L’attesa per l’epico finale che vede coinvolto il Capitano Shepard e la sua squadra contro i temibili razziatori, sta per arrivare all’epilogo che tutti i fan della serie stanno aspettando ormai da diverso tempo. Tuttavia, EA ha deciso di rilasciare una demo per far saggiare la qualità del prodotto e per far salire ulteriormente l’asticella di un hype che ha ormai raggiunto vette vertiginose. Abbiamo giocato la demo e siamo pronti a sviscerare alcuni punti importanti emersi dal nostro provato.
Un’avventura per tutti Uno dei punti di maggior interesse della serie, e da sempre caratteristica apprezzata dai fan, è quella che riguarda l’interconnessione che si è creata, tramite il sistema di salvataggi, degli eventi successi nei capitoli precedenti della saga, che si riflettono sull’universo di gioco. Questa caratteristica, presente anche in questo capitolo, potrebbe però scoraggiare i nuovi giocatori che vorrebbero provare a cimentarsi per la prima volta nel controllo di Shepard. Fortunatamente la demo ci ha smentito, dimostrandoci che il titolo può essere compreso e goduto anche da chi non ha avuto modo di giocare i capitoli precedenti della saga. Questa possibilità va ovviamente attribuita alla bravura dei ragazzi di Bioware che hanno saputo inserire un sistema di creazione del personaggio che oltre all’estetica, contempla anche il passato e le scelte caratteriali del personaggio, tramite delle semplici domande a risposta multipla. In questo modo non solo determineremo il carattere ed il passato del comandante, ma potremo anche decidere chi dei nostri compagni sacrificare e chi tenere in vita, scelta che ovviamente cadrà sulla simpatia più forte che il giocatore proverà all’impatto dato che in teoria nessun background dei protagonisti, dovrebbe essere conosciuto. Ragionandoci sopra, possiamo tranquillamente ammettere che il titolo offre la possibilità di essere giocato da una vastissima fetta di utenti e, cosa molto importante, di essere comunque apprezzato anche da quei player che magari non hanno seguito in maniera profonda le vicissitudini accorse a Shepard ed il suo equipaggio. Anzi, è molto probabile che giocando il terzo capitolo sentire il bisogno di scoprire qualcosa di più sull’universo di gioco e molto probabilmente vi verrà voglia di approfondirlo comprando quelli precedenti.
Questione di stile… La vera novità assoluta del titolo riguarda però la possibilità di scegliere con che stile il giocatore preferisce intraprendere l’avventura. Come sicuramente saprete, tra il primo capitolo dai connotati squisitamente ruolistici e il secondo improntato decisamente più sull’azione, si era creato uno spaccato tra i fan su quale delle due giocabilità fosse la migliore. Utilizzando questo punto di partenza gli sviluppatori hanno saggiamente deciso di sviluppatore un’offerta di gioco stratificata su più livelli, che tenesse conto di tutti i diversi gusti ma, cosa più importante, che fosse totalmente malleabile in qualsiasi momento. All’inizio della demo – e così sarà anche per il gioco finale – ci viene chiesto che tipo di avventura vogliamo giocare: Azione, Gioco di Ruolo, Storia. Se sceglieremo la prima voce avremo la possibilità di regolare le battaglie su difficoltà molto alte ma sopratutto di rendere i filmati totalmente automatici senza possibilità di interazione. La seconda voce è ovviamente l’esperienza più vicina a quella che è stata inizialmente concepita dagli sviluppatori con una saggia dose di combattimenti mista ad elementi di gioco di ruolo e che necessita dalla costante crescita del nostro party. Infine, Storia, ci permetterà di azzerare al minimo la difficoltà degli scontri, concentrando tutta l’esperienza unicamente sulla narrazione. Queste scelta macroscopica, obbligatoria all’inizio del gioco, serve unicamente a settare dei parametri iniziali per l’avventura, questo perché durante l’esperienza di gioco tramite l’apposita voce all’interno del menù delle opzioni, avremo la possibilità di modificare ogni singola voce nella maniera più consona ai nostri gusti, rendendo così estremamente personale l’esperienza di gioco.
