Men of War
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a cura di Francesco Ursino
Best Way ci riprova: dopo Heroes of World War II e Faces of War, il 2009 sarà l’anno del terzo RTS ad ambientazione bellica dello studio ucraino. Il progetto si chiama Men of War ed ha già mostrato diversi lati interessanti.
Siamo uomini di guerra, non si scherzaMen of War si presenta ai videogiocatori con una serie di promesse importanti da mantenere, tra cui un gameplay strategico ad alto tasso simulativo caratterizzato dalla cura per l’aspetto grafico e una componente multiplayer di buon livello. Il giocatore avrà l’opportunità di giocare tre diverse campagne corrispondenti a diversi momenti storici del secondoconflitto mondiale come l’avanzata tedesca nei territori sovietici, la campagna alleata del Nord Africa e l’invasione della Grecia da parte della Germania, ovvero la celebre “Operazione Mercury”.Ogni campagna avrà una trama legata a dei personaggi in particolare: in quella sovietica il gioco si concentrerà sulle avventure di due soldati, Smirnov e Kuznetzov, che diventeranno amici nel corso della battaglia; nella campagna tedesca conosceremo il soldato Gunther Borg ed in quella alleata Terry Palmer, giornalista pacifista.
Questo è il mio fucile!L’aspetto più interessante è il livello simulativo che Men of War proporrà al pubblico: è da sottolineare come gli sviluppatori abbiano cercato di riprodurre in maniera fedele la balistica, il raggio di azione di ogni arma e la mobilità dei mezzi pesanti e cingolati su terreni diversi.Le dinamiche di gameplay proporranno soluzioni già viste in altri esponenti dello stesso genere: saremo infatti a capo di un piccolo manipolo di soldati ai quali dovremo impartire ordini e direzioni.E’ interessante notare come il gioco, almeno nella versione esaminata, offra due diversi momenti dal punto di vista del gameplay vero e proprio: in alcuni frangenti saremo infatti chiamati a controllare un piccolissimo numero di soldati (si potrà controllare addirittura una sola unità attraverso la tastiera, rendendo di fatto il gioco una sorta di ibrido tra un action ed uno strategico vero e proprio) in missioni che spaziano dal distruggere un determinato mezzo cingolato fino al prendere possesso di una strada o di una costruzione.Le cose cambiano quando ci troveremo a capo di un maggior numero di unità: in questi frangenti Men of War sembra proporre le dinamiche più interessanti, con obiettivi su larga scala (come assalire o difendere una posizione strategica) ed una Intelligenza Artificiale all’altezza della situazione, anche grazie ai tre differenti livelli di difficoltà, che permetteranno ai meno esperti di familiarizzare gradualmente con il gioco. L’interfaccia è sostanzialmente intuitiva ed i veterani del genere non troveranno grosse novità; da sottolineare comunque la presenza di un inventario per ogni unità presente sul campo di battaglia (compresi i mezzi pesanti e cingolati).Il gioco proporrà inoltre una rosa alquanto variegata di unità e mezzi da combattimento, con più di 50 elementi, ognuno con le sue specifiche capacità belliche e munizioni, ulteriore garanzia di profondità strategica e varietà di azioni e situazioni.Menzione a parte per il gioco in rete (fino a 16 giocatori in LAN o internet), con la possibilità di accedere ad una nuova nazione, il Giappone.Saranno presenti varie modalità competetitive, tra cui il classico “Cattura la bandiera”, affiancate alla possibilità di giocare in cooperativa; le mappe multigiocatore godono di uno sviluppo esclusivo ed a questo proposito gli sviluppatori promettono un buon supporto conserver dedicati.
Viva le battaglie campaliDal punto di vista tecnico Men of War offrirà una grafica sostanzialmente pulita e senza troppi fronzoli, proponendo un buon livello di zoom che, anche a distanze ravvicinate, non soffrirà di alcun problema come pixel sgranati o inconvenienti del genere.Il lavoro migliore però è stato compiuto sul sonoro, che avrà effetti unici per ogni unità di combattimento e per ogni fazione disponibile, fatto questo che dovrebbe aumentare non di poco l’immersione all’interno del gioco.Ancora tank e altri mezzi saranno composti da parti “volatili” che verranno distrutte nel mezzo della battaglia, anche se il lavoro su questi ultimi pare essere un po’ approssimativo, con pezzi che scompaiono magicamente dopo pochi istanti.
Men of War avrà dalla sua degli assi nella manica non indifferenti: il sistema di controllo diretto dei personaggi che aumenta il grado di immersione nel gioco, il realismo decisamente spiccato di alcuni aspetti (balistica e sonoro su tutti), un buon numero di unità e una campagna in single-player abbastanza longeva (19 missioni disponibili in totale) cui si aggiunge un buon comparto multiplayer.
D’altra parte, un RTS ad ambientazione bellica non rappresenta una vera e propria ventata di novità nel mercato Pc ed è anche vero che il titolo in questione andrà a sfidarsi con mostri sacri come Company of Heroes e World in Conflict: la sfida, insomma, sarà assai impegnativa.
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