Anteprima

Pokkén Tournament DX

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a cura di Gottlieb

Durante il recente Nintendo Direct completamente dedicato ai Pokémon, GameFreak aveva annunciato l’arrivo di Pokken Tournament su Nintendo Switch, un apripista a quello che sarà poi lo sbarco, nel 2018, del primo GDR dedicato interamente ai pocket monster. Durante l’E3 di Los Angeles abbiamo avuto modo di provare la nuova versione di Pokken che si presenta in maniera ritoccata e aggiornata, con nuovi contenuti.

Un nuovo rosterPokkén Tournament DX – questo il titolo della nuova versione – parte dalle medesime basi del primo capitolo, con un sistema di combattimento molto immediato e facilmente intuibile. A rendere più profondo il fighting system, proprio come accaduto nel primo Pokkén per Wii U, ci sono i Pokémon di supporto e la possibilità di sfruttare delle supermosse quando la barra della carica arrivava al massimo. Tanto fan service più che qualità dal punto di vista del fighting game, perché Pokkén, con un roster molto limitato e con un battle system non eccessivamente profondo, colpisce per lo più i fan del brand di GameFreak. Resta il medesimo target anche su Switch, perché le novità non sono tantissime. Partiamo col dire che la nostra prova si è svolta con la console collegata alla TV e con i JoyCon piuttosto che con il Controller Pro, ma anche in questa modalità ci siamo sentiti abbastanza a nostro agio, proprio a confermare la bontà della console, che in qualsiasi sua declinazione rende piacevole l’esperienza videoludica. Dal punto di vista estetico non eravamo ansiosi o bramosi di grandi migliorie, perché già la precedente versione era decisamente pulita con le sue texture e presentava degli effetti luminosi non da gettare, e dato che era inutile pretendere di rifare tutto da zero, abbiamo iniziato ad affrontare il porting per quello che è. Il problema principale è che se dall’altro lato Mario Kart 8 Deluxe ha spinto tutti gli utenti Switch all’acquisto perché capace di offrire diversi contenuti, che sono andati anche oltre i semplici DLC proposti gratuitamente, Pokkén Tournament DX non riesce a fare lo stesso, a meno che il vostro bisogno e desiderio non sia quello di giocare in mobilità. Snoccioliamo comunque le novità presenti, partendo da Decidueye, che abbiamo deciso di provare subito dopo aver dato una possibilità a Scizor, che è stata la nostra prima scelta: l’evoluzione di Scyther è una delle novità del roster che verrà proposto da DX, che integra non solo il già citato Decidueye, ma anche tutti i Pokémon che erano disponibili soltanto nella versione arcade, ossia Darkrai, Croagunk ed Empoleon, oltre al coleottero rosso. Per il resto sono confermati gli altri quindici combattenti presenti già nella prima versione, da Charizard a Pikachu, passando per Pikachu Libre, Machamp, Gengar, Mewtwo, anche nella sua versione Nera, Suicune, Spetile, Blaziken, Gardevoi, Lucario, Weavile, Chandelure e Braixen.

Verso Thalia BeachDicevamo, comunque, di Decidueye: siamo scesi in battaglia contro un temibile Mewtwo Nero per apprezzare le movenze del nuovo Pokémon. Diversificato dal resto degli altri, ci è sembrato un lottatore facile da maneggiare inizialmente, ma leggermente pi complesso da padroneggiare, soprattutto per i suoi attacchi a medio raggio che andavano concatenati a quelli a corto raggio. La possibilità di gestire il movimento con dei colpi d’ala ci ha permesso di coprire il ring in maniera più rapida, con spostamenti rapidi che ci permettessero anche di avere una maggior schivaa. Insomma, a prima vista, con due combattimenti sulle spalle, siamo riusciti ad apprezzare la novità, che tra l’altro sarà un’esclusiva Switch e non arriverà nella versione arcade del titolo. Il primo Pokémon della settima generazione è, quindi, un pezzo unico dell’ammiraglia Nintendo e GameFreak. Le novità in ogni caso si fermano qui, ai lottatori a nostra disposizione, con il roster che sarà sin da subito completamente sbloccato, senza dover rincorrere Mewtwo e altri combattenti bloccati. Dal punto di vista delle modalità, Nintendo ha aggiunto un tre contro tre che, però, non emula i tag team: impedendo all’avversario di sapere quali sono i Pokémon che avete scelto, così come avviene nelle consuete sfide tra allenatori, una volta che il primo mostriciattolo sarà esausto potrete scegliere il secondo tra quelli che avete portato con voi; infine nella categoria supporto potrete trovare anche Popplio e Litten, oltre che due nuovi stage: Reggie Ruins e Thalia Beach.

– Roster completo e incrementato

– Qualche piccola novità

Pokkén Tournament DX è un acquisto che diventa obbligato per tutti i fan dei Pokémon che non hanno giocato alla prima versione su Wii U, ma risulta essere incredibilmente ridonante per chi ha già spolpato a dovere la versione base. Con poche modalità dalla sua, che non sono nemmeno troppo entusiasmanti, e con appena cinque Pokémon in più, DX non sembra essere il porting meglio riuscito di casa Nintendo, che però nel proporre il titolo a una platea possibilmente vergine di Pokkén potrebbe comunque trovare il suo successo. Arms permettendo.

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