Mercenaries 2: World In Flames
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a cura di Mugo
A Milano in questo periodo c’è un caldo stordente. Afa, umidità, il sole che passa attraverso il buco dell’ozono… Cosa c’è di meglio per sopportare questi giorni prima di un viaggio in quel di Lipsia per la Games Convention di un buon videogioco davanti alla televisione magari con una bibita ghiacciata? Semplice: la visione in anteprima di un gioco tutto nuovo!Ed ecco che in soccorso dei vostri fidati redattori di Spaziogames arriva niente meno che Electronic Arts, che ci invita nella sua sede milanese per dare un’occhiata a Mercenaries 2: World In Flames, titolo in uscita tra novembre e dicembre sviluppato dai ragazzi di Pandemic Studios.
Distruzione & umorismoAl nostro arrivo alla sede di EA nel centro di Milano veniamo accolti da Jonathan Zamkoff, Senior Producer di Pandemic, che molto simpaticamente ci introduce a questo seguito del fortunato Mercenaries 1. Fino dalle prime battute di Jonathan è subito chiaro il tenore di questa loro produzione, basta infatti dare un’occhiata ai tre personaggi principali per capire che la serietà lascia decisamente spazio all’umorismo ed a personaggi ed ambientazioni spiccatamente caricaturali.I tre in questione incarnano gli ideali di femme fatale (la tipica modella in vestitini attillati, ma armata di tutto punto), dello squinternato antieroe (quello che scoppia in fragorose risate quando fa saltare in aria un palazzo), e del giustiziere solitario, che riesce a trovare un nobile movente alle sue azioni.A dire la verità tutta questa diversità non c’è: sono mercenari, e mercenari restano che portino la quarta o che indossino pesantissime giberne da mitragliatrice da campo.Che stessimo parlando di mercenari era facile intuirlo (il titolo non lascia scampo!), infatti non lavoreremo in proprio, ma le nostre missioni ci verranno affidate dalle cinque grandi fazioni che animano il Venezuela (non realisticamente creato) di questa produzione. Lavoreremo per un unione degli eserciti occidentali (gli Alleati), per i cinesi, per i ricchi petrolieri di turno, per i ribelli comunisti ed in fine per gli allegri e spensierati pirati giamaicani. Il tutto ben pagati, s’intende!I nostri compiti varieranno dal trasporto di armi alla distruzione di obiettivi nemici, e per adempiere ai nostri doveri potremo utilizzare i ben centotrenta diversi veicoli e le quaranta armi da fuoco che potremo trovare sul campo, o comprare con i sudati guadagni.Va sottolineato poi che le missioni non avranno un solo possibile approccio, ma potremo decidere di affrontarle nella maniera che più ci aggrada al momento, anche se è chiaro che il gioco cercherà di guidarci alla distruzione più spettacolare e vasta possibile. Eh sì, perché grazie ad un lavoro degno di nota sarà possibile far saltare in aria praticamente tutto quello che ci si parerà davanti. Case, alberi, strutture e veicoli vari, ponti… praticamente ogni poligono che abiti i sessantaquattro chilometri quadrati di mappa dove saremo liberi di girare. Questo sarà sicuramente fonte di soddisfazione, anche se alcuni aspetti della fisica degli oggetti non ci hanno pienamente convinto. Infatti sia le strutture che i nemici sembrano godere di poche animazioni al momento dell’eliminazione, mentre sarebbe stato più realistico dotarli di zone sensibili, anche se va notato che il realismo non è stato una priorità negli studi Californiani di Pandemic, questo è palese quando si butta giù un ponte di cemento armato con un po’ di napalm e qualche raffica ben assestata di fucile mitragliatore, ma per il divertimento questo ed altro!Parlando delle ragguardevoli dimensioni della mappa va segnalato che non dovremo affrontare nessun noioso caricamento durante il nostro scorrazzare, anche se per compensare questo vedremo un bel po’ di pop-up. Purtroppo il fenomeno era così vistoso da risultare quasi fastidioso, potrebbe trattarsi del fatto che la versione visionata non era quella definitiva, quindi speriamo che il problema venga risolto. Parlando di altri aspetti tecnici invece il giudizio è positivo, forse i personaggi potevano essere più curati e dettagliati, ma è innegabile che la palette di colori usata renda perfettamente le calde atmosfere sudamericane che ci si aspetta da un divertente Venezuela.Leggendo tutte queste informazioni sulla mappa penserete che saranno necessarie decine di minuti per andare da un luogo all’altro, per fortuna invece troveremo sparse per tutta l’area quindici landing zones da dove prendere un elicottero rapidissimo. Dico per fortuna perché alla lunga potrebbe essere noioso il viaggio, anche se bisogna ammettere che gli sviluppatori abbiano fatto di tutto per evitare la noia creando un mondo vivo e colorato, e dotandoci di una gran varietà di mezzi che comprende macchine, autobus, elicotteri e navi.
Mercenaries 2: World In Flames è un titolo che prende il free-roaming e lo immerge in un universo caricaturale e colorato dove dare libero sfogo alla nostra sete di distruzione. Il punto è che questo nostro desiderio potrebbe essere appagato in tempi relativamente brevi, e allora il gioco potrebbe rischiare di diventare un titolo mediocre. Bisogna dire che se ci annoieremo da soli sarà possibile invitare un amico (online, la possibilità di uno split-screen è ancora in fase sperimentale) ed affrontare l’avventura in due con il doppio del divertimento e soprattutto della devastazione. Come ultima informazione segnaliamo che al momento non sono ancora stati implementati i sensori di movimento del SIXAXIS, ed è in fase di studio un loro possibile inserimento. Sensori o no comunque il gioco dovrebbe arrivare sui nostri scaffali in un periodo compreso tra novembre e dicembre (e puntuale arriverà la nostra recensione), incerta rimane la possibilità di localizzazione, soprattutto per i molti termini slang utilizzati nei dialoghi.
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