Anteprima

NBA 2K16

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Durante la prima giornata di Gamescom siamo stati ospiti di 2K per vedere da vicino la nuova incarnazione di NBA. Ci saremmo in verità aspettati molto di più dalla presentazione, che si è rivelata però piuttosto striminzita nella durata, al punto da non lasciar trapelare quasi nulla sulle effettive migliorie del titolo.
L’anima del basket
Nella piccola saletta allestita per l’occasione, uno sviluppatore ci ha mostrato solo un breve video di NBA 2K16, capace comunque di fare una rapida panoramica sulle novità della nuova versione del titolo. Non era dunque un hands-on né tantomeno un hands-off, ma solo un filmato che abbiamo potuto visionare in anteprima, che non differisce molto da quelli promozionali che circolano solitamente in rete poco prima dell’uscita di un titolo. 
Il video si apriva incensando la serie, che ha ormai raggiunto un volume di vendite davvero impressionante, dimostrando che si tratta a tutti gli effetti di un brand completamente consolidato anche qui da noi. 
L’elemento di assoluta importanza, anche quest’anno, è il corposo utilizzo del mocap, che vede i migliori atleti mondiali prestare le loro movenze per restituire ai giocatori una sensazione di massimo realismo. Aspettatevi pertanto una maggiore cura nelle animazioni, ancora più affinate rispetto all’edizione dello scorso anno. Non che ce ne fosse davvero bisogno, sia chiaro, ma è evidente la volontà da parte degli sviluppatori di migliorare costantemente il proprio prodotto allo scopo di avvicinarsi a un’autenticità dei movimenti semplicemente inattaccabile. A tal proposito, all’interno del filmato era possibile intravedere qualche scorcio di gameplay che dimostrava inequivocabilmente le migliorie apportate dal punto di vista delle animazioni e della resa visiva generale, ancora una volta di grandissima qualità.
Fuori dal campo
La caratteristica più importante di quest’anno, messa in evidenza da diversi poster promozionali presenti nella fiera di Colonia, è indubbiamente la preziosa presenza di Spike Lee. Il regista di Atlanta, famoso per aver portato alla ribalta tematiche sociali e politiche legate al razzismo, dirigerà la nuova modalità carriera. Aspettatevi pertanto una profondità maggiore rispetto al passato e una sensibilità spiccata verso gli argomenti che da sempre sono legati ai tanti ragazzi afroamericani che partono dalla strada e tentano di nobilitare la propria passione diventando una star del basket. Non abbiamo ancora elementi per giudicare l’operato di Lee, ma dal filmato era possibile evincere la grande meticolosità con la quale il cineasta dirigeva le scene. 
Non c’è molto altro da dire sulla presentazione a cui abbiamo assistito, se non che le leaderboard saranno continuamente aggiornate a cadenza giornaliera, che ci sarà una maggiore cura per quanto riguarda My Team e My GM, e tutta una serie di migliorie diffuse che faranno la differenza tra NBA 2K15 e la versione aggiornata che arriverà nei negozi a breve.
Ci saranno inoltre dodici Legendary Team ed è stata curata maggiormente anche la cosiddetta 2K TV, con nuovi episodi che arriveranno regolarmente.
Infine, non mancherà naturalmente una nuova colonna sonora curata da artisti ben noti in ambito rap e hip-hop, che vi accompagnerà nella navigazione dei menù prima dei match e durante fase gestionale del titolo.
Vorremmo tanto poter parlare di tutto il resto e darvi qualche feedback in più per quanto riguarda il comporto tecnico e le effettive migliorie legate al gameplay, ma la presentazione allestita in occasione della Gamescom non ce lo consente, né ci permette di sbilanciarci in modo decisivo. Da quello che si è intuito dagli stralci video, tuttavia, non abbiamo grossi motivi di dubitare della grande qualità del titolo, che anzi pare voler dare un valore aggiunto non da poco, che porta il nome di Spike Lee.

– Modalità carriera diretta da Spike Lee

– Mocap migliorato

Non abbiamo visto nulla di realmente sostanzioso di NBA 2K16, ma solo un filmato di pochi minuti che faceva una panoramica generale sulle novità che vedremo quest’anno. La più importante è sicuramente la presenza di Spike Lee che dirigerà la carriera, ma non mancano ovviamente migliorie a tutto tondo su tutte le modalità di gioco. Per il comparto tecnico e il gameplay, invece, siamo costretti a rimandarvi alla prossima occasione.

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