Los Angeles – Altro anno, altro E3. L’edizione 2011 sta riservando forse meno sorprese rispetto a quella precedente, eppure non si può certo dire che i nomi di spessore manchino all’appello. Tra di essi, Mass Effect 3 è senza dubbio uno dei più attesi, anche per una certa ritrosia da parte dei ragazzi di Bioware nel mostrare contenuti di gioco dopo l’affascinante trailer di qualche mese fa. La breve demo mostrata presso lo stand di Electronic Arts si è aperta con una dichiarazione d’intenti non indifferente da parte degli sviluppatori: sin dalla sua genesi, Mass Effect è stato strutturato come una trilogia, dove le decisioni prese in passato sono destinate a confluire nell’ultimo, epico capitolo. Il quale, a detta dei producer, sarà di gran lunga il migliore della saga.
Odissea nello spazioLa prima parte della demo giocata per noi dagli sviluppatori ha ricalcato le orme della sequenza mostrata durante la conferenza E3 di Electronic Arts, la quale vedeva Shepard alle prese con la distruzione di una base dei Razziatori. Atterrato sul luogo ed eliminate le prime blande resistenze, il comandante decide di utilizzare l’artiglieria pesante per spazzare via le strutture nemiche: una chiamata via radio alla Normandy ed un puntatore laser sono sufficienti per richiamare un efficace missile aria-terra. Oltre a colpire di striscio lo stesso Shepard, l’esplosione risveglia un gigantesco Razziatore, una sorta di mastodontico quadrupede che si erge in tutte le sue ragguardevoli dimensioni. L’unica risorsa di Shepard rimane salire su una piccola piattaforma semovente ed arretrare a grande velocità, sparando nel contempo con la mitragliatrice montata sulla parte anteriore. Durante la ritirata, chiama nuovamente il supporto della Normandy, la quale risponde immediatamente con un secondo missile che mette fuori gioco il mastodonte. Proprio quando le acque sembrano essersi calmate, la creatura si risveglia nuovamente, attaccando Shepard con un devastante raggio laser. La gigantesca esplosione solleva fumo e detriti, ed un fade out chiude la spettacolare prima parte della presentazione.Un piccolo salto temporale ci ha portati ad un’altra missione, che vede Shepard impegnato nel tentativo di risolvere una contesa tra due civiltà, al fine di assicurarsi un valido supporto durante lo scontro con i Razziatori. A questo scopo, il comandante deve trovare una specifica persona, la quale detiene la chiave per risolvere la delicata situazione diplomatica. Senza soffermarci troppo sui risvolti narrativi, la sequenza di gameplay è stata utile per vedere all’opera alcune delle novità apportate da questo terzo capitolo. La più interessante è senza dubbio la revisione del sistema di coperture, il quale si presenta ora in maniera dinamica, mostrando delle frecce in sovraimpressione che permettono lo spostamento automatico – e rapidissimo – da una zona sicura all’altra. Altra piccola novità è una mossa da corpo a corpo attivabile a distanza ravvicinata, la quale sfrutta una lama olografica montata sul braccio destro del comandante, utile per offrire un ulteriore possibilità offensiva al giocatore e ottima per trarsi d’impaccio qualora i nemici si facciano troppo sotto. La medesima arma entra in gioco anche qualora si decidesse di scegliere un approccio più stealth alle varie situazioni, ora possibile grazie alle coperture dinamiche ed alle finishing move ravvicinate con le quali togliere di mezzo silenziosamente gli ignari nemici. L’esplorazione del livello ci ha consentito di vedere all’opera anche un bench da lavoro, una novità per la serie: questi tavoli sparsi per i livelli di gioco permetteranno di sostare qualche minuto, rivedere il proprio arsenale, ed apportare modifiche ad ogni singola arma. Nel caso specifico, gli sviluppatori hanno cambiato la canna del fucile d’assalto in uso, così da ottenere una maggior precisione di tiro. Le modifiche possibili saranno diverse, ed andranno a cambiare anche l’aspetto dei vari ferri del mestiere. Questa peculiarità offrirà ai giocatori un ulteriore livello di lettura del gameplay della saga, concedendo una personalizzazione mirata: in caso si preferiscano gli scontri a viso aperto, aumentare potenza e penetrazione dei proiettili si rivelerà la scelta migliore, mentre chi preferisca l’approccio stealth potrà ad esempio procurarsi degli upgrade in grado di sopprimere il riverbero degli spari. L’ultima parte del livello ha permesso agli sviluppatori di mostrare in nuovi incentivi al lavoro di squadra: nemici armati di grossi scudi richiederanno infatti manovre di fiancheggiamento per essere eliminati, occasione ottima per sfruttare i comandi impartibili grazie alla ruota delle abilità. In chiusura, gli sviluppatori hanno accennato anche ad un’ulteriore interessante novità: la comparsa di un boss armato con un esoscheletro semovente ha fatto intuire che tali armature potranno essere usate anche da Shepard, anche se ulteriori dettagli in merito al momento latitano.
L’inizio della fineIn chiusura, i ragazzi di Bioware ci hanno riportato all’inizio della campagna, ovvero pochi giorni dopo gli avvenimenti di Avvento, il DLC rilasciato qualche mese fa. Mentre Shepard si trova sulla Terra per interrogatori riguardanti la drastica decisione presa durante il contenuto scaricabile, i Razziatori attaccano in forze, devastando in pochi minuti le difese e decimando la razza umana. Il processo viene naturalmente sospeso, e l’ex Spettro si ritrova a fuggire tra le macerie della città insieme al senatore Anderson, mentre sullo sfondo il genocidio continua. Uno scenario apocalittico, caratterizzato da un orizzonte ampissimo, con palazzi in crollo e continue esplosioni sullo sfondo. Sarebbe un peccato rivelare i dettagli di questa fuga a rotta di collo: basti sapere che tra una sparatoria ed un colpo di scena, gli sviluppatori hanno inserito diversi momenti riflessivi e malinconici, efficacemente accompagnati da una colonna sonora molto più intima rispetto ai ben noti temi epici. Un interessante cambio di tono per la narrazione, che senza dubbio apre a quello che sarà un arco narrativo ancor più stratificato e complesso che in passato, una vera ultima resistenza dell’umanità contro la minaccia dell’estinzione.
– Possibilità stealth
– Personalizzazione armi
– Design livelli migliorato
Il breve incontro con Mass Effect 3 presso l’E3 2011 ha finalmente tolto i veli all’ultimo capitolo della saga, permettendoci di notare alcune delle novità introdotte: per quanto il gameplay sia rimasto perlopiù invariato rispetto a quello del predecessore, si notano diversi sforzi in direzione di una maggiore personalizzazione dell’esperienza, offrendo al giocatore la scelta se affrontare le schermaglie apertamente o con un approccio maggiormente stealth. Interessante anche la personalizzazione delle armi, la quale offrirà senza dubbio un approccio più aperto al combat system. A stupire davvero sono comunque il level design più coraggioso e la rinnovata spettacolarità degli intermezzi narrativi, alternati a momenti più malinconici e riflessivi. Tutti ottimi presagi per un grande capitolo finale, che vi invitiamo a seguire sulle nostre pagine.