Quake Champions, La prova dell’accesso anticipato del nuovo shooter di idSoftware
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
È da un po’ ormai che Quake Champions è nei paraggi, per così dire. La nuova iterazione dello storico shooter di idSoftware sta vivendo quella che, ormai, è la prassi per una buona fetta delle produzioni votate al multigiocatore online e, nell’ormai abituale iter, rientra anche la fase ad accesso anticipato.Quake Champions, infatti, è uscito ufficialmente dalla fase di beta chiusa il 22 agosto scorso, accompagnato da alcuni nuovi contenuti e personaggi giocabili. Le novità non sono poche, ma nonostante tutto la sensazione finale nei confronti della produzione è ancora tiepida.
Ripulito e ridimensionatoPartiamo da ciò che c’è di nuovo rispetto alla prova del maggio scorso (recuperatela a questo indirizzo). La prima cosa che salta inevitabilmente all’occhio è il lato tecnico della produzione, sensibilmente migliorato dal mio ultimo incontro con Quake Champions. Il titolo è stato generalmente “ripulito” con una definizione migliore, delle texture aggiornate, effetti grafici leggermente raffinati, ma soprattutto un frame rate finalmente stabile. Considerato lo status acerbo della produzione ai tempi dell’ultima prova era quasi comprensibile aspettarsi rallentamenti, dovuti a lag e/o problemi tecnici di varia natura, ma adesso fortunatamente il titolo viaggia come un treno, come è giusto che sia per un’arena shooter vecchia scuola fatto di velocità e riflessi felini. Anche i problemi di latenza sono scomparsi quasi del tutto, così come i server che sono diventati enormemente più stabili (sebbene un paio di volte mi sia capitato di essere stato sbattuto fuori, a volte da solo e a volte con l’intero gruppo di giocatori).
Soldati, marine e guerrieriGiusto la settimana scorsa, Tim Willits di idSoftware ha parlato dell’introduzione di personaggi del mondo Bethesda all’interno di Quake Champions, tra cui il dragonborn di Skyrim. Ora, a prescindere dalla fattibilità o meno della cosa, il futuro della produzione è ben chiaro e viaggia sulla scia di Overwatch, ovvero una serie di campioni aggiunti nel corso del tempo per infoltire le fila della carne da macello di Quake Champions. Il problema sorge dall’inevitabile sbilanciamento in termini di prestazioni da un eroe all’altro. Dall’ultima prova è cambiato molto, e non ci sono più delle differenze madornali ma, nonostante il lavoro di idSoftware, è ancora palese come alcuni eroi verranno accantonati prima di altri. In generale, gli eroi più veloci sono estremamente più efficaci, soprattutto se uniti ad armi con un altissimo rateo di fuoco. Non sorprende quindi che, tra le novità dei prossimi tempi, ci sia una modalità definita “Classic Mode”, nella quale tutti i personaggi sono identici e le abilità non contano. Una modalità di gioco che, ci scommetto il mio proverbiale e simbolico euro, sarà la più giocata nel lungo periodo. In un titolo come Quake Champions la possibilità di essere più veloci di altri, scomparire dalla vista per qualche secondo, riuscire a virare velocemente negli angoli a 45° sono vantaggi molto più reali di altri e, temo, in grado di snaturare l’esperienza asciutta che ha reso Quake il culto che è sempre stato.
Una nuova, vecchia, abitudineLa situazione è questa, semplicemente: Quake Champions ha lo stesso modello di Fortnite. Si possono pagare subito trenta euro e sbloccare tutti i campioni già usciti, più l’opzione per avere fin da subito quelli futuri, oppure giocare solamente con Ranger (il campione base) e sbloccare gli altri con il tempo. La criticità emerge proprio da questo fattore. Non è cambiato nulla, purtroppo, da qualche mese a questa parte: i campioni si possono sbloccare definitivamente solo con il denaro reale. Sulla carta è possibile anche trovare campioni all’interno dei forzieri, ma con probabilità estremamente basse. Il sistema è lo stesso di cui vi ho parlato qualche mese fa, fatto di Platino e Favore, rispettivamente il corrispondente del conio reale e quello fittizio.
Il supporto futuro di idSoftware
La struttura ludica è già solida
Miglioramenti dal punto di vista tecnico
Le qualità ludiche di Quake Champions sono fuori discussione. Il Re degli arena shooter è tornato in tutta la sua frenesia, frustrazione, ed esaltazione generale. Le mappe sono ottimamente disegnate ed il gioco è migliorato notevolmente sotto l’aspetto tecnico. Se aspettavate con ansia uno sparatutto simile a quelli dei vecchi tempi andati, spendete trenta euro e comprate il pacchetto “Accesso Anticipato” di Quake Champions. Questo è l’unico modo di godere di un titolo che, altrimenti, vuole essere un sacco di cose senza riuscire ad esserne mezza, purtroppo. Attendiamo al varco il titolo nella sua build finale, ma difficile che idSoftware voglia stravolgere un sistema economico che, ormai è palese, nasconde un titolo in vendita sotto la nomea del “free to play”.
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