Anteprima

Lair

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a cura di Mugo

La premessa che fa capo a Lair potrebbe essere condivisibile: i giochi di volo non hanno molto successo perché non ci si può immedesimare bene in un veicolo. Come si spiegano allora le vendite dei giochi di guida? Fatto è che partendo da questo presupposto gli sviluppatori di Factor 5 hanno deciso di utilizzare come protagonista del loro gioco un essere vivente, e quale essere vivente svolazzante si adatta meglio di un drago ad un gioco di volo?

Un T-Rex con le aliLa prima cosa che ci è stata fatta notare nella press-room organizzata per le presentazioni alla stampa era la caratterizzazione del bestione alato: nell’intenzione degli sviluppatori non doveva assomigliare troppo a quanto siamo abituati a vedere, non volevano quindi sfruttare gli inflazionati draghi presi dalle mitologie europea ed asiatica. Infatti i draghi di Lair assomigliano molto a dei tirannosauri alati, e non ci è stato fatto mistero del fatto che proprio guardando i famosi film di Steven Spielberg abbiano avuto l’ispirazione. Oltre al lato fisico questi draghi sono anche interessanti dal punto di vista psicologico dato che tra loro ed il padrone si instaurerà un rapporto molto solido, meglio così, perché farsi nemico uno di quelli non rende certo la vita facile! Come non sarà facile la vita dei nostri avversari, soprattutto di quelli appiedati, infatti potremo letteralmente travolgerli, abbrustolirli o mangiarli (!) con l’ausilio del nostro amichetto alato. Le vere fasi di combattimento sono però quelle in volo, dove potremo affrontare altri draghi e potremo calare in picchiata su imbarcazioni, truppe terrestri e quant’altro sia da distruggere. Qui purtroppo c’è una nota dolente: la varietà di gameplay nei combattimenti non sembra essere stata una priorità in fase di sviluppo. E’ vero che ci sono diverse tipologie di draghi d’attaccare, e diversi tipi d’attacco, ma durante la demo alla fine ci si riduceva a sparare fuoco e dare spallate ai nemici senza approfondire più di tanto le strategie. L’attacco più interessante, quello che porta con se slow-motion e filmati interattivi l’abbiamo visto solo in alcuni casi, quando si affrontava qualche drago speciale. Come elemento positivo possiamo contare però l’ampio uso dei sensori presenti nel Sixaxis, anche se questo non risulta implementato alla perfezione. Un gioco di volo sembra il perfetto campo di prova per il pad Sony, ma per quanto visto i controlli non erano quanto di più preciso ci si potesse aspettare, ed anche un po’ legnosi nella gestione del drago. Dove non c’erano problemi era nelle spallate, date con uno scossone di Sixaxis, ma per quanto riguarda il resto si fa strada un dubbio: sono gli sviluppatori a non capirlo, o è il Sixaxis a non essere uno strumento di precisione?Analizziamo ora un lato decisamente positivo di questa produzione Factor 5: la realizzazione tecnica. Graficamente il titolo è di qualità, i draghi sono ben realizzati, come le ambientazioni che sono definite e dotate di un orizzonte lontano. Gli effetti di fumo e fuoco sono più che positivi, come la fisica degli enormi bestioni. Dove invece la realizzazione non risulta perfetta e nelle fasi a piedi, che ci vedono affrontare decine di soldati nemici realizzati in maniera approssimativa.

Lair ad un primo colpo d’occhio stupisce per la sua bellezza grafica, e per l’ambientazione di sicuro appeal sugli appassionati del genere fantasy, ma ad una visione più approfondita svela qualche magagna nel gameplay, che lo porta a sembrare ripetitivo. L’utilizzo delle funzioni del Sixaxis non risulta perfetto come ci si poteva aspettare da una produzione che punta molto su quello, anche se con un po’ di allenamento diventerà più immediato. In ogni caso, per un giudizio definitivo, non ci resta che attendere la verisone finale del gioco che sarà lanciato il 10 ottobre.

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