Anteprima

Parasite Eve: The 3rd Birthday

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a cura di AleZampa

Milano – Dopo aver parlato a lungo di Dissidia 012, eccoci ad analizzare il secondo titolo di cui abbiamo potuto avere un assaggio negli uffici di Halifax/Digital Bros: Parasite Eve: The 3rd Birthday. Annunciato prima per cellulari e solo in un secondo momento approdato su PSP, 3rd Birthday riprende le vicende di Aya Brea, regalando ai fan una nuova avventura dopo oltre 10 anni di attesa. Vediamo quindi cosa ha in serbo per noi Square Enix e quale terribile minaccia dovrà affrontare la nostra eroina in questa terza installazione della serie.

Non hai bisogno di avere un passato per avere un futuro
Vista la lunga assenza dalle scene, è forse il caso di partire da un piccolo excursus sulla storia di Parasite Eve, e sui suoi primi due capitoli. Nato dagli studi dell’allora SquareSoft, la prima avventura di Aya Brea ebbe un discreto successo: era infatti una delle prime volte che si riusciva ad amalgamare così bene due generi diversi come il gioco di ruolo e il survival horror. Grazie quindi a questa riuscita fusione e all’ambientazione di impatto, fu subito messo in lavorazione un secondo episiodio, che avrebbe visto la luce questa volta anche in Europa, ovviamente su PlayStation. L’impianto da gioco di ruolo fu allentato in favore di un approccio più action, che rese il titolo sempre più simile a Resident Evil, pur mantenendo alcune caratteristiche tipiche come l’evoluzione dei personaggi o l’importanza dell’equipaggiamento. I due titoli erano, per quanto apprezzabili singolarmente, legati da una trama che partiva dalla Teoria del Risveglio Mitocondriale, secondo la quale i mitocondri contenuti nelle cellule si potessero “risvegliare” e prendere il controllo del nostro carpo trasformandolo in aberrazione umanoide dotate di poteri speciali. Aya, come ogni buona eroina che si rispetti, per una qualche ragione è in grado di controllare questa nuova versione dei superpoteri, che la pone quindi in prima linea nel combattere il risveglio di questa minaccia nel mondo.
Ora che abbiamo un’infarinatura di base del background di Parasite Eve è finalmente il momento ci concentrarsi sul titolo in uscita la prossima primavera per PSP, partendo proprio dal nome: Parasite Eve: The 3rd Birthday  infatti nasce come uno spin off della saga, che pur mantenendo la stessa protagonista, si posiziona in una sorta di “realtà alternativa”, dove ci troveremo a fronteggiare delle inquietanti creature organiche chiamate twisted, che, sbucando dal sottosuolo e da alcuni misteriosi portali, hanno messo a ferro a fuoco New York il giorno della vigilia di natale. Questa scelta narrativa permette a Square Enix di mantenere un forte legame col passato e con i tanti fan, e al contempo garantire a tutti i neofiti un’esperienza nuova la cui godibilità non verrà influenzata dal non aver giocato i precedenti capitoli della serie.
Overdrive Me
Caratteristica propria della serie è sempre stata l’evoluzione del gameplay, partito da gioco di ruolo con elementi action e arrivato, in questo capitolo, a vero e proprio action shooter con elementi adventure e RPG, riuscendo a mantenere in ogni caso la forte componente da survival horror che lo ha di fatto caratterizzato nel corso degli anni. 
Il primo impatto con il titolo è davvero molto positivo. Come facile aspettarsi in questi casi, ci troviamo subito nel bel mezzo dell’azione, rivivendo un flashback del nostro passato che ci sarà utile a impratichirci con il sistema di gioco, dalla chiara, come detto, impronta da shooter in terza persona che si avvarrà però di due importanti aggiunte al gameplay, come il sistema Linkage e Overdrive. Una volta individuato un nemico infatti (e di sicuro non mancheranno..) attraverso la pressione del dorsale destro potremo fissare l’obiettivo, e scaricare su di esso l’intero nostro arsenale (formato da 4 armi e dalle granate, richiamabili attraverso la croce direzionale). La mira, una volta acquisito il bersaglio, sarà automatica, e durante le sparatorie saremo in grado di sfruttare un