Dal lontano 1896 a cadenza quadriennale si sono ripetute le Olimpiadi, tra i pochi appuntamenti fissi che nella storia hanno saputo riunire grandi e piccoli delle più disparate nazioni. Inutile dire quale sia l’importanza a livello culturale e sociale di queste competizioni che da sempre sono simbolo di pace e unione fra i popoli. A tal proposito è lecito chiedersi quale conciliazione fra mondi videoludici opposti poteva esprimere meglio questo concetto se non quella fra Mario e Sonic. Da anni oramai quelli di Nintendo si sono convinti di aver trovato la giusta chiave per portare le emozioni delle Olimpiadi nella casa di ogni videogiocatore tramite l’incontro/scontro fra questi due mondi antitetici per antonomasia.
Con l’estate sempre più vicina e i giochi pentacerchiati alle porte è inevitabile che un nuovo capitolo di Mario & Sonic si affacci sul mercato, portandoci per l’occasione oltreoceano, in terra brasiliana. Dopo un mese abbandonante dall’uscita della versione 3DS ne abbiamo dunque provato la versione casalinga per capire se ci saranno grossi cambiamenti alla formula nota oppure il gioco si manterrà fedele allo spirito e alle meccaniche che hanno caratterizzato i precedenti capitoli.
Tutti a Rio per le Olimpiadi
Subito senza troppe spiegazioni veniamo catapultati sulle bianche spiagge di Rio in quella che dovrebbe essere una piazza sul mare e che sarà il nostro Hub di gioco da cui potremo accedere ad ogni tipo di competizione. Questo stratagemma oramai comune a più titoli Nintendo, è in grado di farci assaporare le atmosfere di una Rio viva e gioiosa pronta alle competizioni Olimpioniche che da qui a pochi mesi andranno a svolgersi.
Siccome però la possibilità di provarlo è giunta ben prima dell’arrivo a destinazione della fiaccola olimpica non abbiamo aspettato oltre e siamo andati a vedere cosa questa nuova iterazione della serie può offrire ai giocatori.
La natura da party game del titolo non si smentisce e la prima scelta che andremo a compiere sarà se fare una partita in singolo o in multigiocatore. Chiaramente il gioco punta moltissimo sulla componente multi relegando quella singola ad allenamento per un big match del sabato sera contro i nostri amici oppure a sfida personale per battere i vari record olimpionici.
Varietà made in Nintendo
Le discipline disponibili, seguendo l’esempio della controparte invernale, saranno meno numerose di quelle ritrovate a Londra ma decisamente più peculiari: ognuna avrà le proprie meccaniche e le proprie caratteristiche. Le più semplici come i 100m, il nuoto o il giavellotto consisteranno in una serie di QTE da attivare con il giusto tempismo per realizzare punteggi migliori, mentre altre come il tiro con l’arco o la BMX saranno costellate da un frenetico susseguirsi di frecce scoccate o innumerevoli acrobazie in sella ad una bicicletta. Ad aggiungersi alle più canoniche, anche se tutte indelebilmente segnate dalla creatività di Nintendo, vanno ad aggiungersene tre maggiormente articolate ovvero il calcio, il rugby e il beach volley. Di queste esiste anche una versione sfida ancora più originale e colorata che ricorda gli eventi sogno dei precedenti capitoli. Ogni volta che parteciperemo ad una gara potremo scegliere se parteciparvi con uno dei venti personaggi classici del gioco oppure con il nostro Mii opportunamente personalizzato per l’occasione. Tra tutte le modalità vorrei sottolineare quella “Ginnastica” che risalta rispetto alle altre proponendo un livello di sfida maggiore e stuzzica il giocatore con la formula del Rhythm Game. Con il giusto tempismo dovremo schiacciare i tasti della parte destra o sinistra del gamepad, con i livelli di difficoltà più alti in grado di impegnare anche gli appasionati del genere. Ad aggiungersi alle partite personalizzate che permettono di creare un match esattamente come lo vogliamo potendone impostare numero di giocatori, personaggi da utilizzare e difficoltà, ci saranno le Olimpiadi vere e proprie, sempre accessibili dal solito hub di gioco. Qui, giunti all’ennesima giornata dei Giochi, ci verrà data la possibilità di scegliere fra una serie di gare. Una volta selezionata, proprio come nella realtà, affronteremo le batterie per la qualificazione alle fasi finali, le semifinali e la finale vera e propria, dove lotteremo per la medaglia del metallo più prezioso.
È stato interessante notare che i vari personaggi nel gioco non appartengono a categorie predefinite, ma se la possono giocare in ogni tipo di competizione vantando caratteristiche dedicate per ciascun evento: Bowser, per esempio, nei 100m non brillerà in velocità, ma potrà vantare di un superscatto imbattibile, mentre dr. Eggman potrà contare su una maggiore carica d’energia così da avere più tempo per l’esecuzione dei QTE, ma sarà più lento nel rush finale e così via.
Vincere i 100m in 15s? si può!
Nella prova effettuata non abbiamo potuto fare a meno di riscontrare un difetto di fondo delle varie modalità, con alcune decisamente più riuscite di altre, ma in ogni caso tutte abbastanza macchinose. Purtroppo è capitato in alcune partite di ritrovarsi a perdere (soprattutto nel Ping pong e nel nuoto) più per colpa del sistema di controllo che non dell’effettivo livello di sfida. Il passaggio alla nuova generazione di console anche per la versione estiva dei giochi olimpici, in questo senso, si sente eccome con un netto cambiamento rispetto al vecchio sistema “da palestra” del controller Wiimote, che assicurava forti dolori articolari dopo una staffetta 4×100 di troppo, ma risultava decisamente più immediato e a tratti efficace.
Il livello di sfida, tra l’altro, presenta seri problemi di bilanciamento con una modalità facile davvero troppo semplice e quelle media e difficile che, a seconda del tipo di competizione scelto, risultano o troppo poco impegnative o letteralmente impossibili richiedendo una perfezione assoluta per poter conquistare la vittoria. Per fortuna il focus alla modalità multigiocatore rende meno sentita questa carenza del gioco che però risulta comunque spiacevole per chi è alla ricerca di un livello di difficoltà adeguato e costante attraverso tutte le competizioni nelle modalità single player.
Tecnicamente il gioco non ha velleità di sorta con una grafica semplice, ma efficace. Il giallo e verde, onnipresenti in ogni elemento dell’interfaccia, andranno a ricomporre loghi e simboli presi direttamente da quelli ufficiali grazie alla licenza che il titolo può vantare, e non mancherà nemmeno la mascotte Vicious a farci compagnia durante ogni caricamento.
– Ogni modalità è diversa dall’altra
– Multigiocatore potenzialmente molto divertente
– Alcune modalità decisamente riuscite
Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 si promuove quindi come un buon party game in grado di divertire grandi e piccoli che vogliono passare una serata che abbia il sapore di competizione all’interno di un gioioso clima familiare. Le impressioni infatti sono decisamente positive per quanto riguarda il divertimento che il gioco riesce a regalare in compagnia, mantenendo una forte continuità con la serie. D’altro canto i problemi dell’IA e la macchinosità dei controlli potrebbero influire in fase di review sulla valutazione del gioco se non sistemati a dovere nonostante le poche pretese sul single player. Rimanete su Spaziogames.it in attesa dell’uscita di questo titolo su Wii U data il 24 giugno.