Anteprima

Persona 5

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a cura di erik369

Per gli amanti dei JRPG il prossimo futuro sembra più roseo che mai. Tra i titoli in arrivo nei prossimi mesi figurano nomi decisamente altisonanti, con schiere di fan al seguito che non vedono l’ora di mettere le mani sulle nuove incarnazioni delle loro serie preferite. Tra i maggiori esponenti del genere in arrivo non può non essere menzionato Persona 5, il cui precedente capitolo risale all’era PS2. Nonostante in Giappone il titolo sia recentemente approdato sugli scaffali, noi poveri occidentali dovremo aspettare il 14 febbraio del prossimo anno per allietarci con la nuova avventura realizzata da Atlus. Come consolazione vi racconteremo i dettagli emersi sul titolo al TGS, scaturiti da una breve demo incentrata sui combattimenti e l’esplorazione dei dungeon.

One more!Tutti gli amanti della serie Persona avvertiranno una forte sensazione di familiarità nel momento in cui prenderanno con mano questo quinto capitolo. Bastano pochi secondi per rendersi conto di come tutte le caratteristiche del combat system della serie siano presenti pressoché immutate in Persona 5. Ci troviamo ancora una volta davanti ad un sistema di combattimento a turni, in cui è possibile attaccare, difendersi, o spendere HP ed SP per utilizzare le abilità della propria Persona. Ritorna anche la celebre meccanica del “One More”, che permette di agire nuovamente in caso si sfrutti la debolezza elementale del nemico o si esegua un colpo critico su di esso, così come la possibilità di eseguire un “All-out Attack” nel caso in cui tutti gli avversari siano stati atterrati grazie agli attacchi sopracitati. Nonostante ciò non mancano novità mirate a migliorare ulteriormente un combat system già qualitativamente superbo. E’ stato introdotto un nuovo tipo di attacco eseguibile con un’arma da fuoco. Ogni personaggio sembra poter utilizzare tale tecnica, la quale non solo è estremamente potente, ma è anche in grado di atterrare direttamente i nemici, permettendo di guadagnare un considerevole vantaggio su di essi. Gli sviluppatori hanno fatto in modo che tale offensiva non sia abusabile, in quanto prevede l’utilizzo di munizioni limitate, che non verranno ripristinate al termine della battaglia. Probabilmente il loro uso sarà preponderante contro boss o potenti nemici privi di debolezze. Un ulteriore novità consiste nel “Baton Touch”. Tale meccanica permette ad un personaggio, dopo aver ottenuto un “One More”, di concedere il proprio turno ad un compagno attraverso uno scenografico batti cinque. Questa opzione è disponibile solo dopo aver raggiunto il rank 1 di “Cooperation” (ovvero i “Social Links” dei capitoli precedenti) con i membri della propria squadra, permettendo così di eseguire manovre strategiche ancora più efficaci e complesse. Dai primissimi capitoli della serie, nonché dal progenitore Shin Megami Tensei, deriva la possibilità di negoziare con i demoni al fine di ottenerli come Persona o guadagnare varie ricompense. Sarà l’avversario stesso a dare il via alle trattative (solitamente quando si ritroverà in difficoltà), le cui modalità ci sono ancora sconosciute, ma che speriamo siano un po’ più funzionali di quelle fin troppo casuali viste in Shin Megami Tensei IV. Questo sistema potrebbe andare a sostituire lo “Shuffle Time” di Persona 4, diventando uno dei principali metodi per ottenere nuove Persona.

My true selfSe c’è un aspetto in cui i precedenti Persona mancavano di eccellere è certamente quello dei dungeon e della loro esplorazione. La serie ha sempre proposto dungeon visivamente ripetitivi, piatti e privi di particolarità, simili a semplici stanze e corridoi dalla disposizione più o meno complessa. Persona 5 promette di porre rimedio a questa mancanza, grazie a livelli dal design vario e complesso, colmi di elementi con cui interagire, come ostacoli o coperture. L’approccio con i nemici rimane invariato: colpendoli alle spalle si darà il via al combattimento (attraverso una transizione tanto rapida quanto piacevole da osservare) ottenendo un vantaggio su di essi. Ciò che cambia è la modalità con cui è possibile tentare tale approccio. Interagendo con le coperture sarà possibile nascondersi dietro di esse, potendo inoltre spostarsi da una copertura all’altra in modo fulmineo, attaccando o superando il mostro di turno senza che questi se ne accorga. Esistono poi degli ostacoli che vanno superati, come baratri o sensori laser da saltare. Questi ultimi in particolare sono legati ad una meccanica inedita inserita allo scopo di ostacolare le attività criminali della nostra banda di ladri. Innescare trappole ed ostacoli come i sensori laser, farà incrementare un particolare valore, che una volta raggiunto il 100% farà scattare un allarme, facendoci automaticamente uscire dal dungeon e passare al giorno successivo. Nella demo del TGS era molto difficile (per non dire praticamente impossibile) raggiungere la massima percentuale, ma nelle fasi più avanzate di gioco potrebbe costituire un elemento da non sottovalutare.Volendo fare un considerazione opposta alla precedente, se c’è un aspetto in cui i Persona hanno sempre colpito è senz’altro quello dello stile. Persona 5 non accenna a discostarsi da questa tradizione, ma anzi fa dello stile uno dei suoi principali cavalli di battaglia, in grado di soprassedere ad un comparto tecnico non esattamente avveniristico (si tratta pur sempre di un prodotto cross-gen). L’interfaccia di gioco, i menu, le inquadrature, il design di ambientazioni e personaggi, la colonna sonora, ognuno di questi elementi sprizza originalità da tutti i pori, dando forma ad un titolo dall’inconfondibile personalità. Il ritmo di gioco sembra inoltre decisamente più elevato che in passato, creando così sequenze a dir poco spettacolari.E’ ancora presto per esprimere opinioni concrete sulla trama, ma possiamo già dire come Persona 5 presenterà le stesse tematiche dei precedenti capitoli, costruiti attorno alla contrapposizione tra eventi ordinari, come la vita scolastica delle superiori, e lo straordinario, come leggende metropolitane, avvenimenti bizzarri e l’esplorazione dei lati più oscuri della società odierna. Insomma, le premesse per un’avventura entusiasmante sembrano esserci tutte.

– Combat system fedele alla tradizione ma non privo di novità

– L’esplorazione dei dungeon sembra essere finalmente migliorata

– Stile unico ed inconfondibile

Persona 5 è il seguito di una delle migliori serie di JRPG mai create, e in quanto tale rimane fedele alle sue origini, migliorandone tuttavia le solidissime basi grazie a diverse novità, un ritmo d’azione frenetico ed uno stile esageratissimo ed inconfondibile. Se dall’altra parte del mondo c’è già chi ha messo le mani sul titolo di Atlus, noi occidentali non possiamo far altro che attendere, sperando di ritrovare quella stessa qualità che ha reso i precedenti capitoli indimenticabili. Le premesse se non altro sembrano decisamente incoraggianti.

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