 2 offline tramite split-screen. Nella coop-online ogni giocatore potrà avvalersi di una classe a scelta fra le 3 offerte: artigliere, cecchino e medico. La prima classe sarà specializzata nell’uso di armi pesanti, fra le quali spicca sicuramente la nuova chain-gun la cui abilità secondaria è quella di creare uno scudo difensivo utile a proteggersi; la classe del cecchino, come dice la parola stessa, avrà a sua disposizione una versione modificata del Bullseye per eliminare bersagli alla lunga distanza, ed infine la classe del medico avrà un fucile che permetterà di curare i feriti e danneggiare i nemici (come visto recentemente in UTIII e Warhawk). Inutile dire che ogni classe imporrà una strategia diversa nell’economia del gioco, e personalizzerà maggiormente il nostro stile di combattimento, aumentando la varietà e la rigiocabilità degli scenari. In questo contesto si inserisce perfettamente l’ottima idea di modificare leggermente le geometrie degli scenari ad ogni partita, in modo da diminuire il fattore deja-vu che, a lungo andare, potrebbe portare alla noia .

Multiplayer online fino a 60 giocatoriAldilà dell’ottimo comparto tecnico (per l’epoca) e della stupenda avventura in single-player offerta dal capitolo precedente, ciò che ne lasciò il segno fu l’incredibile esperienza online sviluppata, ancora oggi ineguagliata in termini di supporto, affidabilità e prestazioni.

In occasione del Playstation Day è stata mostrata per la prima volta una versione giocabile della modalità multiplayer online prevista da Resistance 2 che si preannuncia a dir poco epica. Il punto di forza di quest’ultima, infatti, è rappresentato dall’insuperabile cifra record di 60 giocatori; mai nessun gioco per nessuna piattaforma ha raggiunto un così elevato ed encomiabile numero di utenti contemporaneamente presenti sullo schermo.La demo si apre in un ampio scenario caratterizzato da folte foreste, fogliame sparso e qualche deposito di legname, tutto illuminato magistralmente in pieno tramonto. Fin dalle prime apparizioni si può notare l’incredibile passo avanti compiuto dal motore di gioco, anni luce avanti il suo illustre predecessore; davvero lodevole appare il lavoro svolto dal team di sviluppo in questo ambito, con paesaggi che si estendono a perdita d’occhio, sistema di illuminazione superbo, texture maggiormente rifinite e dettagliate che sfoggiano un ampio uso di normal mapping, modelli poligonali accurati ed animazioni fluide, tutto gestito a 60 fps. Questi sono soltanto alcune delle migliorie grafiche apportate al gioco dal nuovo engine, altre sono meno in evidenza, ma non per questo meno importanti. Basti pensare alla consistenza delle nuvole non più semplicemente disegnate, ma mosse e gestite da algoritmi procedurali per simularle al meglio. Sono questi tocchi di classe che lasciano trapelare la cura ai dettagli riposta nel progetto, e che spesso fanno la differenza fra un buon titolo ed un titolo indimenticabile.

Aldilà delle consistenti e dovute innovazioni tecniche, ciò che stupisce maggiormente è l’intelligenza e la sapienza mostrata dai game-designer per definire le sessioni online. Con un numero di utenti così massiccio, un semplice deathmatch frenetico sarebbe sicuramente sfociato in un’esperienza confusionaria e sbilanciata; fortunamente la struttura pensata per le modalità multiplayer, rafforza la trama prevista dalla storyline principale ed enfatizza il lavoro di squadra, proponendo una missione principale da portare a termine, suddivisa a sua volta in micro-compiti, ognuno assegnato ad un gruppo (lobby) di massimo 8 giocatori. In questo modo ogni team avrà il suo compito (es. distruggere un obiettivo, recarsi in una zona, etc.) e tutti concorreranno alla risoluzione dell’obiettivo principale senza incappare nel caos totale. Ovviamente non mancheranno scontri frenetici in cui dovremo far valere la destrezza e la precisione, ma sapere di far parte di qualcosa di più grande aiuta notevolmente ad immedesimarsi e a partecipare con più enfasi alla battaglia. Se tutto questo non dovesse bastare, è stato introdotto un sistema di livelli scalabili attraverso punti esperienza, da guadagnare durante gli scontri colpendo un nemico o portando a termine gli obiettivi proposti. Tali punti saranno spendibili per beneficiare di alcune abilità temporanee, come la modalità Berseker o uno Sprint maggiore e di altre tipologie di premi, ma i dettagli in merito, per il momento sono ancora misteriosi. Salire di livello comporta un ulteriore possibilità di personalizzazione (anche se non è ancora bene chiaro in cosa consiste) e un bilanciamento della difficoltà, non più statica, ma dinamica in relazione al nostro livello.

