Senza scomodare Charles de Brosses, Comte, Mauss o, nella sua definizione economica, Karl Marx, cosa è il PC se non il feticcio da adorare in cui risiede lo spirito venerato dai fedeli adepti della master race? Prima ancora che strumento su cui far girare i propri titoli preferiti, quella scatola posta accanto alla scrivania è un vero e proprio oggetto di culto, un totem verso cui prostrarsi e del quale diffondere il verbo per tentare di convertire i filthy peasant ancora attaccati alle loro deboli console. Tranquilli, è un’iperbole, ma è innegabile che il movimento dietro pc gaming sia più attivo che mai e, a dimostrazione della sua salute, ecco arrivare su Steam, sviluppato da The Irregular Corporation – sì, sono proprio quelli di Hatoful Boyfriend – PC Building Simulator, titolo che promette di ricreare su schermo tutti i vari passaggi che portano dall’unboxing fino al cablaggio finale, per costruire modelli di PC sempre differenti.
Breve manuale di istruzioni
PC Building Simulator, come dice il nome stesso, si inserisce in quel filone per così dire simulativo, assieme ad esempio ai vari Car Mechanic Simulator, dove il concetto di divertimento va preso con le pinze, visti i ritmi lenti e la ripetitività delle situazioni, e il fine principale va forse cercato nella sua componente educativa. A differenza dei suoi simili, PC Building Simulator parte però in netto svantaggio sotto questo aspetto: tra chi ci sta leggendo, forse al massimo in un paio saprebbero dove mettere le mani per aprire un motore, per svitare una ruota o per cambiare i tamburi del freno, ma è molto più probabile che una fetta di voi sappia già tutto su schede madri, CPU, alimentazioni e che sia già al corrente dei vari modelli di GPU o, ancora, quali siano le differenze tra i vari socket. PC Building Simulator risulta dunque molto più utile per chi proprio non saprebbe dove metter mano e, nel suo guidare passo dopo passo dopo l’utenza fra le varie componenti, riesce a spiegare in modo agevole come procedere durante la fase di assemblaggio e le compatibilità tra le varie parti. C’è però un grosso interrogativo: la platea a cui si rivolge. Per come è stato pensato, per le sponsorizzazioni e la presenza di molte marche note del settore, PC Building Simulator è evidentemente indirizzato verso gli “smanettoni”, verso chi ama aprire, svitare e rimontare ogni pezzo del suo PC, che però troverà le meccaniche di gioco complesse e appassionanti come collegare i puntini numerati da 1 a 30 sulla settimana enigmistica.
Le basi del mestiere
I singoli passaggi utili per mettere in piedi un pc sono fedelmente riprodotti e nulla viene lasciato al caso. Si parte dall’apertura del tower, si prosegue con l’inserimento della scheda madre, fino ad arrivare al cablaggio finale: ogni vite è esattamente lì dove deve essere, i dissipatori vanno collegati sempre alla scheda madre e non dimenticatevi mai la pasta termica sopra il processore. Il vero problema di PC Building Simulator è che tutte queste operazioni si concretizzano sempre nel medesimo schema ludico e, tramite la pressione del tasto destro del mouse per qualche secondo, ogni azione viene compiuta in pochi istanti, riducendo il tutto ad una continua ripetizione delle stesse routine.Anche qualora ci dovessero essere degli intoppi, il titolo abbonda di avvisi ed indicatori visivi ed è pressoché impossibile rimanere bloccati con una ram in mano senza sapere dove inserirla: proprio questa presenza continua di aiuti conferma ancora una volta come il titolo sia pensato come un manual for dummies, come anche l’assenza – almeno per ora – dei passaggi più complicati e su cui c’è più modo di sbizzarrirsi. Attualmente PC Building Simulator è ancora in Early Access e i contenuti al momento sono solo una parte di quelli che saranno introdotti con la versione 1.0, ma la mancanza ad esempio di sistemi raffreddamento a liquido, di SLI/Crossfire, di modifiche ai case – sì lo so che tra di voi si nasconde qualche bestia di satana pronta a riempire il tower di led e poi di aerografarlo – o di qualsivoglia forma di overclocking pone un freno alle manie da home made tipiche di ama assemblare e sbizzarrirsi con il proprio PC. Quello che invece non manca sono i vari modelli dei componenti principali: grazie ad una serie di collaborazioni con brand assai noti, come MSI, Gigabyte, Zotac, Intel e Corsair, giusto per citarne alcuni, c’è solo l’imbarazzo della scelta su quale scheda video inserire sulla MOBO o sulla quantità di RAM necessarie da montare sulla propria creatura. Sotto questo aspetto c’è ben poco da recriminare, perché i pezzi sono davvero numerosi, nel futuro ne arriveranno di certo ulteriori e ognuno di essi riproduce fedelmente la propria controparte fisica sin nei minimi dettagli, tanto che si potrebbe quasi scambiare PC Building Simulator per uno di quei volantini pubblicitari su cui rifarsi gli occhi davanti alle numerose offerte. Anzi, forse il titolo di The Irregular Corporation non è nemmeno tanto lontano da questo secondo fine pubblicitario.
