Con un recente Direct pensato per il solo Giappone, Nintendo ha tirato un paio di bombe inaspettate che hanno rapidamente riacceso l’attenzione nei confronti del 3DS. No, un attimo.. “inaspettate” non è la parola giusta. In fondo una di queste bombe è l’arrivo di Monster Hunter X (inteso come “cross” non dieci), un titolo che un po’ tutti avevano previsto, trattandosi di una delle ultime proprietà intellettuali di Capcom capaci di far fare soldoni alla casa nipponica.
Monster Hunter non è però un marchio che tira soltanto nella terra dei samurai, anche dalle nostre parti va che è una meraviglia, specialmente su console portatili. Il fatto che il prossimo capitolo sia pensato ancora una volta per il 3DS, dunque, non ci stupisce affatto, anche se ammettiamo di aver sperato in un annuncio per le console maggiori. Sì, ne siamo consapevoli, con le risorse attuali di Capcom pensare a un Monster Hunter tripla A con engine nuovo di pacca era una scommessa persa in partenza, un videogame costruito attorno allo stesso engine e alla stessa piattaforma è pur sempre molto più facile da sviluppare, tuttavia ciò non significa necessariamente che il nuovo capitolo della serie non possa rappresentare un bel passo avanti per gli aspiranti cacciatori di mostri. Vediamo insieme perché.
Vecchio e nuovo
Dal trailer mostrato il titolo può sembrare un reskin con qualche nuova meccanica, ma si tratta solo di un’illusione. Le novità introdotte sono in realtà più significative del previsto, e sono comprensibili grazie ad alcune dichiarazioni degli sviluppatori e all’analisi del gameplay mostrato.
Cominciamo dalle basi: i villaggi. Ci sarà un nuovo villaggio iniziale chiamato Beruna e questo sarà accompagnato da altre location viste in capitoli passati della saga. Il villaggio, tuttavia, non sembra pieno di vita e completo nel trailer, una caratteristica che lascia intuire una sua possibile gestione. Ci aspettiamo di arrivare in una cittadina di partenza scarna e senza negozi, da upgradare missione dopo missione per ottenere nuovi vendor e altre chicche. Non troppo diverso da quanto accadeva già con la campagna di Monster Hunter 4, chiaro, ma con un effetto più tangibile sull’aspetto del vostro hub almeno.
La campagna, peraltro, tornerà quasi sicuramente, con quattro nuovi mostroni pronti per essere affrontati. I nomi ci sono ignoti, ma al momento si è visto un simil-tirannosauro corazzato arrabbiatissimo, un dragone acquatico, un mammuth roccioso con la tendenza a caricare a testa bassa, e un drago volante color smeraldo con ali da insettoide. Tutte bestie al solito ferocissime e spettacolari, che andranno ad aggiungersi alle vecchie conoscenze.
Ci aspettavamo qualche mostro in più? No, ma lo avremmo apprezzato. Perlomeno pare che Capcom abbia inserito nel gioco svariati mostri minori extra, e una zona di caccia completamente nuova dall’aspetto vagamente preistorico. Confermate anche nuove piante, e il ritorno delle meccaniche di scalata e “arrampicata” sui nemici, anche se una delle tipiche cavalcate dopo l’atterramento non la si è ancora vista.
Restano le armi, cambiano i guerrieri
Queste sono però inezie, la ciccia vera inizia ad arrivare quando ci si addentra nel fulcro di Monster Hunter X, che è ancora una volta il combattimento. Per chi non conosce la serie, i Monster Hunter offrono numerose armi estremamente diversificate, con livelli di complessità nettamente superiori a quanto ci si aspetta solitamente dal videogioco commerciale medio. Ogni arma ha finezze e sfaccettature che la rendono unica, ogni arma necessita ore e ore di pratica per esser padroneggiata a dovere, ogni arma ha una funzione specifica in un gruppo, che la rende più o meno efficace contro determinati tipi di mostri o per ottenere specifiche parti necessarie per il crafting.
Qui le armi sono rimaste 14, all’apparenza senza new entry, ma i cacciatori sono stati modificati, poiché gli sviluppatori sembrano voler puntare alla personalizzazione. In pratica ora saranno selezionabili quattro differenti stili di gioco, su cui Capcom ancora non si è sbottonata ma le cui funzionalità sono abbastanza intuibili dall’osservazione diretta.
Cercheremo di esser più chiari: nel filmato di gameplay si vedono utilizzare delle super mosse, un’altra grossa novità per la serie, apparentemente legate agli stili. Ogni arma pare dotata di supermosse multiple, considerando che lo spadone dimostra di averne due diverse nel video e queste sono quasi di certo correlate allo stile scelto.
Esempio lampante, la prima mossa dello spadone è una carica colorata, che sembra mutare le sue meccaniche di utilizzo in modo simile a quelle della spada lunga, mentre la seconda è un attacco brutale dopo un balzo sul mostro, che dovrebbe indicare almeno uno stile incentrato su mounting e combattimento aereo. Non finisce qui, perché il bastone insetto, dal canto suo, pare offrire una cura ad area, mentre l’arco un buff dopo un colpo in aria, mosse che implicano almeno uno stile pensato per il supporto. Se uno stile puntasse davvero a rendere il cacciatore un support, e tra i 4 stili ci fosse, come logica vuole, una forma spiccatamente difensiva, i dubbi rimarrebbero solo sugli stili offensivi, che paiono essere delle varianti che mutano l’uso dell’arma, come visto nello spadone usato come una spada lunga e viceversa, o strategie incentrate sui colpi a carica, stando ai colpi rinforzati sferrati dalla charge axe, dal martellone, dalla gunlance e dal corno nel video. L’unica certezza? Stili e mosse speciali, se selezionabili a parte, potrebbero aumentare mostruosamente (HA!) la già notevole varietà del gameplay e aiutare i veterani a non provare noia durante le tante battaglie che, inevitabilmente, si troveranno a ripetere anche in questo capitolo.
Poco da dire in chiusura sul comparto grafico. Il motore usato è chiaramente lo stesso di Monster Hunter 4, e pur facendo sempre la sua porca figura non ci aspettiamo un passo avanti titanico. Speriamo più che altro in un restyle completo di certe vecchie armature, e nell’inserimento di armi e corazze ancor più spettacolari di quanto già visto nella serie.
– Stili e nuove mosse speciali potrebbero aumentare di molto la varietà
– 4 nuovi mostri principali
Monster Hunter X non è il Monster Hunter su console maggiore che molti fan desideravano, ma sembra comunque avere le carte in regola per sviluppare ulteriormente il già solido gameplay della serie. Le novità introdotte sono tutte molto interessanti e se ben implementate potrebbero dar vita a un altro capitolo di qualità di questa saga, anche se al momento è difficile dire se i nuovi contenuti e i cambiamenti agli altri fattori risulteranno altrettanto soddisfacenti visto il periodo di sviluppo piuttosto breve. Non resta che aspettare, il marchio al momento è il pilastro più solido su cui si regge Capcom, dubitiamo che possa vacillare con questo capitolo.