Puzzle and Dragons Z
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
Dopo l’immane successo ottenuto su smartphone e dispositivi mobile di varia natura ed un’attesa che supera l’anno, tra pochi giorni sarà disponibile anche in Europa Puzzle & Dragons Z che, per farsi perdonare il ritardo, giungerà su 3DS con la graditissima aggiunta della Super Mario Bros. Edition, un reskin a tema Nintendo che arricchirà il già corposo pacchetto del puzzle game di GungHo.Di certo la software house giapponese non è la prima a coniugare puzzle e giochi di ruolo, ma il risultato finale, dalle prime ore in compagnia con il titolo, sembra più che soddisfacente.
Match three dall’orienteLo scetticismo che accompagna molti giochi match three al loro sbarco su console deriva perlopiù dai discutibili metodi di pagamento che li accompagnano, retaggio della loro natura di giochi mobile, e così è con un po’ di diffidenza che mi sono accostato a Puzzle & Dragons Z, scottato anche dalle recenti delusioni di Pokemon Shuffle e Fat Princess Piece of Cake, rispettivamente su 3DS e PlaystationVita.Invece, con sommo gaudio, dopo le prime ore di gioco, non ho incontrato alcun riferimento diretto a microtransazioni di sorta, anche perché la formula scelta (il gioco sarà distribuito il prossimo 8 maggio sia in forma fisica sia su eShop, al prezzo di poco meno di trenta euro) è molto più vicina a quella classica dell’industria videoludica rispetto al modello free-to-play che tanto è in voga in ambito mobile.Ai miei occhi, questo è già un punto a favore del pacchetto a firma GungHo e Nintendo, ma un modello distributivo efficace sarebbe inutile se le meccaniche di gioco non si rivelassero divertenti e, fortunatamente, anche sotto questo punto di vista, le prime ore passate a far crescere draghetti e infilare sfere uguali sono state molto piacevoli.La struttura di gioco è, insieme, familiare e peculiare: il gioco si snoda come un qualsiasi clone di Pokemon, con un allenatore, impersonato dal giocatore, che, grazie al potere della sua squadra, che evolverà nel corso dell’avventura, deve affrontare una minaccia improvvisa, che sconvolge un mondo pacifico e colorato, diviso in regioni proprio come quello in cui è ambientata l’arcinota saga GameFreaks.Una volta in battaglia, però, le cose volgono al lato puzzle, con il touch screen e il pennino che diventano protagonisti di un rompicapo semplice da approcciare ma non scevro di profondità tattica: l’assenza di un timer permette di ragionare bene prima di ogni mossa, e, potendo muovere liberamente le sfere sulla griglia (non si è quindi limitati al solo scambiarle di posto), il giocatore ha dinanzi a sé un ventaglio di scelte molto ampio, che consente spesso combo multiple che diventano devastanti per i malcapitati nemici.
Dungeon e…Mario?!?I dungeon fin qui affrontati denunciano solamente un livello di difficoltà troppo basso, ma va detto che non abbiamo raggiunto nemmeno la decina d’ore, e quindi il giudizio va quantomeno rimandato.L’avanzamento in questi è automatico, con una visuale in prima persona che ricorda molto le prime avventure di Dragon Quest e, in generale, i giochi di ruolo giapponesi di un quarto di secolo fa, con tanto di boss finale da mandare al tappeto a suon di combo.A dare colore ad uno stile di gioco consolidato ma già visto troppe volte è la personalizzazione che deriva dalla squadra di draghi e mostriciattoli da schierare, basata su forze e debolezze elementali, capace di alterare, con le abilità dei singoli mostri, il fluire delle partite: ci sono abilità che limitano i danni ricevuti, altre che curano, altre ancora che potenziano un elemento a scapito di un altro e finanche alcune che permettono di giocare un turno extra.Prima di scendere in campo, allora, al giocatore viene richiesta una fase di preparazione e management delle truppe, che guadagna in profondità man mano che l’avventura prosegue, di pari passo con l’ampliamento del roster a disposizione.Ci sono oltre 250 mostri da collezionare, cosicché, oltre alla febbre da match three, ai potenziali acquirenti possa salire anche quella del gotta catch them all di pokemoniana memoria.A questo si aggiunge la Super Mario Bros. Edition, un divertente reskin a tema Nintendo delle dinamiche di gioco fin qui illustrate, con una mappa classica che richiama quella dei mille episodi bidimensionali della serie e ambientazioni, nemici e sfere che grondano nintendosità da ogni poro.Mancano solo due settimane alla recensione completa: vi aspettiamo sulle pagine di Spaziogames.it per il giudizio finale!
– Match three e mostri collezionabili insieme
– Due giochi a prezzo ribassato
– Microtransazioni (finora) assenti
L’impatto iniziale di Puzzle & Dragons Z è stato dei più positivi, con un gameplay che sembra non invecchiare mai incastrato in una macrostruttura da gioco di ruolo “light” che non dispiace, e aggiunge qualche sorpresa al mix.
La presenza di due giochi nella compilation, anche se molto simili tra loro, è assai gradita, così come la contemporanea assenza di microtransazioni, che sembra scongiurare la possibilità di sbilanciamenti e operazioni commerciali poco chiare.
Rimane solo da verificare se e quando il livello di difficoltà si innalzerà, ma per questo, e tutto il resto, ci sarà la nostra recensione.
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