semplice sistema di copertura (automatico nei pressi di una barriera adatta allo scopo), che ci permetterà tramite il tasto X di superare con agilità suddetti ripari, in modo da spostarci per le aree di gioco in maniera costante ed evitare gli attacchi nemici. In tutti gli scontri a fuoco saremo supportati da personaggi di contorno, che diventeranno indispensabili proprio grazie ai succitati sistemi Linkage e Overdrive. Il primo è attivabile tramite la pressione prolungata del tasto dedicato allo sparo, che farà si che tutto il fuoco amico si concentrerà sul nostro obiettivo, moltiplicando così i danni per un breve periodo, mentre l’Overdrive è il vero elemento caratterizzante di tutto il sistema di combattimento: tenendo infatti premuto quadrato in direzione di un alleato sarà letteralmente possibile sostituirsi ad esso, guadagnandone la posizione e anche le armi. Inutile dire che quest’abilità, oltre che permettervi di non restare praticamente mai senza munizioni, vi da un vantaggio tattico inestimabile, permettendovi infatti di raggiungere in un secondo aree decisive per sferrare il colpo di grazia, o anche semplicemente per evitare un nemico lungo un corridoio pericoloso. Quest’abilità è inoltre estesa anche ai mostri che incontreremo sul nostro cammino e prenderà il nome di Overdrive Kill: una volta infatti indeboliti i nemici, potremo letteralmente teletrasportaci dentro di loro, facendoli così esplodere e riducendo sensibilmente la durata degli scontri e l’utilizzo di munizioni. Sarà inoltre possibile, come estrema risorsa, avvalerci del Liberation Mode e godere per qualche secondo di una sorta di invincibilità, che ci permetterà di evitare tutti i colpi e avere un bonus all’attacco. Va da sé che questa speciale abilità è limitata e dovremo attendere diversi minuti prima che ritorni disponibile. Prima di ogni missione, poi, potremo scegliere l’equipaggiamento di Aya, che ne determinerà alcune statistiche, e accedere alla schermata della mutazione del DNA, null’altro che la classica evoluzione del personaggio (con conseguente guadagno di nuove abilità e bonus) in stile Parasite Eve.
Il sistema di mira e lock dei nemici ci è sembrato ben realizzato, anche se talvolta si è dimostrato troppo rigido nel perseverare su un bersaglio fuori portata, rendendo così difficoltoso il cambio di target verso invece un nemico che ci attacca alle spalle. Alcune migliorie invece avrebbero potuto essere apportate al level design, che da il meglio di sé negli ampi spazi aperti o nei saloni, ma rimane confusionario ed eccessivamente oscuro negli stretti corridoi e cunicoli, che talvolta rendono quasi obbligatorio il massiccio uso della mini-mappa presente nell’interfaccia per capire la giusta direzione. 
Il comparto tecnico è molto buono, pur non stabilendo nuovi standard in alcun aspetto. Le animazioni sono varie e pulite, i poligoni mossi contemporaneamente considerevoli e la direzione artistica, per i livelli che abbiamo potuto provare, appare ispirata e piena di idee. Un plauso anche alla telecamera e al sistema di controllo che appaiono precisi e solidi e ovviamente alle spettacolari sequenze in computer grafica, a cui, ad onor del vero, Square Enix ci ha sempre abituato.

– Combat System divertente

– Ottimo comparto grafico

– Fa sempre piacere tornare in compagnia di Aya

L’impressione avuta da questo test su Parasite Eve: The 3rd Birthday non può che soddisfarci. Già vedere sulla portatile Sony finalmente il ritorno del marchio Parasite Eve è una soddisfazione, se a questo ci aggiungiamo l’ennesima evoluzione in direzione action del gameplay, il buon comparto tecnico e in generale un feeling moderno e divertente col prodotto allora non possiamo che inserire 3rd Birthday tra i titoli che meriteranno sicuramente una chance. Bisognerà però vedere come il sistema Overdrive sarà implementato nel prosieguo dell’avventura di Aya, se cioè si trasformerà in un banale mezzo per evitare azioni spinose e fare rifornimento di munizioni, oppure se darà, come speriamo, spessore tattico alle fasi di shooting.

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