Anteprima

Kirby e il Pennello Arcobaleno

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a cura di LoreSka

Assieme a Yoshi’s Woolly World, Kirby e il Pennello Arcobaleno è uno dei giochi Nintendo presentati nel corso del 2014 ad averci conquistato sin dal primo sguardo. Se il titolo con protagonista il dinosauro è caratterizzato da una texturizzazione “lanosa”, che rende il mondo e i personaggi costituiti da soffici gomitoli di lana, quello con l’eroica pallina rosa è tutto fatto di plastilina. Non è la prima volta che Nintendo si cimenta in questo genere di operazioni in cui la grafica sembra essere realizzata con dei materiali comuni: la serie Paper Mario creò un mondo di carta, mentre Kirby e la Stoffa dell’Eroe non era altro che un grande patchwork animato. L’idea, dunque, non è certo inedita, ma la resa è semplicemente spettacolare: se siete cresciuti con i cartoni animati di pongo – a partire dall’innocuo Pingu fino al controverso Celebrity Deathmatch – resterete a bocca aperta di fronte a questo videogioco che dà l’illusione di trovarsi di fronte a un film in Claymation interattivo. Ma, per nostra fortuna, oltre alla grafica davvero unica c’è anche altro di cui parlare.
Un pennello per salvare il mondo
Questa volta il nostro Kirby si trova alle prese con un misterioso nemico giunto da un’altra dimensione e determinato a rubare tutti i colori dal mondo. Come in un sortilegio, da una spaccatura nello spazio-tempo vengono aspirati tutti i colori del mondo, e chi viene colpito da questa maledizione si trasforma in una grigia e inerme statua. Uno strano pennello magico, però, riesce a sfuggire alle forze del male e, dopo avere “scongelato” Kirby con una mano di rosa, lo accompagna nell’avventura che lo porterà a ricolorare il mondo.
Contrariamente alla premessa, in Kirby e il Pennello Arcobaleno non dobbiamo ricolorare il mondo. Si tratta piuttosto di un viaggio che ci porterà a sconfiggere le forze del male, utilizzando il pennello per spostarci all’interno del livello. Il sistema di controllo del gioco, infatti, è interamente touch screen: il giocatore può toccare Kirby per farlo rotolare, e può tracciare una linea con il pennello per condurlo in luoghi inaccessibili. Kirby ha la capacità di aggrapparsi a qualunque linea tracciata dal giocatore, ed è dunque possibile effettuare dei looping, risalire pareti verticali e creare dei trampolini di lancio. Il sistema non è il più naturale e preciso che abbiamo mai visto, e di conseguenza l’esperienza platforming del gioco è piuttosto permissiva. Non vi sono salti o passaggi di precisione, e in generale le azioni più complesse si limitano al raggiungimento di qualche bonus nascosto. Raccogliere le stelline bonus è però fondamentale, in quanto alcuni passaggi possono essere superati solo trasformando Kirby in una pallina di pongo gigante, un’operazione completabile solo ottenendo un numero sufficiente di stelle.
Per giungere alla fine del livello, tuttavia, non sono richieste particolari abilità: come in ogni Kirby “moderno” il gioco è accessibile a tutti, ma può diventare ostica per chi cerca di raggiungere tutti i segreti disseminati negli enormi livelli offerti da questo gioco.
L’aspetto più negativo, già riscontrato al momento del primo incontro con questo gioco, si riscontra nella particolarità del sistema di controllo. Poiché il gioco fa esclusivo affidamento al touch pad, è pressoché impossibile giocare sollevando lo sguardo dallo schermo sul controller. Questo aspetto ci impedisce di godere della grafica di Kirby e il Pennello Arcobaleno, che su di un televisore sufficientemente grande riesce davvero a suscitare grandi emozioni. Abbiamo verificato con mano le reazioni dei nostri “spettatori” che seguivano l’azione di gioco sulla TV, meravigliandosi di continuo per la grafica. Noi, con i nostri occhi incollati al 6,2 pollici del GamePad, ci siamo sentiti più di una volta disturbati dall’impossibilità di godersi la scena sullo schermo più grande.
In due le cose si complicano
Kirby e il Pennello Arcobaleno supporta un particolare mutliplayer locale. Se il giocatore 1 si trova impegnato a controllare Kirby sul GamePad, il secondo giocatore può interpretare un altro eroe sulla TV, controllandolo con il Wii Remote tenuto in orizzontale. L’esperienza per il secondo giocatore è molto più vicina a quella di un platform classico, con il D-Pad a controllare il movimento e un tasto per saltare. Alcuni punti, però, sono semplicemente irraggiungibili per il giocatore 2 che si vede costretto a chiedere aiuto a Kirby e al suo pennello magico. I due giocatori, in breve, devono costantemente coordinarsi per creare piattaforme accessibili al secondo giocatore, un’operazione che ci è apparsa più complicata del previsto e che ha dato luogo ad alcune sezioni di livello davvero frustranti. In questa fase di anteprima, il multiplayer non ci sembra uno degli aspetti meglio riusciti del gioco.

– Grafica eccezionale

– Livelli vasti e pieni di segreti

– Esperienza adatta a tutti

Con la sua straordinaria grafica e uno stile inedito, Kirby e il Pennello Arcobaleno è un’esperienza visiva più unica che rara. Al momento le nostre uniche preoccupazioni sono legate al sistema di controllo che impedisce ai giocatori di godere appieno proprio della grafica di questo titolo, costringendoli ad osservare lo splendido mondo di gioco dal piccolo schermo del gamepad. Il gameplay, come sempre avviene nei giochi a marchio Nintendo, è però solidissimo e il gioco sembra avere parecchi segreti da svelare. Il titolo sarà disponibile a partire dal giorno 8 maggio.

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