Anteprima

Life is Strange

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a cura di LoreSka

La vita è strana. Le amicizie vanno e vengono, accadono cose belle e cose brutte e, spesso, ci ritroviamo a riflettere su come sarebbe cambiata la nostra vita se avessimo compiuto delle scelte diverse. Un po’ come nel film Sliding Doors, ci interroghiamo sui se che hanno condizionato la nostra storia. Ma cosa e come potrebbe cambiare la nostra vita se avessimo il potere di riavvolgere gli ultimi secondi del nostro vissuto, proprio nell’attimo in cui compiamo una scelta importante? Beh, di certo eviteremmo tanti piccoli problemi: potremmo evitare la rottura di un bicchiere, un incidente o qualunque frutto della nostra sbadataggine. Ma, in altri momenti, potremmo addirittura salvare la vita a qualcuno o condizionare per sempre la nostra. Su questi temi si interroga Life is Strange, nuovo adventure game episodico presentato alla Gamescom 2014 e sviluppato dai Dontnod, già noti al mondo per Remember Me.
L’avventura di Max
Come era avvenuto con il precedente titolo di questo talentuoso studio di sviluppo, Life is Strange ci mette nei panni di una protagonista. Gli sviluppatori hanno chiarito sin da subito che il loro non è un bieco tentativo di rispondere alle critiche mosse all’industria videoludica, povera di eroine femminili: svincolandosi dalla polemica, i Dontnod ammettono in tutta onestà che la storia di Life is Strange era perfetta per un personaggio femminile, e che l’idea di un personaggio maschile non è stata presa in considerazione. In effetti, l’adolescente Max sembra un personaggio molto azzeccato: insicura ma non troppo, capace di compiere scelte coraggiose, azzardi, ma altresì concentrata nella propria passione, la fotografia. Non ci troviamo di fronte all’ennesimo personaggio sfigato che, nel corso dell’avventura, diventa un eroe in grado di spaccare a metà il mondo: Max è credibile, e in lei si riconoscono molte delle caratteristiche degli adolescenti, a partire da un certo disagio nei confronti degli adulti e di alcuni coetanei, fino alla tendenza ad imprecare.
All’inizio dell’avventura, Max scopre di avere dei poteri che le consentono di riavvolgere una quantità limitata di tempo: questa è una delle meccaniche fondamentali del gioco, che consente al giocatore di risolvere sia alcuni puzzle ambientali che di cambiare radicalmente l’andamento della nostra storia. Durante i dialoghi, infatti, si può tornare indietro e cambiare la propria scelta, scoprendo risvolti narrativi che, altrimenti, cadrebbero nell’oblio. Questa meccanica, se sfruttata a dovere, potrebbe prolungare l’esperienza di gioco e permetterci di scoprire le diverse sfaccettature dei personaggi che circondano Max. Al contempo, il gioco per attivare queste meccaniche deve inevitabilmente indurci all’errore, con quel tipico trial and error che fa spesso imbufalire i giocatori, ma che in questo gioco sembra oltremodo sensato.
La scoperta del potere, però, modifica in maniera profonda la vita della protagonista, che si ritrova a riprendere i contatti con un’amica di infanzia, Chloe. Questa ragazza è la classica adolescente ribelle, in piena crisi dopo la morte del padre e l’arrivo nella sua vita di un patrigno apparentemente violento. Non è chiaro come Max influirà sulla vita di Chloe, ma appare certo che la relazione fra le due amiche sarà qualcosa di importante all’interno della trama del gioco. Quello che abbiamo visto all’evento di presentazione a Colonia non è che un assaggio del primo capitolo di un gioco diviso in cinque episodi che, sulla falsariga di quanto fatto dai Telltale Games, saranno rilasciati a distanza di qualche settimana l’uno dall’altro.
Un tripla A indie
Quando gli sviluppatori parlano di Life is Strange, lo definiscono un “tripla A indie”. L’ossimoro è certamente azzardato, ma ci dà un’idea dello stile che caratterizza questo gioco. Prima di tutto, bisogna ammettere che il titolo ha uno stile e un’ambientazione che ricordano i giochi creati dai piccoli studi di sviluppo. In particolare, la scelta delle musiche è davvero particolare, in quanto fa largo uso di melodie provenienti dal mondo della musica indipendente e underground. Considerando l’età della protagonista, la scelta ci è apparsa pienamente azzeccata e siamo rimasti sinceramente affascinati dalla colonna sonora. In secondo luogo, i dialoghi tra le protagoniste adolescenti ci sono parsi straordinariamente credibili, e le azioni compiute dalle ragazze non sono certo state edulcorate dalla produzione a marchio Square Enix. E questo è davvero un aspetto positivo.
Non ci vuole molto, però, per capire che dietro Life is Strange c’è un considerevole investimento economico, che si ripercuote nello straordinario stile artistico del gioco. Parliamo di un gioco le cui texture sono state interamente dipinte a mano, e che finiscono per fare sembrare Life is Strange un incredibile dipinto ad olio animato. Siamo rimasti incantati da alcuni scorci offerti dal gioco, che non risulta mai cartoonesco pur avvicinandosi allo stile cel shading, e che – come ammesso dagli stessi sviluppatori – ci permette di colmare le lacune delle texture dipinte a mano con la nostra fantasia. In un gioco che fa leva sui ricordi, sul tempo e sulle scelte che influenzano la propria vita, questa idea ci sembra azzeccata, oltre che affascinante. Allo stato attuale le animazioni facciali dei personaggi sono piuttosto deludenti ma, senza una precisa data di uscita, crediamo che potranno essere migliorate in maniera considerevole nel corso dei prossimi mesi.

– Temi trattati interessanti

– Dialoghi e personaggi credibili

– Gran colonna sonora

Life is Strange è stata una graditissima sorpresa. Annunciato un po’ in sordina, questa avventura grafica firmata Dontnod ha attirato immediatamente la nostra attenzione con uno stile grafico e artistico davvero originale, e ci ha pienamente convinti con una colonna sonora stellare e una storia davvero credibile. Se consideriamo la valanga di banalità raccontate quando al centro della vicenda c’è un’adolescente, quelli di Dontnod sembrano avere compiuto un piccolo miracolo. Al momento è presto per poter esprimere un giudizio su Life is Strange, ma dopo questo primo incontro siamo pienamente convinti che, in futuro, questo gioco farà parlare di sé.

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