Anteprima

Resident Evil 6

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a cura di drleto

Nella notte è stato finalmente tolto il velo al sesto capitolo di una delle saghe più famose di tutta la videoludica: Resident Evil 6. Una sorpresa? Non proprio, le maglie dei curiosi, dei fan e dei giornalisti d’assalto si stavano sempre più stringendo intorno allo sviluppatore giapponese che per strada ha lasciato trapelare qualche timido indizio, tramite il sito NoHopeLeft.com, o la data d’uscita e il logo, apparsi su una locandina di una celebre catena di negozi di videogiochi. Nonostante le timide smentite, ieri sera tutto è stato svelato tramite un annuncio ufficiale, oltre che un trailer di generose proporzioni dal quale è possibile ricavare qualche succulente dettaglio.

President KennedyLa prima cosa da annotare è la data: il 20 novembre Resident Evil 6 arriverà su Xbox 360 e Playstation 3, seguiti a ruota dalla versione Personal Computer. A capo del progetto c’è Hiroyuki Kobayashi, una delle menti dietro Resident Evil 4 e Killer7, dunque un uomo di fiducia con un pedegree di tutto rispetto. Confermata anche la presenza del gioco cooperativo: ognuno dei protagonisti storici della serie sarà accompagnato da un partner, qualcuno ancora avvolto nel mistero. Le vicende prenderanno vita circa dieci anni dopo l’incidente di Raccoon City e seguiranno, da quello che possiamo intuire dalle prime informazioni diffuse in rete, tre diverse storyline. La prima vedrà come protagonista Leon S. Kennedy, il biondo protagonista di RE4 e sarà ambientata negli Stati Uniti. Qui infatti il Presidente ha deciso finalmente di prendere posizione contro il bioterrorismo, rivelando al mondo la verità dietro l’Umbrella e i sui misfatti. Il Presidente dovrebbe infatti essere il padre di Ashley e dunque è fortemente coinvolto nella vicenda e vuole aiutare in tutti i modi Leon a bloccare la rinascita della minaccia del bioterrorismo. Sfortunatamente, prima che questo accada, lo stesso Presidente cade vittima di un attacco biologico, trasformandosi in uno zombie e costringendo Leon a prendere una dura decisione. Durante le fasi di gameplay mostrate, il gioco non si svolgerà in una Washington sconvolta dal virus, ma a Tall Oaks, cittadina della provincia americana incredibilmente simile a Raccon City, per via del suo aspetto buio, contorto e minaccioso. Nelle scene mostrate il gameplay appare molto più classico rispetto a quello di RE5, per esempio, con un ritmo più pacato, atmosfere tenebrose e cariche di tensione. Il nuovo sistema di gioco, molto più fluido e spettacolare rispetto al passato, fatto di intense sparatorie (ci si potrà muove e sparare contemporaneamente!), capriole, salti ed esplosioni, mostrerà chiaramente l’evoluzione dalla serie, ma all’interno di un contesto che richiama più o meno velatamente i primi episodi.

Gears of RedfieldDiscorso profondamente diverso per quanto riguarda Chris Redfield, membro del Bioterrorism Security Assessment Alliance in missione in Cina, per prevenire l’ennesimo attacco dei terroristi. Chris si presenta immediatamente come un militare tutto d’un pezzo a capo di compagni ugualmente efficienti e letali. Le scene che lo vedono protagonista strizzano l’occhio ai maggiori blockbuster occidentali (Gears of War, Call of Duty) per via del taglio registico e delle scelte di gameplay. Sorvolando una città strabordante di neon ci faremo immediatamente un’idea della situazione: la gente è nel panico e delle esplosioni hanno sconquassato le strade, mandando in tilt la circolazione. Scansando i fuggitivi Chris si fa strada verso l’epicentro del problema, dal quale emergeranno ovviamente quintali di non morti. Da qui le sequenze intraviste mostrano un gameplay fortemente ispirato ai moderni third person shooter, con intense sparatorie e un intensivo utilizzo delle coperture.

Una cicatrice e delle arti marzialiIl terzo personaggio è invece il più misterioso, soprattutto per quanto riguarda il suo coinvolgimento con tutta la vicenda. Il suo aspetto, la sua cicatrice e la sua eccezionale abilità con le arti marziali ricordano incredibilmente quell’Albert Wesker richiesto a gran voce da tutti i fan della saga come personaggio giocabile, ma mai concesso loro. Il gameplay che lo contraddistingue sembra virare (per la terza volta) su note maggiormente esplorative e un combattimento a corto raggio, dove l‘esagerata abilità del protagonista darà il meglio di sé. Anche il luogo in cui si trova è un mistero, possiamo semplicemente intuire che si tratta di una nazione fredda, quindi propenderemmo per uno stato dell’ex U.R.S.S.. L’unica cosa che si conosce è che il suo sangue è molto importante per l’intera umanità ed è per questo che non vuole cadere nelle mani dei probabili inseguitori. Sembra oltretutto che debba tenere sotto controllo una malattia, iniettandosi sistematicamente una medicina in corpo.A quanto pare anche Ada Wong farà parte del cast di questo Resident Evil 6, ma ancora non si sa se come protagonista di missioni bonus sbloccabili alla fine dell’avventura, esattamente come successe in Resident Evil 4, o al fianco di uno dei tre protagonisti: sembra infatti che Leon sarà accompagnato da una donna tormentata dai sensi di colpa per un misterioso motivo che andremo a scoprire. Il personaggio misterioso sarà accompagnato da una giovane ragazza bionda che dall’aspetto sembra tutto fuorchè una donna d’azione. Chris invece non ha mostrato, perlomeno nel trailer, la sua spalla, lasciando aperte possibili speculazioni sulla presenza di Ada al suo fianco.

Ars TechnicaAncora difficile poter esprimere giudizi sul lato tecnico del prodotto, se non che la direzione artistica è chiaramente quella che ha contribuito a rendere immortale la saga Capcom. Ogni protagonista è chiaramente riconoscibile e torneranno molte sequenze ormai familiari, come per esempio l’animazione per recuperare un compagno caduto. La regia manterrà quel gusto tutto giapponese per l’esagerazione e la spettacolarità, visibili chiaramente nelle scivolate con tanto di proiettili in volo di Leon o nelle fantascientifiche arti marziali del nuovo protagonista. Già impressionante il design e la varietà dei nuovi zombie apparsi, che promettono un nuovo livello di sfida, oltre che un rinverdire e variare le meccaniche di gioco.

– Tres stili diversi per accontentare tutti i fan

– Nuovi zombie

– Sistema di controllo aggiornato

Resident Evil 6 sembra voler essere il capitolo in grado di ricucire assieme tutte le varie anime della serie, senza però rinunciare a portare avanti l’avanzamento tecnologico imposto dall’industria. Da quel poco che si può intuire, il titolo sembra infatti voler offrire ai fan tre tipi di gameplay diversi (classico, action e Wesker style), non rinunciando però a rendere più fluidi e moderni i propri controlli. Ma queste, come più volte abbiamo sottolineato, sono le prime speculazioni emerse a caldo dopo l’annuncio e aspettiamo con trepidazione che Capcom ed Halifax comincino a mostrare lo stato di avanzamento del gioco.

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