Nell’immaginario collettivo sono un prodotto per bambini. Eppure, i Pokémon hanno saputo conquistarsi un pubblico vasto, eterogeneo, costituito sia dalle generazioni più giovani, che da chi è cresciuto con Ash e Pikachu e ha mantenuto inalterata una passione per una serie che, alla fine dei conti, è sempre molto amata. Nintendo lo sa bene, tanto che i prodotti a marchio Pokémon sono quasi sempre dei titoli di altissima qualità, capaci di intercettare i gusti variegati di un pubblico così differenziato. Fatta eccezione per qualche gioco poco ispirato, persino gli spin off della serie principale sono risultati gradevoli, e il primo Pokémon Mystery Dungeon è stato una buona sorpresa.
Ora le cose sono pronte a ripartire con Pokémon Super Mystery Dungeon, nuova avventura di questa sotto-serie che, per la prima volta, ci concederà di avere a che fare con tutti i Pokémon. E, se avete idea del roster di personaggi della serie nata nel 1996, capirete subito che stiamo parlando di qualcosa di gigantesco.
Io, Pokémon
Il gioco, come di consueto, ci pone nei panni di un ragazzo o di una ragazza che, tuttavia, si trasforma in un Pokémon e si ritrova a vivere un’avventura alle prese con altri suoi simili. Dopo avere portato a termine una specie di test psicologico che ci assegna uno fra i 20 personaggi starter disponibili, ci ritroviamo in un villaggio abitato solo da Pokémon. Qui scopriamo come i celebri mostri a marchio Nintendo siano organizzati in una sorta di società, in cui i Pokémon più evoluti rappresentano gli anziani e svolgono i mestieri tipici di una società umana, mentre quelli meno evoluti ricoprono il ruolo dei bambini, frequentano la scuola e hanno il proprio giro di amicizie. Noi interpretiamo proprio un giovane Pokémon che, in compagnia di alcuni compagni, si trova coinvolto in una vicenda che lo spinge a salvare molti suoi simili in difficoltà.
La storia, per quanto banalotta, funziona bene: il gioco è infarcito di umorismo, di continui cenni al mondo dei Pokémon che saranno sicuramente apprezzati dagli appassionati e da tanto, tantissimo fan service.
Dungeon crawler procedurale
La struttura di Pokémon Super Mystery Dungeon è quella di un dungeon crawler edulcorato, in cui viene reiterata la formula dell’esplorazione di un sotterraneo infestato da nemici e un obiettivo da raggiungere. Ad esempio, potremmo ricevere una missione in cui ci viene chiesto di andare ad aiutare un Pokémon nascosto in un determinato piano di un sotterraneo, spingendoci ad esplorare più livelli dello stesso dungeon al fine di trovare i passaggi che ci consentano di proseguire verso il nostro obiettivo finale. Il movimento è basato su di una griglia che consente di muoversi in verticale, orizzontale e diagonale, e i combattimenti si svolgono a turni, con un sistema che ricorda gli scontri classici della serie RPG. Parliamo dunque di un titolo con elementi per certi versi meno accessibili del classico gameplay della serie originale, ma certamente epurato di molte complessità tipicamente presenti nei dungeon crawler. Non vi sono, ad esempio, mappe da ricostruire “a penna” come in Etrian Odyssey, né vi sono dinamiche trial and error che spesso mettono a dura prova i nervi dei giocatori più anziani; al contrario, troviamo piastre che ricaricano l’energia dei personaggi e un sacco di oggetti utili droppati dai nemici sconfitti. Allo stesso tempo, però, la difficoltà di Pokémon Super Mystery Dungeon sembra comunque essere cresciuta rispetto al proprio predecessore, e ci troviamo di fronte a un capitolo che metterà a dura prova i giocatori meno attenti. Oltre a una certa tattica nella scelta della mossa opportuna e del posizionamento dei propri Pokémon sulla griglia di battaglia, infatti, il giocatore è chiamato a fare larghissimo uso dei numerosi oggetti recuperati nel corso dell’avventura o acquistati nel villaggio prima di entrare in un dungeon: tali oggetti, oltre a fungere da debuffer o a migliorare temporaneamente le statistiche, possono essere usati prima dell’ingresso in un dungeon per aumentare temporaneamente il livello massimo della propria salute o dei punti necessari per completare le mosse. Vi è poi da tenere in considerazione la barra del cibo, che obbliga gli avventurieri a partire con un certo numero di mele nel proprio zaino al fine di non restare affamati e dunque indeboliti nel bel mezzo di uno scontro. Infine, non va sottovalutato il fatto che ciascun dungeon viene generato in maniera procedurale, e che il giocatore non avrà mai di fronte due mappe uguali fra loro. Questo aspetto aggiunge un certo livello di casualità alla difficoltà di alcuni dungeon, ma è apprezzabile in quanto consente di mantenere elevato il livello di varietà negli ambienti.
Salvali tutti
Come detto, uno dei punti di forza (e una delle grandi novità) di Pokémon Super Mystery Dungeon è costituito dalla presenza di tutti e 730 i Pokémon. Ciascun mostriciattolo può essere salvato attraverso una missione e aggiunto alla propria squadra, e quindi assegnato ad un party di 3 personaggi per andare a esplorare nuovi dungeon. Attraverso un sistema ramificato ispirato alle costellazioni della volta celeste, il giocatore attraverso il salvataggio di un Pokémon può accedere ad altre missioni che gli consentono di sbloccare altri compagni di avventura, che a loro volta concedono nuove missioni basate su altri Pokémon. Ben presto vi ritroverete una pletora di missioni da affrontare e tantissimi compagni nella propria collezione. Sbloccarli tutti, però, sarà una vera impresa: se si prevedono circa 20 ore di gioco per terminare la campagna principale, crediamo che il completamento del Pokedex richiederà un numero di ore ben più elevato.
– Ottima struttura a dungeon crawler procedurale
– 720 Pokémon da “catturare”
– Umorismo e tanto fan service
Più corposo e curato del proprio predecessore, Pokémon Super Mystery Dungeon è un gioco potenzialmente immenso, in cui il giocatore ha la possibilità di collezionare tutti i 730 Pokémon esistenti in una struttura dungeon crawler procedurale che, per molti versi, si rifà ad un gameplay più complesso di quello visto nei giochi principali di questa storica saga. La nostra prima prova con una versione pressoché completa del gioco ci ha divertito, e crediamo che questo titolo abbia tutte le carte in regola per intrattenerci nei prossimi mesi, in attesa che la serie primaria dei Pokémon riparta in pompa magna.