Un capitolo ricco di novità! La demo messa a disposizione da Electronic Arts ci ha dato la possibilità di saggiare nuovamente il capitolo introduttivo e una missione più avanzata dal punto di vista narrativo. Senza entrare nei dettagli della trama e rischiando di cadere in imperdonabili spoiler, abbiamo avuto modo di toccare nuovamente con mano alcune delle novità che il titolo apporterà alla serie. Innanzitutto, la cosa più palese è sicuramente un miglioramento globale della fase shooting che ora può contare su una maggiore abilità da parte del comandante grazie all’introduzione della capriola e animazioni migliori per quanto riguarda lo scavalcare gli ostacoli. In secondo luogo non è nemmeno da sottovalutare la possibilità di spostarsi in sequenza da una copertura all’altra, funzione presa prepotentemente in prestito da una miriade di titoli action in commercio, e che sembra integrarsi perfettamente all’interno del gameplay di Mass Effect. Sempre in termini di novità non possiamo non citare il nuovo colpo corpo a corpo potenziato che tenendo premuto B – se si sta giocando su una Xbox 360 – vi permette di colpire con maggior forza il nemico che sta davanti a voi. Questa mossa assolutamente apprezzabile, è utile anche per compiere delle uccisioni stealth rimanendo celati dietro le coperture e colpendo i nemici alle spalle. La cosa sicuramente interessante è che in base alla classe che sceglieremo il colpo varierà nella forma. Parlando proprio di classi, vi citiamo unicamente le sei classi tra cui potrete scegliere, e vi rimandiamo al nostro precedente hands-on per quanto riguarda la spiegazione, avremo: Soldato, incursore, Ricognitore, Sentinella, Adepto e Ingegnere. In base alla classe che sceglieremo avremo la possibilità di utilizzare determinate poteri che ci torneranno utili in battaglia. Per quanto riguarda invece l’arsenale registriamo con molto piacere il ritorno delle granate che potranno essere utilizzate in battaglia sia da noi che dai nostri nemici per stanarci da lunghe e stantie coperture. Inoltre, molti giocatori apprezzeranno il fatto che tutte le armi saranno utilizzabili da chiunque indipendentemente dalla classe, senza più limitazioni di sorta. Non possiamo concludere senza citare le due vere, grosse novità del titolo: il supporto Kinect e il multiplayer. Per quanto concerne il sensore di movimento la demo ci ha fatto prendere confidenza con tutto quello che riguarda la gestione vocale del gioco che copre i menù, le interazioni di dialogo e le azioni contestuali e persino la possibilità di comandare la nostra squadra vocalmente decidendo gli ordini da impartire vocalmente, come la scelta del potere da utilizzare e altro. Il sistema è risultato estremamente efficace e pur non modificando nella sostanza la giocabilità, rende estremamente immediata in alcuni punti l’esperienza di gioco, in particolare, ne abbiano scrutato le potenzialità, quando in fasi concitate di scontro richiamare un potere o un potenziamento dell’arma con la voce, senza dover entrare nel menù radiale, ha reso molto più fluida e coinvolgente la sparatoria. Finiamo citando l’atteso, e in parte anche temuto, comparto multigiocatore. In questa modalità di gioco impersoneremo un soldato d’elite e insieme a tre nostri amici dovremo muoverci tra un pianeta della galassia e l’altro per sventare tutte le potenziali minacce. Similmente al single player potremo far crescere il nostro alter ego migliorandone le statistiche e le abilità speciali. Inoltre, grazie alla modalità “Galaxy at War” avremo la possibilità di far si che alcune delle azioni compiute nelle sessioni online multigiocatore influiscano sulla storia di Shepard, aiutandolo nella lotta ai razziatori. Ovviamente questo è solo un semplice over look su quello che può offrire questa modalità di gioco aggiuntiva, che necessiterà di una prova decisamente più approfondita – in sede di recensione – per capire più nel dettaglio pregi e difetti.
Il comparto tecnico Concludiamo la nostra analisi sugli spunti che ci ha regalato la demo, parlando ovviamente dell’impalcatura tecnica del titolo. Graficamente, Mass Effect 3 non si discosta molto da quanto visto nel secondo capitolo, con ovvie rifiniture per quanto riguarda la definizione di alcuni particolari come i volti dei protagonisti e gli ambienti di gioco. Quello che però abbiamo notato è una regia che sembra essersi spostata, in alcuni frangenti, su scelte decisamente più eclatanti e che tentano di stupire visivamente il giocatore. In particolare nel primo livello di gioco vedremo uno scenario dal forte impatto distruttivo ricco di esplosioni ed estremamente movimentano. Bisognerà constatare, versione finale alla mano, se questa scelta perdurerà per tutta l’esperienza di gioco o se sarà isolata solamente ad alcuni frangenti ben precisi. Sotto l’aspetto audio possiamo solamente citare l’ottima colonna sonora che da sempre accompagna la serie e una campionatura dei suoni che ci ha soddisfatto. Per quanto riguarda il doppiaggio la demo, essendo in inglese, non è esplicativa sulla qualità del doppiaggio in italiano, ma che non dovrebbe discostarsi molto da quanto apprezzato nei precedenti episodi. Ormai manca davvero poco all’uscita del gioco, questa demo ci ha dato ulteriormente conferma delle ottime sensazioni che i nostri precedenti contatti con il gioco ci avevano già lasciato. Inoltre, l’impostazione scelta dagli sviluppatori riesce nel difficile compito di rendere godibile l’avventura anche a chi si avvicina per la prima volta alla serie. Il 9 di marzo si avvicina a grandi falcate, così come la nostra recensione del titolo. Continuate a seguirci per ulteriori aggiornamenti.
– Fruibile a tutti i tipi di giocatore
– Kinect ben integrato
– Novità nel gameplay utili e ben realizzate
Mass Effect 3 si prefigge lo scopo di rendere estremamente godibile l’esperienza di gioco a tutti i tipi di giocatori. La possibilità di scegliere liberamente il proprio stile di gioco e una trama che si rende godibile anche a chi non ha giocato i capitoli precedenti possono essere gli assi nella manica della produzione Bioware. A questo si aggiungo anche i miglioramenti sotto l’aspetto del gameplay, l’integrazione con kinect ben realizzato e l’ovvio comparto multiogiocatore. In definitiva, non vediamo l’ora di mettere le mani sopra l’epilogo di questa epica saga.