Red Steel 2
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a cura di Mugo
Gli utenti Wii spesso lamentano l’assenza di prodotti cosiddetti hardcore per la loro console e certo non si può dire il contrario dato che le terze parti si arrischiano raramente a sviluppare questo genere di titoli e, quando lo fanno, non sempre il risultato è soddisfacente. Ogni annuncio di un prodotto dai contenuti adulti viene quindi accolto con speranzose manifestazioni di gioia, che rischiano però di aumentare enormemente le aspettative portando poi alla delusione finale (nel campo degli sparatutto pensiamo a The Conduit per esempio). Il primo Red Steel, titolo disponibile al lancio del Wii, non era riuscito a convincere fino in fondo dati i difetti del sistema di controllo e la realizzazione tecnica altalenante, Ubisoft ha quindi colto al balzo l’occasione data dal lancio del Wii Motion Plus per riscrivere da zero il secondo capitolo di questo IP. Grazie alla filiale italiana della software house d’oltralpe abbiamo potuto mettere le mani sulla versione finale del gioco, provandone diversi livelli in anteprima. Sarà la volta buona che le aspettative vengono soddisfatte?
Sabbia e samurai, revolver e katanaBasta una rapida occhiata ad una qualsiasi delle immagini rese disponibili da Ubisoft per rendersi conto che Red Steel 2 non è ambientato in Giappone, ma in una città abbandonata nel mezzo di un deserto. In realtà l’agglomerato urbano non è completamente disabitato, anzi, i nemici che la popolano vi verranno incontro in gran numero ad ogni angolo grazie anche al respawn di buona parte di essi. A proposito del respawn, non saranno solo i nemici a ricomparire entrando ed uscendo da un’area, ma anche gli oggetti che potrete distruggere. Jason Vandenberghe, Creative Director del gioco, ci ha spiegato così questa scelta: “Sono un fan del tagliare l’erba in Zelda, anche se ho il massimo delle Rupie possibili ogni volta che vedo dei ciuffi verdi non resisto e devo tagliarli! Ho voluto riproporre questa meccanica anche in Red Steel 2 e così tutti gli oggetti che potete distruggere ricompaiono.”. All’interno di casse e barili da spaccare si troveranno munizioni e soldi, questi ultimi vi serviranno per potenziare le armi (sia quelle da fuoco che le spade) e tali potenziamenti si tradurranno in modifiche anche visive molto ben realizzate.Venendo al gameplay vero e proprio l’attenzione maggiore in sede di prova l’abbiamo data al sistema di controllo, che si è dimostrato all’altezza delle aspettative e diverso da quanto provato finora su Wii. Per quanto riguarda le armi da fuoco il discorso è molto semplice: si punta allo schermo e si spara (da segnalare la possibilità di girare la pistola sul fianco per uno stile più Gangsta’), è nel combattimento ad armi bianche però che vengono evidenziate le maggiori possibilità offerte dal Wii Motion Plus. La prima grande differenza sta nel tipo di movimenti che saremo chiamati a fare davanti allo schermo: non basterà più una leggera torsione del polso, ma sarà necessario compiere movimenti ampi, proprio come se si avesse in mano una katana. Fondamentali saranno quindi le sessioni di allenamento tenute da un maestro samurai e da dei video esplicativi dove le azioni da compiere sono riprodotte da una graziosa ragazza che sembra presa di peso da Wii Fit. Vandenberghe ci ha spiegato così la scelta: “Vi assicuro che le abbiamo provate tutte, dai semplici disegni dei movimenti alle animazioni passando per modelli poligonali propri dell’universo di gioco, ma l’unica che veramente funziona è questa ragazza, non chiedetemi perché!”, il netto contrasto non favorisce certo l’immersione, ma può strappare qualche sorriso. L’allenamento sarà fondamentale anche perché non basterà menare fendenti a casaccio, ma sarà necessario muoversi in determinate maniere pena il non riconoscimento del colpo (avremo quindi movimenti orizzontali, verticali e affondi). Questo perché, durante i combattimenti, non ci sarà il riconoscimento 1:1 dei movimenti, una scelta che potrebbe fare storcere il naso ad alcuni, ma basta pensare che non si può certo pretendere che i giocatori diventino esperti spadaccini per capirne le ragioni. Va detto poi che i colpi prestabiliti sono diversi da quelli visti ad oggi e sono risultati molto più precisi ed appaganti tanto da non far sentire la mancanza della perfetta riproduzione delle nostre movenze.
Il miglior cespuglioUn cespuglio non può certo sperare di diventare una quercia, può al massimo essere il miglior cespuglio di tutti. Sì devono essere detti qualcosa del genere negli studi di Ubisoft al momento di decidere lo stile grafico da adottare per Red Steel 2, dove l’inarrivabile quercia risulta essere ovviamente la grafica realistica ed in alta definizione delle console Sony e Microsoft. Ecco quindi che adottando uno stile personale (come molte altre produzioni visivamente eccellenti su Wii e pensiamo a Madworld o a No More Heroes nella sua futura seconda incarnazione) si aggira la minore capacità grafica della console e si creano dei prodotti appaganti anche per l’occhio. Detto questo, sì, Red Steel 2 è bello da vedere: il cel shading sottolineato da contorni forti e definiti si fa apprezzare per la palette cromatica utilizzata e la quasi assenza di aliasing, le textures danno una buona sensazione di solidità ed i modelli poligonali dei nemici sono ottimamente realizzati. Si può però imputare una certa mancanza di fantasia nella realizzazione degli avversari che, per quanto visto, sono tutti più o meno simili tra loro, la città di Caldera invece è dotata di ambienti ben diversificati, così come sono molto belle le armi: quelle da fuoco, ad ogni upgrade, guadagnano in effetti luminosi e grazie anche all’ottima caratterizzazione sonora danno la sensazione di averle in mano. La principale nota dolente del titolo è la totale assenza di sangue. Ci si può girare attorno, ma in un prodotto del genere dal forte rimando a film come Kill Bill era lecito aspettarsi fiotti di liquido rosso acceso invadere lo schermo, così purtroppo non è (forse per una scelta dettata dalla necessità di arrivare sugli scaffali con una classificazione PEGI inferiore al 18+), ma certo la mancanza non influisce direttamente sul gameplay.
– Combattimenti con la katana ben fatti
– Tecnicamente ottimo
– Da molta soddisfazione
Finalmente il momento sembra arrivato, il Wii vedrà il primo titolo dove utilizzare una spada ricavandone soddisfazione invece che la solita frustrazione data dal mancato riconoscimento dei movimenti o da gabbie troppo strette entro le quali muoversi. E’ vero che manca il controllo 1:1, ma ci sembra una scelta felice vista anche la cura posta nella realizzazione dei gesti prestabiliti il cui unico “difetto”, se vogliamo, è il richiedere movimenti ampi, ma per questo ancora più appaganti. Tecnicamente ottimo, Red Steel 2, ha come principale difetto l’assenza di una modalità multiplayer che ne minerà sicuramente la longevità (al momento stimata sulle 12 ore per la campagna principale). Per un giudizio approfondito sul prodotto non ci resta che aspettarne l’uscita, prevista per il 25 marzo, e non perdere di vista Spaziogames per la recensione completa.
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