Le armi rispecchieranno in parte quanto visto in Resistance, con alcune interessanti novità; oltre alla già citata chain-gun dotata di scudo difensivo, abbiamo avuto modo di provare anche un super-rifle davvero portentoso, il cui nome e la cui abilità secondaria sono ancora in fase di scelta. Sul fronte dei nemici avremo a che fare con nuovi veicoli Chimera, fra i quali il Camaleonte in grado di mimetizzarsi (come suggerisce il nome) con l’ambiente circostante, ed una dose massiccia dei devastanti Goliath già apprezzati nel primo capitolo; i nemici, inoltre, saranno spesso equipaggiati con pesanti armature da protezione che ostacoleranno i nostri attacchi. Il sistema di controllo infine, da quanto visto, è praticamente identico al predecessore, salvo essere poi ulteriormente raffinato per la versione definitiva, a detta degli sviluppatori.

Le forze con cui avremo a che fare saranno circa mille volte superiori di quanto già contrastato in Inghilterra nel precedente capitolo, e questo la dice lunga sull’indubbia qualità tecnica e artistica del titolo: per ogni aspetto è previsto, infatti, una massiccia operazione di restyling e ampliamento. La demo provata aveva luogo nella Redwood Forest e ha dato modo di testare a sufficienza l’ottimo livello raggiunto dall’engine di gioco e il gameplay. Come anticipato in precedenza gli scenari offrono un ampia linea di vista, il sistema di illuminazione dona un’atmosfera epica unica, ed il tutto scorre fluido, senza rallentamenti o incertezza a 60 fps,muovendo 60 personaggi giocanti. Tutto questo senza accusare il minimo lag grazie ad appositi server dedicati, ed alle opportune tecniche innovative per il netcode. Non mancano, infine, gli effetti visivi quali sfocature e desaturazione per i colori degli oggetti posti in secondo piano; davvero ben realizzato e d’impatto l’aspetto visivo complessivo già in questa fase di sviluppo.

L’intelligenza artificiale, già ampiamente apprezzabile nel primo capitolo, ha subito un miglioramento notevole, in quanto basata sulla distanza dal giocatore. In pratica i nemici vicini avranno un comportamento più intelligente rispetto a quelli più lontani da noi. Questo espediente, tecnico e di design, comporta un rafforzamento per le routine di gestione del comportamento dei nemici che ci circondano strettamente (come è lecito aspettarsi), ed un carico minore di computazione per quelli in lontananza, a cui giustamente si darà meno importanza.

Gli amanti delle statistiche avranno di che gioire sapendo che è stato allestito il sito MyResistance.net per accogliere appositamente le info relative agli iscritti al social club proposto da Insomniac.

Considerazioni FinaliNon c’è dubbio che l’esperienza proposta da Resistance 2 sia quanto di più epico ed emozionante possa aspettarci quest’Inverno. La cura dei dettagli, l’incredibile modalità online, il notevole comparto tecnico, sono tutte tessere di un mosaico indimenticabile, pronto a comporsi sui nostri schermi a breve. La maestria e l’incredibile dote del team di sviluppo di innovare quanto già di buono c’era in Resistance, e di rinnovare la saga proponendo interessanti novità, non fanno altro che rinverdire le nostre aspettative su questo attessisimo titolo. A meno di grosse smentite o sviste degli sviluppatori, siamo certi che tornare nei panni di Nathan Hale non potrà che affascinarci e tenerci impegnati per molto, moltissimo tempo. Con una giocabilità collaudata, il dovuto e innovativo carico di migliorie apportate, non resta che aspettare l’arrivo della stagione fredda per poter finalmente dare la giusta e (forse) definitiva lezione ai Chimera.

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