Era già nell’aria da qualche mese. Una mezza voce qui, una grande speranza là, e alla fine è arrivato l’annuncio che in molti aspettavano. Sul palco del PlayStation Experience viene rivelato al mondo con un trailer Ni No Kuni II: Revenant Kingdom, seguito sviluppato sempre da Level-5 in esclusiva per PlayStation 4.
Ritorno a GatmandùLa prima cosa che salta all’occhio è la direzione artistica. Pur non essendo esplicitamente citati lo Studio Ghibli o il maestro Miyazaki, apprendiamo dai titoli di coda che il character design è affidato a Yoshiyuki Momose, comunque collegato al famoso studio di animazione giapponese, e l’impatto visivo ci rimanda assolutamente al primo capitolo. La cosa, chiaramente, ci fa molto piacere.Questa nuova avventura ci metterà nei panni di un nuovo e inedito trio guidato da un biondo ragazzetto chiamato Evan, mentre non sembra voler riproporre nessun personaggio giocabile già conosciuto. Vecchia conoscenza invece è la cara vecchia Ding Dong Dell, o Gatmandù nella traduzione nostrana, di cui il protagonista è il legittimo erede al trono. L’appartenenza di quest’ultimo alla curiosa città è ostentata anche da un paio di orecchiotte feline che sfoggia sulla sua chioma bionda.
Non solo un seguito..?Cosa dobbiamo quindi aspettarci da Ni No Kuni II? O meglio, cosa vorrebbero trovare i videogiocatori in questo nuovo capitolo? Ci è difficile – allo stato attuale – chiamarlo sequel proprio perché non sono state rivelate informazioni riguardo al mondo di gioco e la trama in esso svolta. Le avventure del Re Evan si svolgono prima o dopo quelle di Oliver? Saranno collegate in qualche modo le storie dei due ragazzi o tutto ciò che li accomuna è aver messo piede almeno una volta a Gatmandù? La presenza dello stregone con una maschera da cobra potrebbe aver a che fare con il Re dei cobra Kaah? Personalmente la speranza è che le trame abbiano giusto qualche punto di contatto, sia per giocare sui ricordi di chi ha potuto giocare al primo Ni No Kuni e sia per arricchire entrambe le esperienze vicendevolmente, senza però scadere nella propedeuticità. Pochi dubbi comunque sulla qualità della narrativa, con la quale gli sviluppatori hanno sempre dimostrato, anche grazie alla saga del Prof. Layton, di saper intrattenere il proprio pubblico a prescindere dall’età.Il fattore di maggior rilevanza dovrà sicuramente essere il passaggio da PS3 a PS4. Già su old gen il mondo disegnato e animato dallo Studio Ghibli è apparso vasto, ricco e vario. Ciò può solo farci sperare in un ulteriore salto in avanti, per quanto riguarda le possibilità esplorative offerte al giocatore. Un numero maggiore di luoghi da visitare, segreti da trovare, dungeon più articolati ed avvincenti, città maggiormente esplorabili che aiutino il giocatore ad integrarsi e interagire con la lore che lo circonda.Grandi aspettative saranno certamente riservate da tutti gli appassionati ai famigli. Girare per il mondo alla ricerca dell’elemento battagliero da inserire nel proprio team, che avesse il giusto equilibrio tra pucciosità, potenza bruta e alchimia, è stata per chiunque un’operazione che ha portato via decine di ore. Inutile anche dire che il metro di paragone inevitabilmente si rifà ai mostriciattoli tascabili di casa Nintendo, e proprio su questo gli sviluppatori di Level-5 potrebbero forse migliorare ulteriormente le meccaniche già viste. Pur non disprezzando l’idea che vengano riconfermati tutti gli elementi già noti, un grosso arricchimento – sia prettamente numerico che di varietà – è quantomeno auspicabile. Una ampia scelta sotto tutti i punti di vista che possa creare indecisione nel giocatore e richiedergli molto tempo e molto impegno per costruire il team perfetto, in linea con i propri gusti. Ci sarà senz’altro molto da lavorare per garantire un certo equilibrio tra i famigli, così da poter scongiurare che ci siano elementi così forti da diventare un must per chiunque, cosa che andrebbe a limitare fortemente la personalizzazione del team. L’altro aspetto importante sarà lo sviluppo di questi. In molti trovarono una comoda scorciatoia nell’allenamento, facendo stragi di tenerissimi Tokozzz. Insomma vorremmo vedere meno enfasi sul grinding, in sostanza, mentre l’aggiunta di un eventuale breeding potrebbe essere una vera e propria svolta, e una ovvia fine della vita sociale di chi lo giocherà. Un approfondimento delle varie evoluzioni e delle abilità magiche potrebbero aggiungere spessore e strategia al gameplay, ma starà agli sviluppatori riuscire a migliorarsi senza gravare sull’accessibilità delle meccaniche di gioco.
– Nuovi personaggi, nuova storia e nuove locations
– Comparto artistico di grande livello
– Seguito di uno dei JRPG più belli della scorsa gen
L’annuncio di Ni No Kuni II: Revenant Kingdom è arrivato per salvare gli spettatori dopo un’oretta abbondante di sostanziale noia al PlayStation Experience e accendere l’hype negli amanti dei jrpg possessori di una PS4. Il trailer mostrato ha già fatto capire che c’è all’orizzonte una grande esclusiva molto attesa, che riprende in buona parte la scintilla già vista nel primo gioco di quella che ormai è da considerarsi a tutti gli effetti una serie. Tantissimi buoni propositi, tantissime aspettative e tantissimo lavoro accompagneranno Ni No Kuni II fino al suo dayone, sperando che riesca a riconfermarsi ad alto livello e, egoisticamente parlando, non ci metta troppo ad arrivare tra le nostre smaniose manine.