Anteprima

Metal Gear Solid: Peace Walker

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

PlaystationPortable, reduce da un 2009 scoppiettante, è una console portatile particolare, che ha sempre sofferto il confronto con le controparti casalinghe perché, date le enormi potenzialità grafiche e il gran numero di porting effettuati, non è mai riuscita a distaccarsi dalle versioni da salotto dei giochi, proponendo raramente novità a livello di gameplay e modalità di gioco.Ma i geni servono appunto a questo. E come altro definire Hideo Kojima, padre della serie Metal Gear ? Sony deve il successo del marchio Playstation a questo geniale programmatore, i cui titoli hanno dato lustro dapprima a tutti i modelli Playstation, fino al recente, magnifico, episodio su console next-gen.A breve, gli utenti PSP potranno fregiarsi di un titolo che finora era appannaggio dei possessori di Playstation2: la loro consolesarà l’unica a vantare ben due episodi della saga, visto che, dopo l’ottimo Metal Gear Solid: Portable Ops, si avvicina a grandi passi la data di uscita di Metal Gear Solid: Peace Walker.

Serpenti nella storiaCollocato temporalmente dopo l’episodio precedente e sequel più o meno diretto del terzo capitolo (Snake Eater su PS2), Peace Walker vede ancora una volta il carismatico Big Boss al centro degli eventi, nel suo utopistico tentativo di dare vita ad Outer Heaven: ritiratosi in Colombia al tramonto degli anni della Guerra Fredda, il nostro mercenario preferito ha fondato un’organizzazione paramilitare nota con il nome di Soldiers without Borders (che suona come Soldati senza confini nella nostra lingua) e si oppone ad una misteriosa forza militare, che, armi alla mano, sta invadendo la Costa Rica, piccolo stato centroamericano che si era sempre mantenuto neutrale nei conflitti tra Ovest ed Est del mondo.Pretesti ben congeniati per permettere a Kojima di aggiungere tasselli ad un quadro d’insieme che, di episodio in episodio, si fa sempre più completo, appassionante, credibile.I risvolti della trama ci lasceranno senza fiato anche stavolta, ne siamo sicuri e lo stillicidio di immagini e fughe di notizie che prosegue dallo scorso E3, quando il gioco fu mostrato per la prima volta, non si fermerà fino al 27 maggio, data ufficiale prevista per l’uscita europea del gioco.

Un covo di serpiLa demo disponibile sul PlaystationStore da qualche settimana, tuttavia, evidenzia la qualità del lavoro svolta non solo in fase di trama e personaggi, ma anche e soprattutto riguardo al sistema di controllo, affinato e riadattato dopo le sperimentazioni, non sempre riuscite, del primo episodio portatile.L’inquadratura è adesso gestita dai quattro tasti figura di PSP, sebbene questa scelta, come l’intera mappatura dei comandi, sia modificabile e i tasti direzionali saranno adibiti all’interazione con l’ambiente, da sempre fondamentale nella saga.Visto che i comandi potrebbero essere ancora riaggiustati (sebbene comodi già allo stato attuale), ci preme piuttosto concentrarci sulle piccole aggiunte al gameplay che potrebbero davvero fare la differenza rispetto al primo capitolo visto sull’handheld Sony: le sequenze di azione pura, che rimangono comunque sconsigliate ai fini del gameplay, hanno acquistato una maggiore credibilità e una maggiore sensazione di realismo; inoltre, l’intelligenza artificiale delle guardie nemiche è aumentata e con essa il loro raggio visivo e d’azione, costringendo il giocatore a pianificare ancora più dettagliatamente ogni singola mossa, quasi stesse giocando a una magnifica partita a scacchi tridimensionale.La presenza di un compagno durante alcune fasi e l’implementazione delle missioni cooperative da giocare in multiplayer aggiungono ulteriore sale alla minestra, che offre un sapore nuovo anche se con un retrogusto piacevolmente familiare: due Snake, si sa, sono meglio di uno, immaginate poi se a schermo ce ne fossero quattro e ci si trovi a giocare online.

A bocca apertaA livello puramente tecnico, il gioco è quanto di meglio abbiamo visto finora sul portatile di casa Sony: effetti di luce, ombreggiature, texture, la resa grafica finale è paurosamente vicina al livello qualitativo di Snake Eater su Playstation2, che all’epoca fece gridare al miracolo.Il character design è eccellente come al solito e le ambientazioni, pur ricalcando quelle viste nella terza avventura di Snake, vengono osservate sotto una nuova luce che, a memoria, non conosce termini di paragone: il solo God Of War: Chains of Olympus ci stupì allo stesso modo quando lo vedemmo in azione per la prima volta.Un plauso particolare va ai ragazzi di Kojima Productions per lo sfruttamento davvero intensivo della memoria di PSP, che adesso, a fronte di scenari parecchio più ampi di quelli proposti da Metal Gear Solid: Portable Ops, permette di interrompere l’azione con caricamenti minimi solo in caso di cambi di ambientazione drastici.La colonna sonora e il doppiaggio, altri punti di forza della serie, risultano forse leggermente sotto gli standard fissati dagli episodi casalinghi, ma va considerato non solo che questa che ci troviamo tra le mani non è che una preview, distante ben cinque mesi dall’uscita del gioco, ma anche che, sebbene si faccia fatica a crederlo guardando Metal Gear Solid: Peace Walker in movimento, stiamo pur sempre parlando di un titolo portatile.

– More of the same di uno dei migliori titoli nel catalogo PSP

– Missioni cooperative fino a quattro giocatori

– Eccellente comparto tecnico

Hideo Kojima non smette di stupirci e non si smentisce nemmeno quando le potenzialità tecniche della console ospite sono lontane da quelle della Playstation3: Metal Gear Solid: Peace Walker promette di offrire all’utenza una nuova, preziosissima gemma, che va ad incastonarsi in una collezione di giochi già di altissimo livello, su tutte le piattaforme che hanno potuto beneficiarne.

La trama riallaccia fili con il passato e getta nuove luci su eventi dapprima solo accennati, i personaggi guadagnano in profondità e caratterizzazione, l’impatto grafico eccelle già in una demo provvisoria e l’inserimento di diverse modalità cooperative e di missioni che esulano dalla trama principale aggiunge longevità all’avventura.

Lavorando ancora un po’ sul versante sonoro, la Kojima Productions aggiungerà un’altra medaglia alla sua pluridecorata uniforme.

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