Dopo appena un mese dall’ultima prova, che ci ha permesso di entrare più a fondo nelle meccaniche jRPG di Ni No Kuni II, alla Gamescom abbiamo avuto la possibilità di scoprire qualcosa in più su quell’espediente grafico che, per scelta del team di sviluppo, trasforma Evan e tutti gli altri protagonisti del titolo in versioni chibi. La giustificazione sta nel fatto che nella loro forma meno cartoonesca, gli eroi di Ni No Kuni II sono chiamati a gestire una fase di gioco molto più strategica, che sfocia quasi nel gestionale, per amministrare e ingrandire il regno di Evan, divenuto re a un’età troppo giovane a causa della morte del padre. Nel booth di Namco Bandai, quindi, siamo andati alla scoperta di queste novità per apprendere tutto ciò che riguarda la Kingdom Mode.
Amministra il tuo regnoCome dicevamo, quindi, la più grande delle missioni secondarie che ci aspetta durante Ni No Kuni II è legata all’amministrazione del regno di Evan: dovremo convincere quante più persone a unirsi al nostro regno, così da poter avere tanti sudditi quanti ne serviranno per dimostrare che è il nostro il regno più bello. Da qui, quindi, la necessità di portare a termine quante più missioni secondarie possibili, che si muoveranno tutte sulla base del soddisfare determinate richieste da parte degli NPC, che una volta accontentati potrete invitare nel vostro regno in qualità di sudditi. Va da sé che se la quantità è importante, ancor di più è fondamentale la qualità: avere, pertanto, un mercante semplice sarà utile per effettuare acquisti e per avere equipaggiamenti migliori, ma avere con voi un portuale o comunque una persona addetta alla creazione di imbarcazioni vi permetterà di ampliare il vostro raggio d’azione e raggiungere luoghi che altrimenti rimarrebbero inesplorati. Un sistema che vi spingerà, così, a cercare anche le sub-quests che maggiormente vi possono supportare e aiutare a far crescere il vostro regno. Una volta che avrete tutto al proprio posto, però, non pensiate che sia finito qui, perché l’erba del vicino è sempre più verde e in questo caso l’erba migliore ce l’avete voi: per questo i regni vicini decideranno di venirvi addosso e attaccare i vostri confini, così da poter trarre vantaggio da un assedio. Da qui si entra nella modalità Schermaglia, che prende un po’ di ispirazione da Pikmin per i movimenti dei personaggi a schermo. Nei panni di Evan, che non potrà mai combattere né toccare un nemico, guideremo le nostre truppe all’assalto delle guarnigioni nemiche, per anticipare il loro assedio e rimandarli al proprio regno. La mappa si rivestirà, quindi, da terreno di battaglia, con qualche avamposto a fare contenimento e delle torrette a difendere la nostra avanzata: nella demo provata avevamo soltanto due truppe a disposizione, una rossa composta da guerrieri armati d’ascia e una gialla che si componeva di arcieri. Utilizzando i tasti dorsali era possibile far muovere, attorno all’orbita di Evan, le due truppe per avere così in posizione di sfondamento i guerrieri e in posizione di ripiegamento, dietro il nostro re, gli arcieri pronti a colpire dalla distanza. Ci è stato spiegato che, come era facile intuire, ci sarà anche una terza tipologia di truppa, di colore blu, che comprenderà guerrieri armati di lance: il sistema di combattimento è molto semplice e si affida al canonico triangolo del carta, forbice, sasso, con una truppa che avrà sempre la meglio sull’altra seconda delle armi utilizzate. Protetti da questo piccolo esercito ci si muove nella mappa sia per sconfiggere le truppe avversarie sia per debellare eventuali torre di difesa: sebbene fosse una build non definitiva e gli stessi sviluppatori, durante l’intervista, ci hanno confermato che stanno ancora perfezionando alcuni degli elementi della Kingdom Mode, la schermaglia ci è sembrata davvero troppo semplice. La nostra vittoria è stata rapida e indolore, così come il nostro incedere è stato perentorio, supportato anche dalle abilità speciali delle nostre truppe, con gli arcieri capaci di curare e dare un boost nella salute e gli spadaccini capaci di caricare le truppe avversarie. Il sistema di movimento è molto immediato e facile da comprendere, tant’è che ci siamo trovati subito a nostro agio, ma c’è da dire che sul finire della nostra missione ci siamo ritrovati leggermente spaesati quando, dinanzi al nulla più totale, non avevamo capito come terminare l’assalto. Di lì a poco ci siamo accorti che dietro le nostre truppe ci eravamo lasciati alle spalle un soldato nemico, che nel nostro incedere era sopravvissuto all’assalto e aspettava di essere sconfitto: siamo quindi dovuti tornare all’inizio della mappa per stenderlo e ottenere, così, la vittoria. Insomma una modalità strategica molto basilare, che non si è dimostrata particolarmente profonda, ma che confidiamo possa dare più soddisfazione nelle prossime prove, quando sicuramente dovremo confrontarci con dei regni più avanzati e più aggressivi. Inoltre la curiosità di poter mettere in campo più truppe, da parte nostra, è alta, così da capire in che modo poterle sfruttare tutte attorno a Evan.
In fondo al marAggiungiamo anche che, durante la presentazione, ci è stato mostrato un nuovo regno e un nuovo personaggio annesso: Ni No Kuni II, d’altronde, ha ancora tanto da far vedere e il rinvio al prossimo 19 gennaio ha costretto il team di sviluppo a svelare ancora qualche dettaglio, così da non lasciare a tacere l’hype sul titolo. Il viaggio di Evan, come noto, ci porterà ad attraversare diversi continenti e una geografia abbastanza espansa. In ogni zona avremo un regno ben preciso, per un totale di quattro, gestiti da re e regine. Evan è il re del primo di questi, da dove inizierà la nostra avventura, ma un sovrano completamente diverso da tutti gli altri, com’è facile intuire dal fatto che la corona si è posata sulla sua testa a soli undici anni. Il secondo regno nel quale ci ritroveremo presto, e del quale dovremo fare conoscenza quanto prima, è fortemente ispirato alla cultura cinese, come ci viene mostrato dal team di sviluppo, mentre il terzo sarà rappresentato a mo’ di barca rovesciata, all’interno della quale troveremo un villaggio. Il più particolare, però, è sicuramente il quarto, che si sviluppa completamente sott’acqua, un regno completamente nuovo gestito da Nerea, la regina di Hydropolis, una regnante molto saccente e viziata che per fortuna si lascia affiancare da Leander, il suo consigliere, chiamato a mitigare sempre la situazione e renderla il più vivibile possibile. A protezione del regno troveremo Brineskimmer, un mostro guardiano che difende Hydropolis e che, a detta del team, richiederà una strategia molto complessa e le vostre migliori skill per poter essere abbattuto.
– La Kingdom Mode è effettivamente enorme
– Artisticamente i nuovi mondi promettono bene
Ni No Kuni II ci ha presentato una grande fetta delle sub-quest che andremo ad affrontare: la Kingdom Mode sembra essere qualcosa di davvero molto grande e molto ambizioso, ma per adesso si è dimostrata soltanto un’aggiunta che non ci trasmette quell’hype necessario per andare a sfidare i regni vicini. L’avventura principale resta il fiore all’occhiello, in attesa di poter scoprire di più sulla trama, ma confidiamo in quei ritocchi che ci sono stati anticipati per poter tornare nella Schermaglia con una rinnovata voglia di guidare le nostre truppe e avere il regno più grande e bello di sempre.