Anteprima

Mindjack

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a cura di AleZampa

Una sola idea, seppur buona per quanto non del tutto originale, può bastare a giustificare di per se un intero titolo? E’ questa la domanda, per non dire scommessa, che si fanno (e fanno di conseguenza a noi) i ragazzi di Feelplus attraverso lo sviluppo di Mindjack, shooter in terza persona sviluppato per conto di Square Enix sul quale regna ancora un certo mistero nonostante si sia ormai prossimi al rilascio sul mercato. Come dicevamo l’unica cosa davvero certa di questo titolo, che strizza non poco l’occhio al pubblico occidentale, è che verterà quasi totalmente sul controllo della mente altrui (il Mindjack per l’appunto) e le sue relative ripercussioni sul gameplay, che sembra ispirarsi, anche qui senza nascondersi troppo a Gears of War per quanto riguarda le meccaniche di shooting, e a Demon’s Soul per quanto concerne invece l’impianto multiplayer. Ma andiamo ad analizzare ora con ordine tutto ciò che il promettente titolo di Square Enix ci offrirà alla fine di gennaio, periodo della sua uscita.

Fight the System!Innanzitutto la trama, che ad esseri sinceri è tutto tranne che innovativa: siamo nel 2031 a San Mira e, manco a dirlo, a farla da padrone sono le solite colossali corporazioni che estendono il loro potere oltre che sui governi anche su ogni aspetto della vita quotidiana. Tra queste spicca in particolare la Nerkas Solution, che sfruttando la posizione di dominanza concessale dalla commercializzazione di speciali auricolari capaci di tenere in costante comunicazione (e connessione alla rete) le persone, ha sviluppato un sistema grazie al quale riesce a prendere letteralmente possesso della mente di tutti gli utilizzatori di suddette auricolari. Nei panni di Jim Corbijn, agente federale a cui è stato affidato l’incarico di ritrovare l’ex soldatessa Rebecca Weiss, dovremo quindi cercare di capire innanzitutto perché la nostra missione è così importante, e, tanto per gradire, sgominare i piani dell’Esercito e della Nerkas prima che riescano a impossessarsi totalmente delle menti di metà della popolazione.Ciò che fa di Mindjack un titolo con del potenziale e non il solito tentativo di una casa giapponese di ingraziarsi il pubblico occidentale, è la decisione degli sviluppatori di puntare tutto sul Mindjacking, ovvero quella procedura che consente di prendere possesso della mente altrui. Ma andiamo con ordine: l’impianto di gioco è quello di un classico third person shooter alla Gears of War, con frenetici scontri a fuoco e l’uso massiccio del sistema di copertura per poter guadagnare terreno. Quello che però è nuovo è la possibilità che ci verrà data di agire direttamente sulle menti di nemici e passanti, attraverso le abilità di Enslaving e Mindjacking. Con la prima saremo in grado, previo precedente indebolimento, di impartire specifici ordini a nemici che abbiamo appena abbattuto o a semplici passanti, ampliando così non di poco le possibilità strategiche offerte da questo genere di giochi. Sarà infatti possibile ad esempio indebolire un soldato e obbligarlo poi a combattere al nostro fianco, organizzando magari un diversivo o impiegandolo come esca. Questa possibilità è inoltre estesa anche a macchine e animali, non solo quindi ad altri esseri umani. La seconda abilità, vero motore dell’intera produzione, è per l’appunto il Mindjack, e cioè la capacità di prendere direttamente il controllo del malcapitato sfruttandone così le abilità e le eventuali armi equipaggiate. Mentre la nostra “volontà” sarà in un corpo diverso da quello di partenza, sarà l’intelligenza artificiale a prendersi cura del nostro corpo, mantenendo perlopiù un atteggiamento di prudente copertura o affidandosi alle cure della nostra partner Rebecca, che sarà in grado di curare le nostre ferite. Inutile dire che una possibilità del genere apre diversi scenari, che potranno variare dal semplice sfruttamento di un soldato nemico meglio armato di noi, fino all’utilizzo di un ignaro passante per poter cogliere di sorpresa il nemico.

Hybrid perpetual multiplayer game within a single-player environmentSebbene il titolo di cui sopra possa sembrare incomprensibile ai più, non è altro che la descrizione data dagli sviluppatori al particolare impianto single/multiplayer di Mindjack. Durante qualsiasi momento della nostra partita infatti si potranno unire a noi altri utenti attraverso il collegamento internet, che avranno la possibilità di schierarsi con o contro di noi (segnalati da apposite nuvolette colorate, rosse per gli avversari, blu per gli alleati), trasformando così l’intero gameplay in una costante modalità cooperativa piuttosto che competitiva. Durante queste sessioni sarà consentito solo all’host (il personaggio che “ospita” gli altri giocatori) di eseguire le manovre di Enslaving, mentre tutti saranno in grado di prendere il controllo di altri NPC tramite il Mindjack, host compreso, il quale dovrà però badare anche al suo corpo originario, fardello che gli ospiti (chiamati Hacker) ovviamente non avranno.Questa modalità, vera caratteristica del titolo, potrà essere al contempo ciò che farà elevare il prodotto dalla massa (visto in ogni caso una realizzazione tecnica che non sembra far gridare al miracolo) o ciò che lo affonderà, lasciandolo nel limbo delle belle idee mal realizzate. Tutto dipenderà infatti da quanto gli sviluppatori di Feelplus riusciranno a ottimizzare e bilanciare la componente online con quella offline, e dalla profondità delle tattiche attuabili con le abilità di controllo della mente, che, se ben gestite, potrebbero davvero regalare parecchie ore di diaboliche sparatorie nelle quali chiunque potrebbe diventare in men che non si dica un alleato o un avversario.

Mindjack è un titolo interessante che cerca di dire la sua nell’affollato panorama degli shooter in terza persona. Il tentativo diSquare Enix di penetrare nel mercato europeo è evidente e non è detto che non ci riesca se la release finale sarà in grado di affinare e ottimizzare le tecniche di Mindjacking rendendole cioè un elemento tattico imprescindibile, e trovare il perfetto bilanciamento nella peculiare dinamicità (sempre in bilico tra deathmatch e modalità cooperativa) della modalità online/offline. Non ci resta quindi che attendere il 21 Gennaio, data in cui l’ultima fatica di Feelplus raggiungerà gli scaffali nostrani pronta ad essere provata dall’utenza PlayStation 3 e Xbox 360.

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