Anteprima

Moss, provato il promettente gioco per PlayStation VR

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Playstation VR  è ormai entrato pienamente nel suo secondo anno di vita, un anno che, fino ad ora, si compone di uscite forse meno altisonanti del passato, ma sicuramente interessanti. Tra questi titoli rientra sicuramente Moss, un curioso mix di puzzle, platform ed action dalle tinte fiabesche che vede come protagonista una minuscola topolina di nome Quill. Oggi siamo qui per darvi un piccolo assaggio del gioco, in attesa della recensione.
C’era una volta una topolina di nome Quill…
Il gioco si apre mettendoci di fronte ad un libro di nome Moss. Ci troviamo all’interno di quello che ricorda un luogo di culto, e non abbiamo altra scelta che sfogliare le pagine del libro che abbiamo davanti tramite una sfera blu che rappresenta il nostro Dualshock 4. Nel momento in cui iniziamo a girare le pagine, una voce narrante femminile comincia a raccontarci una storia, mentre i disegni del libro si muovono mimando le vicende narrate. E’ così che facciamo la conoscenza di Quill, la vera protagonista del gioco, venendo a conoscenza, nel frattempo, del background narrativo del mondo in cui vive la topolina. Precisiamo subito che il gioco non è stato tradotto in italiano: fortunatamente è presente la possibilità di visualizzare dei sottotitoli, anche se sempre in inglese. La storia viene narrata come una fiaba, impressione confermata anche dal primo impatto visivo con il mondo di gioco: un mondo fatto di colori sgargianti e vivaci che dipingono uno scenario che sembra uscito da un libro di illustrazioni per bambini, di cui semplicemente non si può fare a meno di innamorarsi. Il gioco viene visto con una visuale dall’alto, e le schermate sono fisse: in questo caso, il valore aggiunto da Playstation VR sta nella possibilità di osservare tridimensionalmente il mondo che ci troviamo davanti, elemento che va ad incidere anche sul gameplay, come vedremo nel prossimo paragrafo. L’aspetto grafico è ben riuscito, senza singhiozzi di sorta, ed anche se Moss non si classifica certamente tra i titoli più impressionanti visti su PS VR, possiamo certamente dire che si colloca comunque in una buona fascia qualitativa, grazie anche alla poca presenza dell’effetto blur. Anche la colonna sonora ci è apparsa molto buona, con temi medievaleggianti che vanno a fare da eco all’atmosfera fiabesca che permea il titolo.
Avventure nel mondo delle fiabe
Come dicevamo, il gioco viene visto con visuale dall’alto su schermate fisse. Controlleremo Quill direttamente attraverso l’analogico sinistro, facendola saltare e attaccare con i classici tasti croce e quadrato. Alla possibilità di controllare Quill si aggiunge quella di intervenire direttamente sul mondo di gioco: muovendo il Dualshock potremo interagire con alcuni oggetti, spostandoli o sollevandoli. Il nostro intervento sarà fondamentale per permettere a Quill di proseguire nella sua avventura, facilitando il suo passaggio da una sezione all’altra. Fino ad ora, il gioco si è composto perlopiù di sezioni platform alternate a dei semplici enigmi, ma non dubitiamo che il gioco diventerà più difficile con il proseguire dei livelli, facendoci finalmente utilizzare la spada di cui Quill è armata e mettendoci di fronte ad enigmi più complessi. Abbiamo rilevato la presenza di due tipi di collezionabili: anche se ancora non abbiamo chiaro il loro scopo, si tratta sicuramente di un elemento che andrà ad incidere in positivo sulla rigiocabilità dei singoli livelli di cui il gioco si compone. La brevità dei livelli, inoltre, viene incontro a chi dovesse avere problemi con le lunghe sessioni con PS VR: fortunatamente, ci saranno molte occasioni per fare delle pause, senza contare che, proprio per la sua struttura, Moss non dà alcuna sensazione di nausea.

– Atmosfera fiabesca irresistibile

– Semplice ma divertente

A pochi giorni dal suo rilascio ufficiale, Moss si conferma come uno dei titoli più interessanti di questo secondo anno di Playstation VR, grazie alle sue irresistibili atmosfere fiabesche e ad un gameplay che, nella sua semplicità, riesce a divertire. Resta da vedere la tenuta del gioco sulla lunga durata, che dipenderà molto dalla varietà di situazioni che gli sviluppatori hanno inserito nel loro titolo. Vi invitiamo a rimanere con noi nell’attesa della recensione completa, presto in arrivo sulle nostre pagine.

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