Il mestiere dell’assistente
In questa fase di accesso anticipato, oltre al tutorial in cui vengono spiegate le basi del gioco, esistono due modalità: la prima è totalmente libera e permette di assemblare il proprio computer con tutta la “libreria” a propria disposizione, spaziando fra costosissime GPU che per colpa dei troppi “minatori” noi poveri utenti PC siamo costretti a vedere col binocolo e scegliendo fra PSU in grado di sostenere un reattore nucleare. Al di là delle manie di grandezza, questa modalità esaurisce presto i suoi argomenti, mentre risulta molto più interessante la carriera. In questa partita ci si trova a gestire un piccolo negozio di assistenza tecnica, a cui si rivolgono i clienti per i più svariati motivi, dalla semplice rimozione di virus all’upgrade dell’hardware, o perché il proprio hard disk non aveva più spazio libero, o perché la memoria non era più sufficiente per far girare adeguatamente i vari titoli. Le situazioni sono piuttosto varie, esiste un certo senso di progressione, nonché una certa sensazione di essere alle prese con un lavoro – abbastanza – vero. La giornata viene infatti scandita dalle nuove mail che arrivano con le varie richieste di chi non è nemmeno capace di togliere la polvere dal case o chi desidera sfruttare 3DMark per vedere fin dove riesce a spingere la propria bestia. Non mancano poi le bollette da pagare e, livello dopo livello, nuovi pezzi vanno ad ampliare la lista del negozio virtuale. Finita la parte manuale, non resta quindi che riscattare l’incasso e lasciare il pc fuori dalla porta dell’ufficio, operazione che porterà all’arrivo di nuove mail e di nuovi lavori. Almeno per ora, questa modalità carriera risulta sì maggiormente valida rispetto alla proprio controparte libera, ma la sfida è del tutto assente, finire in rosso è un’evenienza praticamente assurda e, se avessi saputo prima che per rimuovere dei virus – cosa che che in PC Building Simulator comporta il semplice avvio di un programma – ci sarebbe stato qualcuno disposto a pagare oltre duecento dollari, avrei messo subito in piedi la mia piccola azienda di assistenza tecnica.
4k ce l’ho…
Come i suoi simili, anche PC Building Simulator non fa della componente visiva il suo fiore all’occhiello, ma non è di certo la veste grafica la motivazione per cui acquistare un titolo del genere, anche se, visto che stiamo parlando della gloriosa master race, sarebbe stato lecito aspettarsi 240 fps, 8k e nessun tipo di aliasing, “seghettatura” che purtroppo colpisce praticamente qualsiasi oggetto presente nell’ufficio virtuale. La colonna sonora invece è attualmente composta da poche tracce ma, vista la presenza di un applicativo per riprodurre i brani all’interno del gioco, la speranza è quella di importare in un prossimo futuro le proprie tracce. Infine, si segnala qualche bug di troppo, per fortuna nulla di seriamente compromettente e che non possa essere risolto da qua al lancio.
– Tanti modelli e marche differenti
– Componenti fedelmente riprodotti
– Ottimo manuale di partenza per i neofiti
– Aggiornamenti frequenti
PC Building Simulator, già in questa fase di Early Access, riesce a perseguire il proprio obiettivo e si propone come una discreta esperienza educativa per quelli che hanno poca dimestichezza con la materia, mentre chi già conosce tutti i segreti dell’assemblaggio e ha parecchia confidenza con i singoli componenti presenti dentro un tower, troverà poco appaganti le sfide proposte dal titolo. Ben diverso è il discorso sul lungo elenco di marche e modelli dei singoli pezzi, una vera e propria gioia per gli appassionati in materia che, grazie a PC Building Simulator, possono bypassare le croniche ristrettezze economiche e non badare a spese per comprare quella GPU che hanno sempre sognato. Inoltre, dato il successo che già sta riscuotendo la propria opera, il sostegno di The Irregular Corporation appare costante e sempre volto a migliorare, sia qualitativamente che quantitativamente, PC Building Simulator.