Mercenaries 2
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a cura di Zephiro
Qualche anno fa su Playstation 2 venne pubblicato, quasi in sordina, un titolo da molti snobbato inzialmente: Mercenaries. Il gioco miscelava la libertà di azione di GTA ad una giocabilità frenetica ed innovativa. Nonostante non si impose come un titolo must-have (complice anche l’attenzione riversata principalmente per la sorella maggiore da poco in commercio), il gioco seppe ritagliarsi una discreta fetta di mercato ed ottenne i consensi di pubblico e critica. I talentuosi programmatori di Pandemic Studios hanno pertanto deciso di allargare i propri orizzonti ed approdare così nel regno della next-gen, presentando la loro ultima fatica nel corso del recente E3.
Forti di hardware capaci di macinare milioni di poligoni al secondo, gli sviluppatori hanno pensato bene di riadattare il plot originale ed estenderlo in funzione della notevole potenza a loro disposizione sui gioiellini Sony e Microsoft. Il passaggio alla next-gen è stato necessario per rinverdire un titolo dotato di grandi potenzialità parzialmente espresse nella scorsa edizione. Siamo dunque pronti a dare il benvenuto al trio di mercenari più devastane visto fino ad oggi, certi che, stavolta, non passerà così inosservato.
Il mondo è una junglaLa trama di Mercenaries 2 ci catapulterà nel bel mezzo di una guerra scoppiata in una cittadina del Venezuela. La causa di tutto sembra essere il Generale Solano, improvvisatosi despota e dittatore. Il nostro compito non sarà quello di riportare la pace (almeno inzialmente), ma bensì quello di sfruttare al meglio il caos generatosi dal conflitto in atto. Avremo, infatti, necessità di stipulare accordi con le diverse fazioni in guerra per arricchire il nostro conto in banca ed usufruire così di tutta una serie di succulenti extra, ovvero nuove armi o veicoli appositamente elaborati.
Se il movente non è dei più puri e patriottici, non lo sarà di certo il comportamento che terremo in battaglia. Il gioco prevede una classica struttura sand box, con la possibilità di vagare liberamente – senza limiti di sorta – per gli ambienti, alla ricerca di contatti per intraprendere le nostre missioni. Come accade di solito per i free roaming, avremo delle missioni direttamente legate allo svolgimento degli eventi, ed altre del tutto indipendenti che serviranno esclusivamente come fonte di guadagno e divertimento.
Vedo quindi posso… distruggerloUna della caratteristiche davvero next-gen, oltre la vastità degli ambienti esplorabili, di cui gli sviluppatori sono a giusta ragione particolarmente orgogliosi, è la totale distruzione degli scenari. Qualunque cosa,infatti, si frapponga fra noi e il nostro obiettivo saremo in grado di spazzarla via, con un tripudio di effetti visivi e sonori davvero esaltante. Veder crollare interi palazzi dalle fondamenta sprofondando in un cumulo di macerie e detriti sparsi un po’ ovunque, non capita tutti i giorni e fa un certo effetto vederlo in tempo reale mentre si eseguono liberamente altre azioni.Il colpo d’occhio è davvero notevole a tutto vantaggio della sensazione di libertà promessa e mantenuta da Pandemic.
In tale contesto appare riduttivo soffermarsi sulle infinite possibilità di approccio per il completamento di una missione. Basti semplicemente pensare che avremo la possibilità di puntare direttamente al target, distruggendo tutto e tutti intorno a noi, a piedi o usufruendo di diversi veicoli; oppure prendere un elicottero, dotarlo di appositi lanciamissili ed attaccare dall’alto. Altrimenti,se non ci sentissimo in vena di protagonismo, potremmo optare per un azione decisamente più silenziosa sfruttando la componente più stealth che il gioco offre, utilizzando a dovere fucili da cecchino o postazioni sparse per le strutture della mappa. Insomma, la varietà non manca ed è assicurata, oltretutto, dalle notevole diversificazione associata a ciascun protagonista, anche se i dettagli al riguardo non sono ancora molti.
Comparto tecnicoA fronte di una giocabilità solida e ben organizzata, possiamo felicemente affermare che non sussistono particolari sbavature tecniche degne di nota. Il frame-rate si attesta su livelli stabili e risulta essere accettabile anche in situazioni caotiche con diversi effetti particellari attivi e distruzioni multiple in atto. Tutto avviene fluidamente senza particolari intoppi, rendendo l’esperienza di gioco piacevolmente armoniosa. Il motore creato da Pandemic si è dimostrato, difatti, perfettamente in grado di gestire effetti di luce e ombreggiature, assieme ad altre meraviglie visive, con notevole disinvoltura. Il sonoro è anch’esso curato e aiuta ad immergersi totalmente nel clima di totale devastazione che accompegnaerà le nostre scorribande.
Gli scenari spaziano dalla lussureggiante vegetazione della jungla venezuelana, agli aridi deserti, da città diroccate a fabbriche dismesse, da vulcani ancora attivi a spumeggianti torrenti. La varietà scenografica apportata dai designer si rivela essere un vero toccasana per quelle fastidiose sensazioni di deja-vu che possono insediarsi come effetto collaterale di giochi dalle ambientazioni tanto vaste. Le diverse ambientazioni,infatti, sono rese magistralmente senza stancar mai gli occhi ed inoltre ad ognuna è stato associato un particolare momento della giornata, con tanto di cambiamenti atmosferici. Per aumentare la caratterizzazione di alcune zone, infatti, gli sviluppatori hanno preferito abbandonare il classico ciclo giorno/notte in real-time,in favore di una meno realistica,ma più identificativa, associazione locazione-orario fisso.
Considerazioni finaliSe per un motivo o un altro vi siete fatti scappare il primo Mercenaries, ora avrete la possibilità di rimediare e scoprire così un titolo divertente, longevo ed estemamente curato sotto tutti gli aspetti. Da quanto visto, il gioco amplia e rinforza in modo deciso i già buoni concetti espressi dal capitolo precedente.Nel modesto panorama videoludico che si accompagna solitamente ai mesi estivi, questo Mercenaries 2 potrebbe rappresentare una perla rara. Ormai manca poco all’uscita nei negozi – a parte qualche piccolo bug il gioco è praticamente terminato – e da quanto visto di recente, promette davvero bene. Siamo certi, infatti, che questa volta la creatura dei Pandemic Studios saprà far parlare di sè, complice una giocabilità devastante (è proprio il caso di dirlo), una libertà senza pari ed una modalità cooperativa che si preannuncia incredibile.
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