L’universo creato da Eiichiro Oda è sicuramente uno dei più avvincenti, ricchi e dinamici degli ultimi decenni, tanto che il successo di One Piece rimane attualmente ineguagliato dagli altri shonen del panorama. Dal punto di vista videoludico, invece, manca sicuramente all’appello una trasposizione che possa ambire a dare quel lustro alla serie che anche in quest’ambito meriterebbe, e che altre saghe invece hanno trovato. Nel caso speicific, ci sono stati tanti Musou, c’è stato tanto fanservice, ma dal punto di vista ludico i risultati sono stati spesso e volentieri mediocri. Per questo motivo, ogni volta che viene annunciato un titolo a riguardo si spera che possa essere quello buono e con World Seeker ci siamo trovati esattamente nella stessa speranzosa situazione. Dopo il primo trailer e una fase di gameplay hands-off, vista in anteprima durante i LevelUp targati Bandai Namco, ancora non sappiamo dare delle risposte ai nostri dubbi, ma sicuramente possiamo confermarvi che la strada potrebbe essere quella giusta e, perlomeno, non abbiamo a che fare con un nuovo Musou.

L’avventura al primo posto

Che storia vivremo?

Cosa dobbiamo aspettarci dal combat system?
Altro elemento ancora tutto da scoprire, se non per i brevi scontri a cui abbiamo assistito è il combat-system. Compreso che i combattimenti non saranno centrali nella produzione, in OnePiece World Seeker non potranno non esserci le varie mosse speciali della ciurma di Cappello di Paglia, come tutto l’arsenale gum-gum e i vari gear, e dei suoi acerrimi nemici. Per questo motivo, speriamo che quanto visto dal trailer, limitato a pochi combattenti peraltro molto deboli, non sia tutto quello che possiamo aspettarci dal gioco, pensando alla scala dei grandi combattimenti che hanno scritto le pagine degli albi di One Piece.
– Avventura centrale
– Narrativa originale
– Rivisitazione del “One Piece videoludico”
One Piece World Seeker è un capitolo che prende strade completamente diverse da quelle percorse finora da One Piece: l’avventura diventa il fulcro del gioco, comprendendo con essa l’esplorazione di una mappa che sembra molto più grande del previsto. Il One Piece videoludico cerca quindi di essere riscoperto partendo da fondamenta molto diverse da quelle solite e speriamo che l’idea, anche se magari non centrata al primo colpo, possa definire la direzione giusta per il futuro. La narrativa, infine, sarà esterna alla saga in modo tale da evitare che la storia canonica possa diminuire l’interesse nei confronti dell’evoluzione dell’intreccio.