Ad un passo dall’E3 2017 e da EA Play, un po’ a sorpresa, Electronic Arts e Ghost Games hanno anticipato i tempi e annunciato con un solo giorno di preavviso Need for Speed Payback. Il brevissimo teasing ci ha permesso, negli ultimi giorni, di ipotizzare sull’ambientazione del nuovo capitolo della serie, e poco, pochissimo altro.
Alla luce del trailer di oggi, dunque, cosa sappiamo su Need for Speed Payback? In primis, quanto emerge dal filmato – “registrato in Frostbite” e indicativo dell'”esperienza di gioco” – è l’intenzione di ritagliarsi uno spazio nel segmento action driving, ossia del sotto-genere che al cinema mette insieme bolidi ed esplosioni con il fil rouge dell’adrenalina. Una deriva hollywoodiana che, almeno a giudicare da questi primi virgulti, non sembra andare ad intaccare la natura di Need for Speed. Come dimostrato dal reboot di appena due anni fa, lo studio svedese che ha raccolto l’eredità di Criterion Games sa bene cosa piace e cosa no agli appassionati della serie, e quindi componenti quali la personalizzazione e gli inseguimenti a base di polizia sono tutt’altro che spariti. Non siamo di fronte ad una sottrazione, insomma, quanto al desiderio di abbracciare, complice il successo al cinema di Fast & Furious, gli appassionati del genere action che non mangiano pane e corse clandestine. A giudicare la mancanza di verve degli ultimi episodi, è lecito che si sia tentata questa strada, così com’è lecito restare in ascolto interessati in vista del lancio di metà novembre.
Una questione personale
In Need for Speed Payback vestiremo i panni di tre personaggi – Tyler, il Pilota; Mac, l’Attore; Jess, la Guida – in una lotta senza quartiere con la Loggia, una potente organizzazione che ha messo le mani sull’intera città di Fortune Valley e influenza anche le azioni di una polizia che ci darà la caccia in maniera ancora più “cattiva”, se possibile, rispetto al passato. Il primo trailer di Payback ci anticipa che il trio ha subito un tradimento da parte di una (ormai ex) componente del gruppo, una donna di cui sentiamo la voce ma non vediamo le fattezze. Al puro ingrediente della competizione se ne aggiungerà pertanto, con ogni probabilità, uno sentimentale, e in tal senso anche il coinvolgimento di un personaggio chiamato “l’Attore” lascerebbe persino immaginare attività extra veicolari come nel non memorabile Need for Speed: The Run. Senza fare troppi voli pindarici, la clip pubblicata in occasione del reveal mette al centro della scena una missione incentrata sul furto, o sulla distruzione, di un prezioso carico della Loggia. Possiamo ritenerlo un esempio della varietà dei compiti che ci verranno assegnati nel corso dello story mode, più ramificato di un semplice correre da un punto A ad un punto B e sperare di avere un bolide abbastanza veloce da tagliare il traguardo per primo. Ciò non toglie che la personalizzazione, cavallo vincente della serie, sarà parte integrante della trama. Ci tengono a sottolinearlo, i ragazzi di Ghost Games, perché sanno quanto l’userbase ci tenga, e presumibilmente, in virtù di questa passione per il tuning che non muore dai tempi di Underground, avremo per le mani una scalata ai ranghi cittadini e del denaro da accumulare. Magari partendo dai bassifondi, nel tentativo di guadagnarci una supercar o far diventare tali i rottami arrugginiti che potremo customizzare da un punto di vista non solo estetico ma anche, e soprattutto, meccanico.
Viva Fortune Valley
Lo skyline cinguettato a mezzo Twitter pochi giorni fa aveva tratto un po’ tutti in inganno, suggerendo che avremmo sfrecciato per le strade di Seattle, complice lo Space Needle sull’estrema destra. E, invece, Need for Speed Payback ci dà il benvenuto a Fortune Valley, una località fittizia che richiama palesemente, con gli opulenti grattacieli e le aride strade extra urbane, la Las Vegas dei giorni nostri. Se non bastasse il trailer, il comunicato che ne ha accompagnato la presentazione cita esplicitamente “i casinò della città”, finiti nelle mani della pericolosa Loggia insieme sia ai criminali che alle forze di polizia. Come da tradizione, Fortune Valley sarà un sostanzioso open world, esplorabile in tutta libertà per selezionare nuovi eventi o soltanto per provare una personalizzazione più spericolata del nostro mezzo.
Torna, allo stesso modo, il ciclo giorno/notte, che con ogni probabilità ci darà la possibilità di partecipare a diverse tipologie di sfide e con un differente grado di pressione da parte delle forze dell’ordine. Sarà interessante vedere come si tradurrà in termini di giocabilità la commistione di scagnozzi della Loggia e polizia, se ci sarà una sostanziale differenza nelle loro caratteristiche e se dovremo utilizzare, ad esempio, un bolide anziché un altro per tener testa ai rispettivi “arsenali”. Per scoprire questo e tanti altri dettagli su Need for Speed Payback, teniamo duro fino al sabato 10 giugno, ore 22:00, quando Electronic Arts e Ghost Games ci mostreranno per la prima volta il gameplay del secondo capitolo della serie curato dallo studio di Göteborg. La corsa verso l’uscita del 10 novembre è appena iniziata.
– La Loggia è una premessa interessante
– Il gameplay tipico della serie
Con il reveal di oggi abbiamo appena scalfito la superficie di Need for Speed Payback, grazie ad un trailer che lancia alcuni spunti sulla diversità – di ambientazione e narrazione – del nuovo capitolo rispetto al recente reboot. Se quest’ultimo giocava semplice, per questioni di necessità, Payback mostra la volontà di tornare a complicare le cose, nel senso buono del termine, e restituire al franchise l’ampio respiro su cui si è costruita l’ampia fanbase di Need for Speed. La promessa della rinuncia all’always online può accompagnare solo.