Anteprima

Mighty No.9

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Chi, meglio di Keiji Inafune, avrebbe potuto occuparsi di un seguito spirituale di Mega Man? Nessuno, ovviamente. Ed è dello stesso avviso anche l’ex figura di spicco di Capcom, che ha lasciato la compagnia qualche tempo fa per lavorare con un nuovo team, Comcept, e con un nuovo franchise: Mighty No. 9

Il gioco in questione si rifà in maniera evidente ai fasti ventennali dello storico Mega Man, riprendendone design e scelte stilistiche, e reinterpretandole all’interno dell’industria videoludica moderna a partire dalla campagna su Kickstarter. Proprio recentemente, lo stesso Inafune aveva raccomandato a Capcom di continuare a lavorare al suo vecchio franchise, ritenendo che esso ed il suo nuovo Mighty No. 9 possano tranquillamente coesistere, ed accontentare i palati che amano gustare questo genere di avventure.
In attesa di una risposta da parte di Capcom, Inafune ed il suo team si sono già messi al lavoro.
Mega Man o non Mega Man, questo è il dilemma
I ragazzi di Comcept non hanno nascosto in nessun modo la manifesta intenzione di realizzare un sequel spirituale di Mega Man, come suggerito anche dagli artwork di Mighty No. 9, che rimandano chiaramente allo storico protagonista della serie Capcom. La loro intenzione è infatti quella di attingere a piene mani dal mondo degli action side-scrolling in 2D dell’epoca a 8 e 16-bit, attirando quel folto pubblico costituito dagli amanti dei videogame vecchia maniera e dagli inossidabili fan della serie Mega Man.
Questa volta, però, l’iconico eroe che ha fatto la storia dei videogiochi è stato sostituito da Beck, nono di una serie di robot ed unico a non essere stato infettato da un inquietante virus: quest’ultimo, infatti, ha fatto in modo che tutti gli altri Mighty No. divenissero aggressivi e violenti, ed andassero quindi a costituire una seria minaccia per la Terra. Se c’è qualcuno che può salvarla, ovviamente, quello è Beck, che dovrà affrontare uno ad uno i suoi ex compagni, sfruttando appieno le sue (e le loro) eccezionali abilità.
L’adattabilità, il più grande super-potere
Oltre ad inserire feature classiche per questo genere videoludico, come la corsa e il salto, i ragazzi di Comcept hanno voluto rendere Beck abile anche in ulteriori gesta: il protagonista del gioco potrà infatti trasformarsi in base all’occorrenza, modificando il suo aspetto e il suo corpo per proseguire nei livelli. Alla base delle possibilità di trasformazione stanno nientemeno che i nemici: Beck potrà infatti sottrarre loro le armi e rubargli le abilità e le celle di energia, sfruttandole a suo vantaggio. In base alla nostra strategia di gioco, potremo decidere quale trasformazione sia la più utile per proseguire: potremo ad esempio installare sul protagonista un braccio estensibile, in grado di farlo interagire con oggetti più lontani, o un magnete capace di spogliare i nemici dei loro scudi. Sarà anche possibile decidere di dotare Beck di un bel paio di cingoli, che permetteranno al predestinato eroe di attraversare pericoli come affilati spuntoni di metallo senza subire alcun danno, e gli daranno la forza necessaria a trascinare degli oggetti lungo i livelli, modificando lo stage a proprio vantaggio.
Per quanto riguarda le celle d’energia, esse saranno cumulabili colpendo un determinato punto debole del nemico, ed andranno a rimpolpare la componente strategica di Mighty No. 9: starà infatti a noi giocatori decidere per quale abilità investire l’energia accumulata – se magari per ottenere la capacità del doppio salto in alto, o se per avere invece dei mortali super pugni.
L’unione fa la forza
Dietro a Mighty No. 9 si nasconde non solo Keiji Inafune, ma anche gran parte del team che ha lavorato a Mega Man nel corso dei ventisei anni di esistenza del franchise. Nessuno meglio di loro, insomma, avrebbe potuto concepire un sequel spirituale per il brand.
Forte della sua esperienza e della fama che precede molti dei suoi componenti, Comcept ha lanciato su Kickstarter una campagna trionfale per finanziare Mighty No. 9, ed ha deciso di puntare sugli utenti non solo in materia monetaria, ma anche di coinvolgimento e game design: è stato infatti già annunciato che sarà lanciato un contest per dare ai fan la possibilità di ideare il design di uno dei nemici di Beck, che potrebbe essere inserito nel prodotto finale. Inoltre, la pagina Kickstarter del progetto ha già anticipato che, con donazioni da $20 in su, si è già certi di portare a casa una copia digitale del gioco. E c’è anche una piccola curiosità: se siete abbastanza benestanti da poter donare la bellezza di $10.000 al progetto, avrete diritto ad andare a cena con mr. Keiji Inafune in persona. Un ottimo incentivo a partecipare in maniera sonora per tutti i fan del genere e di Mega Man che non soffrono di portafogli anoressico.
Come accennavamo, folli premi a parte, la campagna su Kickstarter sta procedendo talmente bene e talmente velocemente da essere già andata aldilà delle aspettative del team: con il denaro raccolto (si partiva da un base minima di $900.000, e si è arrivati a $1.832.251 mentre stendiamo questo articolo) i ragazzi di Comcept hanno già potuto garantire delle modalità di gioco extra, un making of e la release anche su Mac e Linux, oltre che su PC. Per vedere Mighty No. 9 arrivare anche su console è invece necessario continuare a donare: il team di sviluppo ha infatti promesso di portare il gioco su PS3, Wii U e X360 una volta sfondato il muro dei $2.200.000 ricevuti.

– L’atmosfera side-scrolling 2D da anni ’80 colpisce sempre nel segno

– Seguito spirituale di Mega Man, dal padre di Mega Man

– Interessante l’idea di usare strategicamente trasformazioni e abilità

Con un team come questo alle spalle, difficilmente MIghty No. 9 si rivelerà essere un progetto inferiore alle aspettative. Il sequel spirituale di Mega Man mette nel pentolone dell’action side-scrolling in due dimensioni alcuni elementi strategici interessanti e promettenti, come la trasformazione del protagonista o il dilemma di scegliere sempre l’abilità più congrua a spianarci la strada in quel determinato momento.

Parliamo di consapevolezze già probabilmente note all’utenza, che non a caso si sta facendo sentire forte su Kickstarter, e che con il suo contributo forse riuscirà a portare il gioco anche su console domestiche, oltre che su computer. In ogni caso, l’attesa stimata da Inafune e compagni dovrebbe protrarsi fino alla primavera 2015, quando Beck sarà finalmente libero di sfoderare armi e potenziamenti per salvare il mondo.

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