Anteprima

Pinstripe

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Thomas Brush ha fatto una scelta ben precisa: per il suo Pinstripe ha preferito puntare tutto sulla direzione artistica e la storia, riducendo all’osso la complessità di gioco. Definito semplicistico e casual, il gameplay di Pinstripe sarà solo lo strumento attraverso cui potremo godere del lavoro dello sviluppatore, che ha portato avanti il progetto per ben tre anni durante i ritagli di tempo. Il pubblico, al momento, sembra già aver apprezzato questa decisione: Pinstripe ha infatti raccolto circa ottantamila dollari, superando alla grande i ventottomila richiesti.
La bellezza dell’inferno
Il protagonista della bizzarra avventura bidimensionale è un ex sacerdote di nome Teddy che si ritrova all’Inferno per cercare Bo, la propria figlia rapita da un’indecifrabile entità che sostiene di essere Dio. Come Brush afferma, si tratta di una storia “tra Paradiso e Inferno, sulle bugie che si trovano nel mezzo“, ma i dettagli sono ancora talmente scarsi da non permetterci di fare supposizioni di alcun tipo: né sul cammino personale di Teddy e la figlia, né tantomeno su tutto ciò che riguarda l’ambientazione e la sua simbologia. Dagli indizi sparsi nella pagina Kickstarter è possibile leggere che si tratta di “una vita passata“, pertanto è lecito aspettarsi una storia che scaverà nell’esistenza terrena del protagonista, concentrandosi probabilmente sui suoi segreti e sulle decisioni che lo hanno portato a spogliarsi dell’abito talare.
Sin dall’inizio, come dicevamo, l’obiettivo dello sviluppatore è stato quello di semplificare il più possibile il sistema di gioco. Secondo l’autore, togliendo gli elementi di disturbo si crea la certezza di far concentrare l’utente sugli aspetti che maggiormente vogliono essere messi in risalto: la bellissima atmosfera, la storia, il design e la musica. Pinstripe non vuole dunque crearvi grossi grattacapi o farvi rimanere bloccati per lungo tempo; al contrario, vuole che prendiate il controller, esploriate il mondo di gioco, parliate coi personaggi presenti e – di tanto in tanto – spariate in dei punti prestabiliti dello scenario per poter così risolvere dei semplici enigmi. Si capisce dunque qual è il focus di gioco, che vuole uscire dalla logica della sfida scegliendo di conseguenza una progressione più rilassata e decisamente meno stressante. Ciò non significa che non ci saranno mostri da eliminare o puzzle particolari da risolvere, ma non aspettatevi nulla di davvero complesso o proibitivo: non è ciò che l’autore vuole proporvi il prossimo agosto.
Residui di una vita rinnegata
Con Pinstripe, Thomas Brush ha voluto dimostrare a se stesso che è possibile creare un gioco in completa solitudine. A noi vorrebbe invece dimostrare che il suo è un progetto valido, uno di quei “Bellissimi, unici e soddisfacenti adventure game che sono ormai una rarità“, capace di evolvere nel corso degli anni fino a “diventare esattamente ciò che un gioco del genere dovrebbe essere: interessante, bello, divertente e personale“. 
I sei mondi di gioco previsti comprendono una foresta, un treno, una cava, un canyon, un lago e una sorta di falesia. Esplorerete queste aree “avendo addosso la sensazione di giocare a titoli come Myst, King’s Quest e The Legend of Zelda“, da cui la colonna sonora è fortemente influenzata. In Pinstripe dovrete in sostanza interagire coi personaggi che troverete lungo il vostro cammino e superare semplici sezioni platform. Come è stato già lasciato intendere, è certamente la direzione artistica ciò che più incuriosisce dell’opera, con una menzione d’onore per le musiche. Basti considerare che i precedenti titoli realizzati da Brush, Coma e Skinny, hanno ricevuto numerosi premi per la loro colonna sonora atmosferica e ben curata. Si tratta insomma di una garanzia, che si unisce all’ottimo lavoro di caratterizzazione dei personaggi e allo stile tutto sommato unico. Stile che non può non richiamare alla mente – quantomeno nei tratti spigolosi e “goticheggianti” – alcuni lavori di Tim Burton, pur distanziandosene con intelligenza e con la volontà di proseguire lungo una via nuova. Ci sono dunque diversi motivi per cui è giusto seguire la fase finale di sviluppo di questo titolo, fermo restando che si tratta di un prodotto che mira a una specifica nicchia di pubblico non così ampia.

-Artisticamente ispirato e particolare

– Ottime musiche

– La storia potrebbe riservare delle sorprese

Pinstripe punta ad essere un’emozionante opera sulla paternità, un’avventura bidimensionale costruita secondo le linee guide della detective story che offrirà un gameplay essenziale e semplice. Il gioco arriverà il prossimo agosto su iOS, PC e Mac.

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