Pandora's Tower
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
E tre. Non l’avremmo mai detto, scoraggiati dalla storia videoludica che ha spesso visto titoli di grande spessore confinati nel suolo nipponico, dopo Xenoblade Chronicles e l’ormai prossimo The Last Story, ecco arrivare in versione PAL anche Pandora’s Tower, adrenalinico action RPG prodotto da Nintendo e sviluppato da Ganbarion, team che forse ricorderete per i precedenti lavori con la seria di One Piece.I tre titoli, al centro dell’ormai famosa campagna denominata “Operation Rainfall”,tramite cui i possessori americani di Wii hanno inutilmente tentato di fare pressioni su Nintendo affinché li portasse anche oltre oceano, dividono un duplice e gravoso peso: dare soddisfazione a tutti gli appassionati di JRPG che hanno acquistato la plurimilionaria macchina Nintendo e, al contempo, caricarsi sulle spalle i mesi del tramonto della console, ormai abbandonata sia dalle terze parti che dalla stessa casa madre, proiettata ormai, nonostante le smentite, sul lancio di Wii U.Vediamo cosa bolle in pentola.
Non c’è due senza treSin dall’annuncio originario, fatto da Satoru Iwata in persona in una fredda giornata di gennaio, si è fatto un gran parlare di questo titolo, che, pur recando il marchio Nintendo, si fa latore di una storia oscura e disperata, in cui non mancano particolari raccapriccianti e situazioni a dir poco lugubri: essa narra infatti la sfortunata vicenda di Elena.Questa dolce pulzella, rigorosamente adolescente, è dotata di una voce incantevole, ed è pronta, nell’incipit del gioco, a salire sul palco dell’ Harvest Festival (Festa del Raccolto), che si tiene ogni anno nel reame di Elysium, uno dei più ridenti di Graecia, paese che farà da teatro alle vicende.Al momento dell’esibizione, però, delle orrende creature irrompono sulla scena, mettendo in fuga gli astanti e devastando la cittadina, ma soprattutto infettando la piccola cantante locale con un male oscuro e schifoso, che la costringerà a mangiare carne di mostro per evitare di trasformarsi ella stessa in un essere dalle sembianze raccapriccianti.In un paese di gente pacifica, che fa il verso, senza nemmeno nasconderlo troppo, ad ambientazioni elleniche o comunque mediterranee, una sola persona può farsi carico dell’ingrato compito di procurare a Elena la carne di cui ha bisogno: Aeron, ex militare ventiduenne, dal capello fluente e dai modi tenebrosi. Inutile dire che sarà lui il nostro alter ego, e che le vicende del gioco, senza svelare preziosi particolari, ci porteranno a combattere in tredici torri diverse, a capo di ognuna delle quali ci aspetta un Signore malefico dai poteri sconfinati, come la capacità di dominare il fuoco e scagliarcelo contro o la virtuale invulnerabilità ai nostri colpi.Accompagnati dall’Orichalcum Chain, arma dalle mille sfaccettature e, nel contempo, memento mori che ci tiene costantemente informati sulle precarie condizioni di salute di Elena, dovremo farci strada tra frotte di mostri dal design cupo e disgustoso, apparentemente estraneo al Wii, che ci affronteranno seguendo modalità che ricordano quasi più una delle avventure di Kratos che un qualsiasi gioco di ruolo di stampo nipponico.L’azione è adrenalinica, figlia della commistione di elementi ruolistici (primo tra tutti la crescita del personaggio principale e la possibilità di rinforzare le armi in dotazione) ed elementi presi di peso dai giochi di azione più rapidi, come il sistema di combattimento totalmente in tempo reale e la sempiterna inferiorità numerica cui Aeron andrà incontro, per un risultato peculiare, sulla carta capace di accontentare due categorie di giocatori dai gusti apparentemente molto difformi, o paradossalmente, di scontentarle entrambe.Per quanto la cosa possa essere solo in parte indicativa, i dati di vendita relativi al mercato giapponese, a quasi un anno dalla release ufficiale (datata 26 maggio 2011), sono stati incoraggianti, tanto da spingere Nintendo ad imbarcarsi in un complesso processo di localizzazione, sulla cui bontà potremo pronunciarci solamente in sede di recensione.
Ritmo e sangueNonostante la grande attenzione dedicata all’azione pura, i dialoghi e l’interazione con personaggi non giocanti (come la stramba maga Mavda) non saranno affatto accessori, e le scelte del giocatore determineranno la sua storia all’interno del mondo di Graecia, portandolo ad uno dei sei differenti finali possibili, con ovvie ripercussioni sul fattore rigiocabilità del titolo e sulla corrette gestione delle fasi di non combattimento.Il character design riflette i toni cupi e sanguinolenti delle vicende narrate, offrendo un parco personaggi che, pur evidentemente debitore della tradizione nipponica contemporanea, sembra comunque lontano dagli stilemi più classici delle ultime uscite, mascherando egregiamente gli ormai arcinoti limiti hardware della console della grande N, ormai prossima alla pensione.Interessante anche l’implementazione del fattore tempo, che, tramite il continuo promemoria offertoci dall’Orichalcum Chain, ci incalzerà spesso in maniera forsennata, variando totalmente il registro dei giochi di ruolo giapponesi, in genere scanditi da ritmi piuttosto blandi e da fasi dedicate all’esplorazione e al looting, e la presenza di una violenza evidente, diretta, cattiva, di certo giustificata dalla trama ma comunque inusuale su schermi che hanno ospitato fin troppi party game.Ovviamente il cambio di direzione, se pure decisamente tardivo, è decisamente apprezzato, e consentirà, verosimilmente, di godersi a fondo un titolo promettente, longevo e graziato da una colonna sonora che, dai samples ascoltati fin qui, sembra essere di ottimo livello.Soprattutto la quantità di contenuti ludici, all’indomani dell’annuncio ufficiale della presenza solo della modalità single player, aveva tenuto sulle spine i fan, ma, nonostante una prova solo fugace, ci sentiamo di tranquillizzare i più dubbiosi, a fronte di una campagna principale che dovrebbe richiedere non meno di 25 ore per il completamento e la possibilità, come detto, di accedere a ben sei differenti finali, a seconda delle scelte intraprese e dei bivi imboccati durante l’avventura.Da pochi giorni Pandora’s Tower gode anche di una data ufficiale per il nostro mercato, e cioè il 13 aprile. Aspettatevi una recensione approfondita per quella data sulle pagine di Spaziogames.
– Sei differenti finali
– Contenuti e temi maturi
– Sistema di combattimento snello e adrenalinico
Dopo l’orgia targata Monolith (con Xenoblade Chronicles che ancora staziona nel nostro lettore) e l’attesa per l’imminente risposta Mistwalker (AKA The Last Story), l’ultimo anno di vita di Wii sembra essere il più foriero di soddisfazioni per quanti amano i giochi di ruolo giapponesi: Ganbarion sembra aver creato un mix eterogeneo eppure armonico di elementi molto interessanti, alcuni dei quali totalmente inediti per una produzione a marchio Nintendo. In attesa di sapere se la versione europea beneficerà di bonus particolari (CD con la colonna sonora, artbook e quant’altro), vi rimandiamo alle prossime settimane per ulteriori aggiornamenti su quello che si annuncia come l’ultimo titolo di rilevanza mondiale sviluppato per la nostra console bianca…Dragon Quest X permettendo.
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